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giovedì 29 luglio 2010

Punti di svista

Questa foto fa riflettere:
C'è chi combatte la mafia mettendo in galera i suoi componenti e sottraendo i beni accumulati illecitamente, c'è chi per combattere la mafia dà la propria vita, e c'è chi con la mafia ......si arricchisce.

Dalla porta secondaria

Cito testualmente da un programma elettorale presentato alle scorse elezioni politiche del 2008: «attuazione dei principi costituzionali del giusto processo per una maggiore tutela delle vittime e degli indagati». E poi, in quel programma erano anche previsti: «limitazione dell’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati più gravi; divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione».
Ai vari tipini fini in cerca di improbabili ribaltoni, alle varie granate, bombe a mano e mortaretti, insomma a tutti quelli che credono di essere quel che in realtà non sono (puritani, docenti del “perfetto”, super partes ed anche legalitari), ci permettiamo di ricordare che i virgolettati sopra riportati sono stati estratti dal programma elettorale del PdL sul quale è stato chiesto il consenso agli elettori e che oggi è facilmente reperibile in Internet.
Chi, ora, dimostra di non condividere più quel programma, farebbe forse meglio a prendere bagagli, segretarie, portaborse ed uscire dalla prima porta che incontra (meglio se secondaria). In un estremo gesto di buongusto, prima di cambiare aria, si dovrebbero altresì ricordare di dimettersi dagli incarichi ricevuti grazie al successo elettorale ottenuto da quel partito nel quale oggi dimostrano quotidianamente di non riconoscersi più.

martedì 27 luglio 2010

Là dove i magistrati dormono

Esiste una parte d’Italia, che grossomodo coincide con le regioni rosse, in cui l’intreccio tra potere politico ed economia raggiunge livelli impensabili, alla luce del sole. Se la magistratura se ne occupasse si rivelerebbe un sistema di illegalità impressionante, ma da quelle parti i magistrati....dormono (per non pensare che anch'essi fanno parte del sistema).
Ecco l'ultimo fatto, singolare e scandaloso:
Siamo a Livorno, il proprietario si chiama Marcello Fremura, armatore e spedizioniere marittimo. La superficie in vendita fa parte di un grande lotto in cui verranno realizzati 700 appartamenti, uffici, servizi e un ipermercato (unico sito cittadino disponibile per una nuova apertura) con annesso centro commerciale e megastore non alimentare. Due anni fa Fremura trova l’accordo con il Comune per avviare i lavori. Partono i contatti per rivendere i 41mila metri quadrati dell’area commerciale.
Lo scorso aprile sul tavolo del cav. Fremura si trovano tre proposte. Le Coop propongono 30 milioni di euro, qualcosa in più la Airaudo costruzioni, mentre la Esselunga ne mette sul piatto 40. Vincono le Coop.
Tutto alla luce del sole.
I magistrati...dormono, e i giornalisti, pure.

