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domenica 20 febbraio 2011

Giustizia ad personam

Berlusconi sarà giudicato secondo giustizia?

Dai verbali pubblicati da Repubblica, si legge che Ruby ha detto alla Boccasssini "chiaro chiaro" di aver fatto sesso con Cristiano Ronaldo, ha detto che questi sapeva che lei era minorenne ed ha detto di essere stata pagata.
Tutto quello che si cercava per Berlusconi viene riferito per Cristiano Ronaldo.
Perchè il signor Berlusconi è indagato e rinviato a giudizio con rito immediato e su Cristiano Ronaldo non c'è neppure un'inchiesta?

Si tratta di giustizia ad personam?

giovedì 17 febbraio 2011

Dove non cresce l'erba

Basta leggere una prima pagina (a scelta, durante tutta la settimana) de L'Unità de La Repubblica, de Il Fatto per scorgere la loro continua e persistente frustrazione per una situazione che non riescono ad accettare: Berlusconi e la maggioranza di italiani che non si vogliono piegare alla loro propaganda.
E' questa la sinistra attuale, descritta chiaramente da uno dei più noti antiberlusconiani e cioè Dario Fo, che in occasione della manifestazione in cui le donne si sono fatte sfruttare per l'ennesima volta dalla sinistra ha detto:
Berlusconi è dentro i nostri cuori nel senso che non ci fa stare bene, che ci sballa.
Berlusconi li fa stare male, è la loro malattia, ne sono ossessionati, lo vivono come un dramma psicologico, si fanno venire il fegato amaro quotidianamente pensando al loro incubo preferito.
Ma, pur detestandolo, non possono vivere senza il Cavaliere. Manifestano non per riaffermare la propria forza, dignità e determinazione, come vanno blaterando sui media, ma solamente per dare sfogo alla propria sindrome da antiberlusconismo spinto.
Perdono tempo cavalcando un pietoso gossip alimentato dalla persecuzione giudiziaria, ma se ne fregano di argomenti ben più seri per i quali non hanno alcuna intenzione di impegnarsi o, più spesso, non hanno assolutamente voglia né capacità di affrontare. Non hanno idee e programmi, si fanno guidare da un ormai cronico "no" a prescindere a qualsiasi riforma avanzata dal Governo.
D'altronde non fanno altro che rifugiarsi, coprendosi dalla loro spocchia moralmente superiore, in maniera patetica solo ed esclusivamente nella loro storica indignazione. Perché di antiberlusconismo non possono proprio farne a meno. Ne sono strafatti!
D'altronde l'antiberlusconismo è l'unica cosa che li unisce.
Cosa succederebbe se Fli, Udc, Ds, Idv, Sel e altri.......fossero chiamati a legiferare sul diritto di famiglia (sulle coppie di fatto, sul matrimonio unisex, sulle adozioni), sul diritto alla vita (eutanasia, dolce morte), sulla politica economica (patrimoniale, rendite finanziarie, tasse, imposte, come contenere il debito pubblico) sulla politica estera (immigrazione, Nato).
Lo sappiamo già: sono argomenti su cui la pensano in maniera diametralmente opposta e, proprio per questo motivo, nessuno dei tantissimi talk show si occupa di questi argomenti, per non far vedere agli italiani di sinistra che dopo l'antiberlusconismo non c'è nulla...... anzi no, c'è Rosy Bindi, il che è ancora peggio.

martedì 15 febbraio 2011

Interdetto dai pubblici uffici

Era già tutto programmato: un’indagine velocissima con intercettazioni a tappeto per spiare chiunque. Oltre ogni regola e contro ogni legge si sono pubblicate le intercettazioni di persone mai indagate. Il CSM tace, il garante della privacy pure e Napolitano suggerisce di non reagire altrimenti scioglie le camere. Che bel teatrino.
La mancanza di prove ovviamente non è un problema, bastano dei “sentito dire” per sputtanare il premier e farlo “condannare moralmente”.
Adesso "giuridicamente" c'è un processo sprint per condannare il premier con questa sentenza: interdetto dai pubblici uffici. Sentenza già scritta.

Finalmente ci sono riusciti, dopo averci tentato come corruttore, come mafioso, come evasore, come stragista, finalmente lo hanno fatto fuori.

