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giovedì 6 agosto 2009

La pietra tombale per Scampia

In ogni metropoli ci sono quartieri eleganti e quartieri in cui emerge la richiesta di maggiore sicurezza, dove la malavita ed il malaffare la fanno da padroni.
Vero è che l'ordine pubblico lo deve garantire il prefetto, ma il Comune, nell'ambito delle proprie competenze, deve contribuire a bonificare queste aree, creare presidi sociali, garantire serenità alle famiglie, illuminare le strade, avere una presenza costante di vigili urbani, combattere la prostituzione e la droga, il furto e lo scippo, ....... In poche parole deve mettere in campo tutte le azioni per evitare che si creino dei "ghetti", dove il controllo del territorio sarà impossibile anche per le forze dell'ordine.
Se dovessi dire quale è la zona più degradata di Napoli, avrei solo l'imbarazzo della scelta tra Ponticelli, Soccavo, Secondigliano, Giugliano, Melito, Arzano, ecc. Ma ce n'è una in cima alla hit parade ed è il quartiere di Scampia, dove furono costruiti i famosi palazzi somiglianti a delle vele, dove già oggi è difficile per un polizziotto entrarci a meno che non si organizza un raid.
E' il mercato della droga per il 90% dei napoletani.
Questi due video danno solo una piccola idea della situazione.
http://www.youtube.com/watch?v=1lKuOAzQHnA
http://www.youtube.com/watch?v=tWqVEKzwjvY
Ci vorrebbe veramente un impegno continuo del Comune per cercare di dare un'ombra di legalità alla vita che scorre in questo ghetto per far in modo che i ragazzi non crescano solo tra violenze e sopraffazioni, dove vige solo la legge del più forte.

Ebbene, la giunta comunale di Napoli ha deciso che nell'area napoletana verranno costruiti 3 campi rom.
Indovinate dove?
Due a Scampia ed uno a Soccavo.
In pratica dove già esistono, ed ospiteranno il 90% dei nomadi napoletani.
In tutto verranno spesi 24 milioni di euro (17 messi dal governo "razzista" e 7 dalla regione) che vengono spesi a fronte di integrazione ed emergenza umanitaria.
Bene il governo, bene la regione, pessimo il Comune; infatti, per gli abitanti della zona, l’approvazione in giunta del progetto esecutivo, è la pietra tombale della pur minima speranza di riqualificazione e rinascita di una parte della città già martoriata da una presenza criminale devastante.
PS. questa notizia non la trovate su Repubblica, giornale impegnato in mignottocrazia

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