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lunedì 31 agosto 2009

La catena di Sant'Antonio

Per colpire Berlusconi hanno buttato giù la porta di casa, con l’intenzione di colpirlo nel privato ma senza porsi il problema che prima o poi sarebbe successo anche a qualcun altro.
Abbiamo visto fotografie scattate nei bagni e sentito conversazioni registrate all’insaputa di chi parla. E le abbiamo sentite non perché ottenute attraverso intercettazioni disposte dalla magistratura, bensì realizzate personalmente dalla diretta interessata (la D’Addario).
Per ripicca siamo stati informati che il sig. Boffo è gay e patteggiò una condanna per molestie telefoniche alla moglie del suo compagno.
Poi abbiamo saputo che il sig. Mauro è evasore fiscale.
Ora, come si torna indietro?
Questa deriva deve essere fermata al più presto riportando saggezza nei comportamenti di tutti.

domenica 30 agosto 2009

Prediche dal pulpito sbagliato

Che strano Paese è l’Italia. Tutti ad accorrere in difesa del povero Dino Boffo, direttore eterno di Avvenire.
Tutti si sono improvvisamente risvegliati e sentono la democrazia minacciata da chi va a rovistare nella vita privata degli altri.
Per mesi ci hanno raccontato tutti i particolari dei gusti notturni di Silvio Berlusconi, di come gli piacciono le donne, e di quante docce ghiacciate faccia dopo i ripetuti orgasmi. Per settimane ci hanno fatto sentire audio registrati dalla escort Patty, per giorni e giorni hanno scritto pagine su pagine di quanto indecente sia il comportamento privato del Cavaliere.
Oggi, che il Giornale, a torto o a ragione, pubblica una trascrizione di un documento del casellario giudiziario, che è pubblico, tutto il Belpaese salta su come una cavalletta impazzita.
La solita Italia dei due pesi e delle due misure. La solita Italia dove un signore con più di uno scheletro nell’armadio può permettersi di sputtanare e condannare alla gogna uno che si è divertito in camera da letto.
Il problema è che queste verità non le dice Grillo o Travaglio e l'oggetto non è Berlusconi.


PS: ora che so, mi piacerebbe andare a rileggere gli articoli di Boffo in tema dei diritti degli omosessuali e dei valori della famiglia. Solo per capire fino a che punto arriva l'ipocrisia.

Pure 'e pulice tenono a tosse

Io penso che ogni stagione abbia un inizio e una fine e che la Campania dopo l’inverno si meriti la primavera e non di nuovo l’inverno”. Lo ha detto a Napoli il segretario del Pd, Dario Franceschini, rispondendo alle domande di un giornalista su una possibile ricandidatura del governatore Antonio Bassolino al Comune di Napoli.
Franceschini ha detto che sia il Pd di Napoli che quello della Campania hanno diritto di guardare al futuro e che percio’ “sia sbagliato pensare alla candidatura di Bassolino a sindaco”. Il segretario del Pd ha poi aggiunto “se saro’ riconfermato segretario del Pd, il mio parere restera’ quello di adesso, bisogna andare avanti e non ricominciare tutto da capo”.

Sullo stesso argomento Bersani aveva espresso la sua opinione: «non posso essere io a dire sì o no, stiamo parlando dei napoletani; non decidiamo noi».

Franceschini replica a Bersani: «Io penso invece che sia ora di chiamare le cose con il loro nome, e di dire dei sì e dei no».

Interviene Bassolino e sul suo blog scrive: Pur' 'e pulice tenono 'a tosse
Espressione tipica napoletana (letteralmente: anche le pulci tossiscono) per bollare chi, contando quanto il due di picche, parla a sproposito di cose che non conosce.
http://www.antoniobassolino.it/index.php/2009/08/29/pulci-e-politica/

Rai news24 continua a intervistare il fantasma Prodi che così farnetica: «Le primarie sono un grande momento di democrazia. Quello che voglio e non solo auspico sono primarie aperte forti e non importa se ci saranno liti, tensioni, diversità di opinioni. La democrazia è lotta vera. Quello che chiedo è che il vincitore poi abbia dietro tutti, per dare agli italiani il messaggio che abbia la forza di governare».
Ed evoca il Giappone.