sabato 24 luglio 2010

Un invito per Mirabella

Ieri mattina, a Cominciamo Bene (Rai3) ho ascoltato un pezzo dell’intervista di Mirabella ad un sindaco del nord (probabilmente leghista), il quale in sintesi affermava che molta gente del sud preferisce salire al nord per le cure sanitarie e, visto che i soldi che vengono stanziati al sud per la sanità sono molto di più di quelli che vengono dati al nord, il sindaco concludeva che il problema consisteva fondamentalmente nella cattiva organizzazione ed nell’inefficienza delle strutture del sud, figlie di gestioni clientelari e parassitarie.
Il povero Mirabella è sbiancato; il sindaco stava parlando male delle regioni che fino ad ieri erano governate dalla sinistra; proprio a Cominciamo Bene, una trasmissione nata con il solo obiettivo di mettere in piazza i problemi che questa chiavica di governo di destra non affronta; non sapeva cosa dire ed alla fine, per sminuire la portata delle parole del sindaco, Mirabella ha detto testualmente: la devo smentire, io faccio parte della comunicazione della sanità e le posso dire che tante persone del nord vanno al sud per farsi curare.
Una balla colossale. Io sono costretto a girare parecchi ospedali e devo dire che, mentre al S. Raffaele ed al Trivulzio di Milano ed all’ospedale di Pisa incontro “frotte” di persone che vengono dalla Campania, dalla Calabria e dalla Basilicata, mai nessun nordico ho incontrato negli ospedali campani, compreso il Cardarelli, ed in nessuna clinica.
Solo recentemente, nell’ambito delle mie amicizie, una persona è andata a Milano per un intervento cardiologico (dopo essere stato all’ospedale di Caserta) e la riabilitazione l’ha fatta in una struttura sul lago di Garda, un’altra è andata a Firenze per un tumore al colon (dopo essere scappata dal Cardarelli di Napoli), un’altra ancora è andata a Ravenna per un intervento alla prostata. Lo stesso mio figlio, per un intervento in laparoscopia al gomito, l’ho dovuto portare alla Humanitas di Milano su suggerimento degli stessi medici dell’ospedale di Caserta.
Mirabella, ma da quanti anni non entri in una struttura sanitaria del sud?
Adesso vi racconto quello che mi è successo ieri pomeriggio.
Avevo prenotato la visita medica per il rinnovo della patente (ho un deficit visivo) che era stata fissata per il 23 luglio alle ore 18,00 al 5° piano del palazzo Asl di Caserta, denominato Palazzo della Salute.
Sono puntualissimo e…… ci trovo trecento persone. Si, almeno trecento, se non di più, tutte convocate per le ore 18,00. Tutte in piedi davanti ad una porta chiusa. La porta si apre e viene comunicato che la visita si svolgerà al piano -1 perché l’edificio “tra poco chiude”.
Questo esercito di persone di sposta al piano -1 dove c’è una stanzetta ed una saletta d’aspetto di 2 metri per 2 metri (con 15 posti a sedere) alla quale si accede da un atrio scoperto. In pratica siamo stati tutti lì, in piedi e sotto il sole a 33°C.
Più volte è stato chiesto a quell’omino, che ogni tanto si affacciava dalla porta e pronunciava un cognome, il criterio che si stava usando per stabilire l’ordine di chiamata e la risposta è stata laconica: “l’ordine di prenotazione”. Sicchè, siccome nessuno conosceva il proprio turno, tutti eravamo lì, e pendevamo tutti dalle labbra di quell’omino, senza neppure poter prendere una bottiglietta d’acqua dal distributore perché effettivamente l’edificio, puntualissimo, aveva chiuso tutti gli accessi.
Roba da far intervenire la protezione civile; non ci è rimasta che la speranza che prima o poi quell’omino, che ogni tanto compariva, pronunciasse il tuo cognome. Il mio lo ha pronunciato alle 21,30. Amen.
In più devo dire che la maggior parte dei presenti proveniva dalla provincia e credendo, come spesso accade, che la sequenza fosse stata stabilita dall’ordine di arrivo, erano arrivati alle 14,00 per “prendere il numero”, mentre tanti altri lamentavano il fatto che a quell’ora non sapevano come fare per tornare al loro paese perché l’ultima corriera era già partita.
Non c’è qualche amico di Mirabella che vuole venire a fare quest’esperienza?

martedì 20 luglio 2010

La malerba

Il mio presupposto è sempre lo stesso: nessuno può essere considerato colpevole di un qualsivoglia reato fino a sentenza definitiva. A differenza di altri credo che un avviso di garanzia, l’essere indagato per un presunto reato, non voglia necessariamente essere colpevole “a prescindere”.
Per questo ritengo che Carlo Giorgi, allo stato attuale, sia innocente.
Chi è Carlo Giorgi?
E’ il presidente del Consiglio provinciale di Rieti ed è stato appena eletto coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori. Sulla sua persona si sono accentrate ben tre inchieste per i reati di falso, corruzione e abuso d’ufficio.
Nella fattispecie i giornali locali scrivono, tra l’altro, di intercettazioni dalle quali “oltre a trovare riscontri alle ipotesi accusatorie, sarebbe emerso il forte interesse di Giorgi con alcuni grossi gruppi immobiliari che hanno investito capitali per svariati milioni di euro in Sabina”.
Se dovessi ragionare con Di Pietro, potrei dire che quello del mercato immobiliare costituisce un particolare interesse del partito del gabbiano e quindi, comunque, c’è “puzza di bruciato”. E invece no, io non la penso così.