E adesso come passeranno il tempo i vari Santoro, Floris, Dandini, Fazio, Lerner, Annunziata e ..... praticamente Rai3 e La7 potrebero anche spegnere le antenne.
Cosa faranno tutti i pm di Milano? E Ingroia con i sodali Spatuzza e Ciancimino?
Tra tutte queste domande emerge una sola certezza: cosa faranno Bersani, Vendola, Di Pietro, Casini, Fini, Diliberto e Ferrero? Risposta: porteranno l'Italia alla rovina.

GRAZIE A BRUTI LIBERATI, CHE CI METTE LA FACCIA, E GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO PROFUSO TANTE ENERGIE.

sabato 12 febbraio 2011

Non capisco.....

Leggo i giornali:
Tunisia: la settimana scorsa la folla esulta per la cacciata del satrapo Ben Ali e saluta l'inizio di una nuova era di pace, prosperità e progresso.
Egitto: ieri la folla esulta ed inneggia alla libertà ed al risveglio del mondo arabo.
In entrambi i paesi i media occidentali prevedono un periodo di benessere e di sviluppo.
Poi oggi, leggo che è ripreso lo sbarco in massa di clandestini, 3000 in 3 giorni, e sono tutti tunisini, poi è facile prevedere che saranno anche gli egiziani.

C'è qualcosa che non va. Forse i media non ci dicono tutta la verità anzi, stando a quello che scrivono i media dell'Italia, io credevo che il flusso migratorio si sarebbe invertito: italiani che fuggivano dal nostro regime (come sostenuto a più riprese dai vari Di Pietro, Franceschini, D'Alema) per approdare nella libera Tunisia.
Non capisco...

martedì 8 febbraio 2011

Amore in camera

Quando il trombiere Berlusca se ne uscì dicendo che lui era fidanzato, tutti si sono divertiti a cacciare nomi di fanciulle papabili; tra questi nomi c'era insistente quello di Nunzia Di Girolamo, una delle donne politicamente più attive (e fascinose) del Pdl campano, avvocato, coordinatrice provinciale di Benevento.
Nonostante che lei avesse sempre smentito, il tam-tam è stato tartassante.
Ora si viene a sapere, (uscirà un articolo domani su Chi) che c'è del tenero tra la nostra Nunziatina e Francesco Boccia, deputato del PD.
Pare pure che sia una cosa seria.

Lasciatemelo dire

A quella povera madre di etnia rom che ha perduto in suoi 4 figli nel rogo della loro baracca, oggi, parla per tutti gli italiani il capo dello Stato Giorgio Napolitano. La raggiunge in obitorio, il presidente, dove ci sono i 4 bimbi rom uccisi dal fuoco a Tor Fiscale, come una persona comune. Poi si rivolge al Paese e alle istituzioni. Via gli accampamenti insicuri. Le istituzioni trovino la «soluzione a un problema così grave in termini umani e civili».
ecchecacchio, presidente!!! dove è scritto che debbano vivere alle spalle degli italiani (quelli che pagano le tasse)?? ma quando mai siamo obbligati a dare a questi ladri casa e sostentamento?? e comunque continuerebbero a rubare! ce l'hanno nel DNA!!! avete idea dei milioni di refurtiva che trovano in quelle baracche quando decidono di andare a controllare?????
Lei, che è di Napoli e che ama tanto i napoletani, invece di passeggiare per via Toledo e pasteggiare al bar Gambrinus, perchè non si fa mai una passeggiata a Ponticelli, S.Giovanni, Barra, al pallonetto di S.Lucia, a Scampia, alla Sanità, a piazza Garibaldi, dove la stazione è divenuta un dormitorio a cielo aperto; perchè non si fa una camminata ai campi nomadi sparsi in tutta la priferia di Napoli e, se vuole un bell'esempio di integrazione vada a Castevolturno dove gli indigeni ITALIANI non si sono integrati con gli oltre 40.000 clandestini.

Io apprezzo la sua vicinanza al dolore di una madre, ma.....quando mai lei è andato a trovare un poliziotto ricoverato in seguito ai "tafferugli" organizzati dai suoi compagnucci, quello di un servitore dello Stato non è dolore?
E' meglio che mi fermo qui.