La fine di un sogno

In primavera era sembrato che qualcuno a sinistra si stesse accorgendo che il mondo cambia, che non si usa più il linguaggio anni 60-70 e che certe ideologie erano state accantonate. In pratica sembrava che anche la base si fosse accorta che i vari D’Alema, Fassino e consorte, Rutelli, ecc. viaggiano in auto blu, stipendio da 18.000 Euro, che anche loro traggono vantaggi dalla casta mentre tutto il resto di problemi vive e vegeta.
Così i giovani (quarantenni) del PD si riunivano a Piombino senza i big e li sfidavano apertamente: “Con voi berlusconi non perderà mai”.
Ne scrisse L'Unità l'11 maggio riportando che "dai toni e dalle richieste appare chiaro che ad ottobre ci sarà anche un candidato «di area» e il tutto porterà a "formalizzare, o quasi, la presentazione di una piattaforma all'assise di ottobre".
http://www.unita.it/news/84664/con_questi_dirigenti_perdiamo

Che pena leggere oggi sull'Unità che è tutto svanito nel nulla; non solo non sono stati capaci di convergere su un uomo che li rappresentasse, ma addirittura i quarantenni sono finiti nella morsa. L'unità riporta: "Sul palco erano seduti da avversari: Orlando che sta con Bersani, la Serracchiani con Franceschini e Civati con Marino". E non entusiasmano: «È la prima volta che la sala si svuota durante il dibattito. Era piena, all'inizio, adesso saranno rimaste 200 persone», è l'ammissione sconsolata degli organizzatori.
http://www.unita.it/news/italia/87768/festa_pd_debora_e_i_quarantenni_finiti_nella_morsa

Fine di un sogno.

sabato 29 agosto 2009

Chi di spada ferisce

E' sconcertante il potere quasi assoluto che la Chiesa cattolica esercita in Italia!
Mi limito a dire che se il centrosinistra, al fine di tentare la (ossessiva) spallata a Berlusconi, arriva a sperare nel Vaticano, si vede che ha già previsto di dover pagare il dazio di seppellire ogni battaglia laica e/o "zapaterista". Si dovrà quindi dire sì alla rinuncia alla RU486, alla rinuncia definitiva per la fecondazione assistita, per non parlare dei diritti dei gay. E magari si dovrà dire sì anche a limitazioni repressive dell'interruzione volontaria di gravidanza.
C'è una parte d'Italia che insegue chiunque, basti che vada contro l'odiato Silvio! e allora adesso tutti a dire "viva il papa" se attacca Berlusconi ma....... poi sarà difficile dire "a morte il papa" quando parlerà di valori..
Ma c'è di più: Tutti, ma proprio tutti si sono indignati per l'articolo di Feltri apparso sul Giornale che riporta una condanna subìta dal direttore di Avvenire (Boffo) per molestie. Fatto assolutamente vero ed incontrovertibile: ci sono i documenti giudiziari. E non è stata lesa neppure la privacy del dott. Boffo, perchè i documenti sono pubblici.
E allora? quale è il problema?
Il problema è che a dire queste verità non è nè Travaglio nè Grillo e l'oggetto delle verità non è Berlusconi. Ed allora adesso si parla di killeraggio e di barbarie. E la libertà di informazione dove è andata a finire? Vale solo per Repubblica?
Ma Feltri promette battaglia: “Questa faccenda non finirà qui. Finché i moralisti speculeranno su ciò che succede sotto le lenzuola di altri, noi ficcheremo il naso (turandocelo) sotto le loro”. E per dimostrare che non scherza, striglia il direttore di Repubblica Ezio Mauro, che “pagò la casa in nero”.

giovedì 27 agosto 2009

Effetto congresso

Se fossi uno che avesse un minimo di potere nel PD, farei subito le nomine di Rai Tre.
Ed invece si cincischia aspettando l'esito del congresso del PD, dando una ulteriore conferma (se mai ce ne fosse bisogno) che le truppe di Rai Tre sono comandate dal PD.
In realtà le nomine per la terza rete e la data del congresso dovrebbero camminare separatamente; con le prime che dovrebbero anticipare di gran lunga la seconda.
Ma, andando avanti così, il nodo sarà sciolto solo quando uno tra Bersani, Franceschini e Marino riuscirà a vincere al congresso del partito incuranti che questo continuo rimandare la scelta dei nominati per la terza rete Rai, legittima il cancro della lottizzazione che, a parole, dicono di combattere e rischia di essere devastante per la credibilità del Pd stesso.
Allo stato attuale si fanno i nomi di Barbara Palombelli, appoggiata dal marito Rutelli e dall’ala cattolica; Bianca Berlinguer, sostenuta da D’Alema e Bersani; l’attuale tandem, Di Bella–Ruffini, confermati da Franceschini.

