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martedì 16 novembre 2010

Buona crisi

L’ex magistrato napoletano De Magistris, pur essendo stato rinviato a giudizio, non vuol saperne di lasciare la sua poltrona a Strasburgo e…udite udite, Di Pietro invita addirittura il suo popolo a stargli affianco in questo momento di difficoltà umana e politica.
Leggere i motivi di questa scelta è quasi una lezione di vita, che vorrei dedicare ad alcuni dei commentatori di questo blog, sinceramente persuasi di potersi fidare di questa gente qua…
Di Pietro, sul suo sito, lo difende così, “senza se e senza ma”:
"Lasciamo che la magistratura faccia il suo dovere".
"Ricordiamoci che ci sono persone sottoposte a giudizio e condannate, mentre altre dopo il processo vengono assolte".
"Io credo nell’innocenza di Luigi, credo che nei suoi confronti sia in atto una campagna denigratoria per fermare la sua attività politica".

De Magistris è addirittura costretto a difendersi: quando uno si sente innocente e avverte la pressione di un complotto di toghe e poteri forti, non si lascia eliminare come quelli vorrebbero, ma va avanti, si batte per la propria libertà “fino a prova contraria”.

"Il fatto per cui sono stato rinviato a giudizio è un’assurdità.
"L’assurdità di questo rinvio a giudizio rientra nelle cose impensabili che mi circondano da anni.
"Magistrati sereni e equilibrati non potranno che rendermi giustizia.
"E’ ormai noto, quindi, che articolazioni di un sistema di potere, in gran parte illegale, sono anche all’interno dell’ordine giudiziario. Allora il rischio di procedimenti penali artatamente confezionati non è un’ipotesi, ma una certezza.
"Mi devo fermare se trovo un giudice che mi dà torto? Devo arrestare la mia lotta politica se incrocio un giudice pavido o corrotto?
"La mia autosospensione dal partito sarebbe un atto di cedimento nella lotta al cambiamento della stessa politica.
"Le deviazioni non sono solo politiche, ma coinvolgono alti funzionari dello Stato, magistrati, esponenti apicali dei servizi e delle forze dell’ordine.

Dite la verità…non vi sembra di leggere le parole di Berlusconi contro giudici e poteri forti che lo vorrebbero spazzar via dalla politica, mentre lui non vuol dargliela vinta?

Chi ha un minimo di onestà risponderà di si! Gli altri, invece, avranno la faccia tosta di negare o trovare mille giustificazioni, che però poco importano, perchè o la legge morale vale per tutti oppure non vale per nessuno.
E il fatto che i primi a sentirsi in diritto di poterla tradire siano gli stessi che l’hanno sostenuta in questi anni contro i propri avversari politici, la dice lunga sul grado di affidabilità di questa gente.

Se finanche Fini non è riuscito a trovare un magistrato che avesse il tempo di indagare sul contratto alla Rai della suocera-casalinga, ma ne ha trovato uno che lo ha iscritto nel registro degli indagati per la truffa di montecarlo solo mezz'ora prima che lo assolvesse,
beh,
Buona crisi e rimandiamo la riforma della giustizia a.....mai più.

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