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domenica 10 ottobre 2010

Le chiappe di Fini

La mediocrità e la faziosità di Annozero non hanno limiti.
L'altra sera Santoro si è presentato raccontando di due e-mail che dal nostro ministero degli Esteri erano partite nel maggio scorso dirette al console di Miami, Marco Rocca. Ha parlato di e-mail inviate da funzionari del Ministero e, tra il suo dire e non dire, gli ascolatori hanno capito che nella questione vi fosse implicato il governo Berlusconi, e dunque quel fetente di Berlusconi stesso.
E' un modo becero di fare giornalismo.
Proviamo a ragionare.
Due anni prima si costituivano a Saint Lucia le due famose società off-shore che avrebbero dovuto fare da mascheratura alla svendita della casa di Montecarlo in favore del cognato di Fini, Giancarlo Tulliani.
E allora che cosa succede? Che "qualcuno" si rivolge a Francesco Corallo, che ha buoni rapporti con An, affinché organizzi la faccenda. Cosa fa Corallo? Si rivolge ad uno degli esperti più raffinati e suo amministratore di società off-shore, James Walfenzao, il quale si mette al lavoro e combina la rete di scatole cinesi.
Il compenso per questo lavoro? La nomina a console onorario.
Secondo voi chi può essere questo "qualcuno"? Non può che essere Fini o qualcuno vicino a Fini.
Difficile arrivare a questa conclusione? Nient’affatto, poiché è la sola che abbia una sua logica.
Ma questa non è laq logica di Annozero.
Ed ad essa è arrivato anche il giornalista di Repubblica, Daniele Mastrogiacomo, da cui estraggo:
Gli inquirenti ipotizzano uno scenario diverso su cosa sia accaduto nell’affaire Montecarlo. Per entrare in possesso della casa di Montecarlo in modo discreto, qualcuno degli ambienti del presidente della Camera, non necessariamente “finiano”, si affida a Francesco Corallo, già molto vicino all’esponente del Pdl, ex Alleanza nazionale, Amedeo Laboccetta. Corallo si rivolge a un suo uomo di fiducia, James Walfenzao, il quale costituisce due società off-shore che acquistano e si vendono l’appartamento.
Il premio per il lavoro svolto da Corallo è la sua nomina a console onorario di San Marteen.

Annozero, invece dice e non dice e fa capire che dietro quelle e-mail c'è Berlusconi. Che schifo.

Se davvero fosse andata così, la situazione di Gianfranco Fini sprofonderebbe nella più assoluta indegnità, ma nessuno indaga in tal senso.
Mi viene un dubbio: se Fini non fosse ora l'anti-cav, l'avrebbe fatta franca? avrebbe avuto tutta questa solidarietà o sarebbe stato sbattuto sulla prima pagina di Repubblica e sputtanato a dovere? o sarebbe stato perseguitato da qualche pm (come sta accadendo per Il Giornale)?

Ma vuoi vedere che è questo il motivo che ha indotto Fini a separarsi da Berlusconi? Per salvare le sue chiappe.
E Napolitano di fronte alla protervia di Fini che ancora una volta ha ribadito che non si dimetterà, ha niente da dire? O ancora non sente, non vede e non parla? Lo sa che un Paese senza una giustizia giusta non va da nessuna parte?

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