Carne per caporali

Ibrahima non be­ve, non fuma, non mangia: os­serva il Ramadan. Osserva la strada, soprattutto, nella spe­ranza che qualche negriero lo raccolga per portarlo in un can­tiere abusivo e rispedirlo a casa con 10-20 euro in tasca. Ibrahima, 32 anni, berretto sul capo e t-shirt, viene dalla Costa d’Avo­rio.
Ramadan oppure no, non mangerebbe lo stesso, perché «in questo periodo si lavora po­co», e forse la religione gli dà una mano, illudendolo che quel senso di fame dipenda da una scelta volontaria.
Insieme a lui, all’esterno del bar Fontana, a Pianura, c’è uno stuolo di giovani africani. Per la maggior parte sono ivoriani, ghanesi, burkinabè. Anche loro aspettano il caporale, che alle 11,30 ancora non arriva.
Com’è accaduto ai disgraziati coinvol­ti in una rissa, l’altra mattina al bar l’Etoile (sulla stessa strada) che dopo aver aspettato invano l’arrivo del caporale si erano da­ti all’elemosina. I proprietari dei negozi non hanno gradito, e così la «di­scussione » si è risolta con sedie e tavoli rotti, un intervento dei carabinieri e sette arresti.
Da qualche anno, il quartiere di Pianura a Napoli è diventato il centro del caporalato partenopeo.
Ogni mattina un cen­tinaio di immigrati calca­no quotidianamente questa zona. Si sveglia­no alle 5 del mattino, prendono l’autobus da Licola, Casavatore, Casal di Principe, Giugliano, e si dispongono in file ordinate per offrirsi ai caporali. I più gio­vani e robusti hanno migliori chance.
«Stanno qua fuori tutte le mattine — racconta un habitué del bar — Non è che diano fasti­dio, però lei la farebbe mai pas­sare sua moglie in mezzo a cinquanta neri per prendere un caffè? Se avessi un bar, probabilmen­te li caccerei anch’io».
Omar, anche lui musulma­no, è partito dalla Costa d’Avo­rio circa nove mesi fa. Ha quat­tro bambini e una moglie che lo aspettano a casa, ma con i soldi che guadagna riesce a stento a mantenersi in vita. «Mi prendono a lavorare due, massimo tre volte a settimana. Il mio guadagno più alto è sta­to 300 euro in un mese».
Carne per ca­porali, loro non sono come gli immigrati dell’Est, che fanno il gruzzoletto e poi dietro-front. Non hanno progetti — salvo poi definire progetto la soprav­vivenza stessa — e quando ti salutano si battono la mano sul petto, dove c’è il cuore.

Qui potete leggere la cronaca della rissa avvenuta al bar L'Etoile la settimana scorsa.
http://www.napolionline.org/new/immigrati-e-residenti-due-ghetti-si-dividono-pianura

martedì 25 agosto 2009

L'Italia è una.

Perchè il malaffare si concentra a Napoli?
Perchè a Napoli si può.

Prostitute in strada a tutte le ore, spacciatori, ladri, borseggiatori sui pullman, truffatori che fanno il gioco delle campanelle, ragazzi che spadroneggiano sui motorini e fanno scippi, il mercatino del falso e tant'altro.
Il tutto avviene liberamente, alla luce sole, come se fosse legale.
Le persone sono sempre libere; si, ogni tanto i vigili fanno un blitz ed il giorno dopo è tutto come prima.
http://www.ilmattino.it/video.php?id=2077

http://www.ilmattino.it/video.php?id=2301

http://www.ilmattino.it/video.php?id=2164

Il nostro Presidente Napolitano, continua a dire che l'Italia è una.
Eccellenza vorrei porle solo una domanda:
Perchè a Bolzano se butto una carta per terra mi prendo una multa? Ma a Napoli si può!!!
Se l'Italia è una, a Napoli dovrebbero valere le stesse leggi di Bolzano. O no?

E allora, caro presidente, l'Italia non è una e sono proprio gli amministratori a volerlo.

Il 28 luglio è stato segnalato alle autorità locali che qualcuno ha istallato una piscina da villa in pieno centro storico, con tanto di pagliarella per la pricacy.
Sig. presidente, la piscina sta ancora là. Sarebbe potuto succedere in qualsiasi altra parte d'Italia senza avere la dovuta eco?
No, di certo.
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=67446&sez=NAPOLI

Questa è Napoli, la città del malaffare.

Verità e Giustizia

Il carabiniere Placanica si è sentito in pericolo ed ha reagito. Sparò ed uccise Carlo Giuliani.
Questa è la sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo.
Per chi non vuole ancora capire: Non fu omicidio volontario e neppure omicidio colposo ma fu semplicemente legittima difesa.