La conclusione è che una tessera di partito in tasca (nella fattispecie quella dell’Italia dei Valori) non rappresenta il lasciapassare di trasparenza e legalità, comunque e dovunqe, ma basta per fare in modo che questa notizia non sia riportata su Repubblica, sul Fatto Quotidiano, sull'Unità ovvero su quei giornali che maggiormente si stanno battendo per la ligbertà di stampa. (ipocriti)

martedì 13 luglio 2010

Quelli dalla schiena dritta

Qualcuno l'ha già definito "il peggiore PM" dell'Italia repubblicana, Gigetto o' Flop, cosiddetto per il numero infinito di cause perdute, ovvero De Magistris, crede d'essere stato un bravo servitore dello Stato, "costretto" a scendere in politica perchè qualcuno o qualcosa gli ha impedito di fare il PM perchè si era spinto troppo in alto...ed invece la verità è che a cazziarlo furono il CSM ed anche l'ANM; e allora, per le sue malefatte da pm, fu relegato "solo" al ruolo di Giudice, ma in un'altra sede...valli a capire questi provvedimenti punitivi che promuovono...e poi per i lacci e laccioli che l'ostacolavano è sceso anche lui in campo, in politica....

Ora Gigetto dà il meglio di sè a Strasburgo...effettua trasvolate periodiche settimanali con jet x VIP Gulfstream, mica balle, e se è il caso, per difendere la sua schiena diritta ed il diritto alla libera espressione...s'avvale dell'immunità parlamentare......Travaglio spezzagli tu le reni...

Ecco il fatto: Luigi De Magistris, nell’ottobre 2009, (quando era pm a Catanzaro)rilasciò un’intervista ad un giornale nella quale, tra l’altro, diceva peste e corna dell’allora ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Da Ceppaloni, per quelle parole, partì una citazione per diffamazione contro il magistrato (oggi europarlamentare dell’Idv).
Ora, quel De Magistris, il paladino del concetto “immunità parlamentare = immoralità parlamentare” ha chiesto a Strasburgo di non partecipare all’italico giudizio perché le affermazioni contestate da Mastella sarebbero opinioni espresse nell’esercizio della sua funzione di deputato.
Ci sono tre puttanate in una sola frase:
1. si avvale dell'immunità che per lui è giudicata una nefandezza,
2. se non hai nulla da temere fatti processare
3. si sbugiarda da solo perchè quando pronunciò quelle frasi, era ancora pm a Catanzaro.

Ma, non perdete tempo a sfogliare il Fatto Quotidiano, un violentissimo editoriale di Marco Travaglio su questo argomento non lo troverete Mai.

sabato 3 luglio 2010

IPOCRITI

Il Presidente della Repubblica si lamenta di non essere stato “ascoltato” nella formulazione di una legge, preventivamente addirittura. L’ha detto Napolitano a proposito della manovra finanziaria e a proposito della legge sulle intercettazioni.
Siamo all'assurdo; abbiamo stracciato la Costituzione, ma nessuno ci fa caso.
In Italia, da molti mesi ormai, il Presidente della Repubblica è considerato una sorta di terzo livello del potere legislativo, prevarica le sue funzioni, magari con le migliori intenzioni, parla tutti i giorni, commenta la politica, risponde ai giornali, giudica le "proposte" di legge ed i decreti.
Dal momento che questo comportamento è continuo da alcuni mesi, e nessuno se ne è lamentato, questo abuso è diventato un diritto e Napolitano ora addirittura si lamenta di non essere stato ascoltato.
Faccio una sola osservazione: l’Italia come giudicherebbe un Presidente che si comportasse così e si chiamasse Silvio Berlusconi? Come mai in quel caso sessanta milioni di costituzionalisti si accorgerebbero dello straripamento di quella carica, e oggi non se ne accorge nessuno?
Anzi no, se ne è accorto Ghedini che al corriere della sera ha detto:" I commenti del Quirinale sono assai pregevoli, ma c'è un parlamento: spetta a quest'ultimo decidere", perché "la valutazione del capo dello Stato non è su problemi di natura tecnica. Altrimenti dovrebbe farsi eleggere. La valutazione è sulla costituzionalità. Le 'criticità tecniche' esulano dalla sua competenza".
In pratica Ghedini ha ricordato quanto è previsto dalla Costituzione.
Cosa hanno commentato gli ipocriti?
IDV: "Delirio di onnipotenza".
PD: "Non ci si rivolge così al Colle"
UDC: "E' inutile fare le pulci alle parole del Capo dello Stato".
Tutte frasi ad effetto, da talk-show, senza alcun contenuto di merito.
Frasi ipocrite, appunto.