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martedì 17 maggio 2011

Una grande vittoria sindacale

Sull'inopportunità, morale, civile, sociale, dell'applauso degli industriali all'amministratore delegato di Thyssen - condannato a 16 anni per «omicidio volontario» a seguito dell'incendio del 2007 nello stabilimento di Torino dove perirono sette dipendenti - è già stato detto tutto quello che c'era da dire. Anche da parte di Confindustria, il cui direttore se ne è scusato con i parenti delle vittime.
Quello che non si è detto è che se la giurisprudenza in tema di sicurezza sul lavoro è questa, siamo messi veramente male. Quella sentenza suona come se un automobilista che investe un passante, uccidendolo, ne abbia avuto la volontà quando ha trascurato di far registrare i freni della propria auto per risparmiare.
C'è una bella differenza tra "omicidio volontario" ed "omicidio colposo", a seconda che sia o meno compiuto con intenzionalità. In pratica il giudice ha deciso che l'ad della Thyssen aveva proprio l'intenzione di uccidere i suoi operai. La differrenza è la galera. Nessuno verrà più a investire in Italia e nessun manager si esporrà al rischio di anni di galera.
A proposito di quello che non si è detto: La Thyssen ha chiuso i suoi stabilimenti in Italia. Cosicchè nessuno potrà più morire sul lavoro. Una grande vittoria sindacale.

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