Centri di disintossicazione

Ancora non hanno capito che se si vuole impartire qualche lezione di democrazia, bisogna prima impararla. Cominciando dalle conoscenze di base:
1 – perché un governo di dimetta deve essere sfiduciato dal parlamento. (E qui, come ognuno vede, ogni giorno che passa il governo si rafforza.)
2 – Non si può mandare a casa un governo che ha il consenso del parlamento, gridandolo in piazza o raccogliendo firme. Maggioranza e governo devono essere scelti dagli italiani. Con il voto.
Qui sta la differenza tra la democrazia e il fascismo rosso.
Berlusconi si rimette al parlamento e al voto popolare.
Il fascismo rosso ai predicatori che sanno solo vendere fumo.
Basta invitare qualcuno di costoro: Roberto Saviano, Umberto Eco, Andrea Camilleri, Oscar Luigi Scalfaro, Gad Lerner, Michele Santoro, Marco Travaglio....., basta sentirli parlare e l’immagine correrà subito al fascismo.
Costoro salgono sul palco per dire sempre la stessa cosa: Occorre cacciare Berlusconi e tutti i mali del Paese saranno risolti. Non dicono come: giacché di idee e di proposte non se ne parla proprio.
Come se dicessero che: Berlusconi non li fa ragionare, ma, tolto di mezzo Berlusconi, loro saranno i geni della politica. La Berlusconite è proprio una malattia, grave. Toglie la ragione.
Volete un esempio? L'altro giorno a la7 La Parietti intervistava Vauro e gli ha chiesto: "se tuo figlio ti si presentasse a casa con il suo compagno di vita, tu come la prenderesti, sarebbe un problema?" e Vauro ha risposto: "ma no, no, nessun problema, ci mancherebbe, ma...se si presentasse con Piersilvio sarebbe un problema".
Il Berlusconismo è proprio una malattia grave, come lo furono gli ebrei per i nazisti. Una ossessione, quasi una dipendenza.
Posso fare una proposta ironica? Se il governo avesse un pò di soldini, sarebbe necessario che aprisse tanti centri di disintossicazione.

album di famiglia in un interno

Il Procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, ha reso noto che, nel corso di perquisizioni ed accertamenti investigativi, alcune fotografie in realtà sono state rinvenute ma le stesse «per il momento sono assolutamente irrilevanti ai fini dell’inchiesta».
Ci si consenta di esprimere alcune considerazioni.
Quel “per il momento” un po’ ci inquieta: o sono rilevanti o non sono rilevanti. Cosa significa per il momento?
La seconda. Abbiamo appreso dalle parole del dottor Bruti Liberati che agli atti ci sono degli scatti fotografici. Inquadrano forse il Duomo di Milano? L’atterraggio di un aereo all’aeroporto di Linate? O l’interno dell’abitazione del Presidente del Consiglio? Perché, in quest’ultimo caso, senza il consenso del diretto interessato (e cioè il Cav., padrone di casa), si incorrerebbe in un reato previsto dalla legge: «chiunque si procura indebitamente notizie od immagini attinenti alla vita privata è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni ed alla stessa pena soggiace chi rivela o diffonde tali notizie od immagini. Ciò vale ovviamente per qualsiasi tipo di immagine o notizia indebitamente carpita». Si potrebbe quindi dedurre che la procura di Milano sia già a conoscenza di una notizia criminis (qualcuno si è “indebitamente procurato notizie od immagini”) ma, almeno a quanto ci risulta, non si è mossa contro chi il reato ha commesso.
Anzi, peggio, “ammette” di essere in possesso di quegli scatti illecitamente realizzati che «al momento» non sono utili all’inchiesta.
Infine alcuni quotidiani ed alcuni giornalisti danno per certo che stanno circolando foto di Berlusconi nudo.....(ovviamente fotografato a casa sua) quindi, chi le ha scattate ha commeso un reato e chi le diffonderebbe ne commetterebbe un altro. Perchè le procure non indagano? e non mandano i carabinieri a casa di questi giornalisti? (come fa normalmente con i giornalisti de Il Giornale)?
Finchè le procure agiranno con il motto che il fine giustifica i mezzi, noi non possiamo tacere....
e si avvicina il giorno che si andrà a manifestare "pacificamente" sotto la casa di Edmondo Bruti Liberati, ma non per porterci delle rose.

