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martedì 23 marzo 2010

Impediti

Grandi titoli per la riforma sanitaria voluta da Obama: Ora l'assistenza medica verrà assicurata per 32 milioni di americani che ne erano sprovvisti.

Bravo Obama, non tanto perchè mantiene una sua promessa elettorale, bensì perchè questa non è una riforma radicale ma è una grande riforma. Questo è il vero cambiamento.
Bravo Obama.
E noi in Italia? FERMI.
E non perchè non ci sia bisogno di riforme, ma solo perchè qualcuno, quello che le deve firmare, si ostina a dire che le riforme vanno fatte con una larga convergenza.
Vale la pena di ricordare a quel qualcuno che Obama ha fatto questo grande cambiamento con 219 voti favorevoli e 212 contrari; cioè con soli 7 voti di differenza.
E tutti oggi, giustamente, applaudiamo Obama, ma non pensiamo solo per un attimo che se negli Usa ci fosse stato Napolitano, quei 32 milioni di americani potevano pure continuare a "vivere" senza assistenza sanitaria.


Sig. Giorgio, la pensa ancora così?
Non si capisce perchè in Italia si debba per forza ottenere il consenso a quella parte politica che per principio vuole negarlo, proprio per impedire qualsiasi processo riformatore?
Non sarebbe opportuna la riduzione dei parlamentari e di tutti i consiglieri delle Regioni d'Italia? Così come la riforma del fisco che eviti che le tasse le paghino solo i lavoratori dipendenti ed i pensionati.

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