domenica 6 febbraio 2011

Riprendiamoci la Democrazia, possibilmente con il morto

Succede in Tunisia, succede in Albania, succede in Egitto, succede in Algeria......i popoli oppressi vogliono la democrazia. Perchè non succede anche in Italia? E allora...
e allora persone d'intelletto e di portafoglio, e dalla faccia di kul...si riuniscono in assemblea per darsi coraggio e chiedere il diritto di parola (che in Italia non esiste) per dire al tiranno di andare in malora.
Ci sono facce rassicuranti ed anche di bronzo, tra cui una vecchia conoscenza della democrazia italiana che per sventura della storia è stato per ben sette anni seduto al colle. Scalfaro ce lo ricordiamo bene. Poi c'è l'astro nascente della letteratura italiana, l'intellettuale più imbavagliato della nostra democrazia, che per parlare al Popolo Inquieto va in Tv (ovviamente prima serata e pagato), per spandere, a carico nostro e lautamente, i suoi raggi di saggezza e di serenità d'animo ma, soprattutto per ricordarci che il diritto di parola non esiste
e allora, scende in campo il popolo viola, stranamente imbottito di centri sociali che non cerca altro che lo scontro fisico per aumentare la tensione, sognando l'Egitto.
e allora Di Pietro grida: "La maggioranza politica non esiste più, Berlusconi se ne faccia una ragione e si dimetta. Se non lo farà lui ci penseremo noi a mandarlo a casa. Continueremo a protestare in piazza, insieme ai cittadini, e ci sarà una nuova presa della Bastiglia per riappropriarci della democrazia".
Mi rendo conto che spiegare a Di Pietro cosa sia la democrazia è tempo perso, ma....è un onorevole del Parlamento italiano, già Ministro della Repubblica.

sabato 5 febbraio 2011

Libertà di affermare il falso

Ci risiamo, periodicamente arriva l’ennesima “autorevole” ricerca che stila graduatorie di democrazia. E ci dice che, come al solito, noi siamo in coda alla lista, che in Italia la democrazia è a rischio e lo è a causa della mancanza di…libertà di stampa.
Ovviamente, apprendiamo la notizia dalla stampa.
Strano, perché in un paese in cui non esiste libertà di stampa nessun giornale potrebbe denunciarlo. Se, invece, in Italia lo si può fare allora non è vero che non esite libertà di stampa e chi lo afferma dice il falso. Quindi, visto che la notizia viene riportata dalla stampa, significa che in Italia non solo la libertà di stampa esiste, ma esiste anche la libertà di affermare il falso pubblicamente…a mezzo stampa.

Per capirci, è come se al prossimo festival di Sanremo, mentre è in pieno svolgimento la gara, e tutti cantano, qualcuno dal palco affermasse che in Italia “Non si può cantare“. Ma tutti cantano e continuano a cantare. Né più, né meno.

Bisogna, però, ricordarsi che proprio una libertà eccessiva, a lungo andare, risulta deleteria perché genera una volontà di limitarla, di porre un freno all’anarchia. Allora si potrebbe concludere, provocatoriamente, che il vero e reale pericolo per la democrazia non è la paventata ed inesistente mancanza di libertà di stampa, ma è proprio l’eccesso di libertà.

Diceva Platone (che vedeva molto oltre la sua epoca):
Quando un popolo divorato dalla sete di libertà si trova ad aver coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade che i governanti pronti ad esaudire le richieste dei sempre più esigenti sudditi vengano chiamati despoti. Accade che chi si dimostra disciplinato venga dipinto come un uomo senza carattere, un servo. Accade che il padre impaurito finisca col trattare i figli come i suoi pari e non è più rispettato, che il maestro non osi rimproverare gli scolari e che questi si facciano beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti dei vecchi e per non sembrare troppo severi i vecchi li accontentino. In tale clima di libertà, e in nome della medesima, non v’è più rispetto e riguardo per nessuno. E in mezzo a tanta licenza nasce, si sviluppa, una mala pianta: la tirannia.