Per la Corte il carabiniere “si era dovuto confrontare con un gruppo di manifestanti che stavano realizzando un violento attacco contro il veicolo nel quale si trovava” e ciò nonostante “lo stesso aveva lanciato avvertimenti.. e teneva la sua arma in modo che fosse chiaramente visibile sparando solo quando l’attacco è continuato
In pratica, se il povero Giuliani non fosse morto, ora sarebbe imputato di tentato omicidio.

Vorrei ricordare che per riconoscenza, per aver tentato di uccidere un carabiniere, la mamma di Giuliani (Adelaide Gaggio detta Haidi) fu eletta "onorevole" a Palazzo Madama. Venne candidata da Rifondazione Comunista nel 2006 e risultò la prima tra i senatori non eletti, ma, in occasione del quinto anniversario della morte del figlio, il senatore Malabarba si dimise proprio per consentirne l'avvicendamento.
E non finisce qui: a Montecitorio abbiamo una sala intitolata a Carlo Giuliani.
Un grazie di cuore a Bertinotti (allora presidente della camera dei deputati), a Pecoraro, a Di Pietro, a Diliberto, a Giordano, a Ferrero, a Bianco, alla Palmieri, a Cento, a Muzzi, eccccccc.....
Qualcuno si chiede ancora perchè sono scomparsi i comunisti?
A me viene da vomitare.

sabato 22 agosto 2009

Iervolino balla la tarantella

Bassolino ha delineato la sua strategia di sopravvivenza.
In sintesi: c'è stato un lungo braccio di ferro con la direzione romana del PD, che lo voleva dimissionario dopo l'affare monnezza, ma a dimettersi sono stati Veltroni e Nicolais. Poi c'è stato il diniego della direzione romana per la sua candidatura alle europee, diniego da parte di un partito che si vedeva già terrorizzato dallo spettro dell’insuccesso e che proprio non se la sentiva di caricare anche l’ingombrante governatore della monnezza su di un carro già avviato alla disfatta. L’unica via rimasta al Governatore per non essere completamente cancellato dalla scena politica è quella di rientrare in campo nella partita per il Comune di Napoli, che si svolgerà nel 2011.
Ma molti giurano che questa data sarà accorpata con le regionali del 2010 proprio per dare a Bassolino la chance del rientro.
E la Iervolino?
Lei balla la tarantella:
http://video.excite.it/video/25170/Rosa-Russo-Iervolino-balla-la-tarantella

giovedì 6 agosto 2009


La pietra tombale per Scampia

In ogni metropoli ci sono quartieri eleganti e quartieri in cui emerge la richiesta di maggiore sicurezza, dove la malavita ed il malaffare la fanno da padroni.
Vero è che l'ordine pubblico lo deve garantire il prefetto, ma il Comune, nell'ambito delle proprie competenze, deve contribuire a bonificare queste aree, creare presidi sociali, garantire serenità alle famiglie, illuminare le strade, avere una presenza costante di vigili urbani, combattere la prostituzione e la droga, il furto e lo scippo, ....... In poche parole deve mettere in campo tutte le azioni per evitare che si creino dei "ghetti", dove il controllo del territorio sarà impossibile anche per le forze dell'ordine.
Se dovessi dire quale è la zona più degradata di Napoli, avrei solo l'imbarazzo della scelta tra Ponticelli, Soccavo, Secondigliano, Giugliano, Melito, Arzano, ecc. Ma ce n'è una in cima alla hit parade ed è il quartiere di Scampia, dove furono costruiti i famosi palazzi somiglianti a delle vele, dove già oggi è difficile per un polizziotto entrarci a meno che non si organizza un raid.
E' il mercato della droga per il 90% dei napoletani.
Questi due video danno solo una piccola idea della situazione.
http://www.youtube.com/watch?v=1lKuOAzQHnA
http://www.youtube.com/watch?v=tWqVEKzwjvY
Ci vorrebbe veramente un impegno continuo del Comune per cercare di dare un'ombra di legalità alla vita che scorre in questo ghetto per far in modo che i ragazzi non crescano solo tra violenze e sopraffazioni, dove vige solo la legge del più forte.

Ebbene, la giunta comunale di Napoli ha deciso che nell'area napoletana verranno costruiti 3 campi rom.
Indovinate dove?
Due a Scampia ed uno a Soccavo.
In pratica dove già esistono, ed ospiteranno il 90% dei nomadi napoletani.
In tutto verranno spesi 24 milioni di euro (17 messi dal governo "razzista" e 7 dalla regione) che vengono spesi a fronte di integrazione ed emergenza umanitaria.
Bene il governo, bene la regione, pessimo il Comune; infatti, per gli abitanti della zona, l’approvazione in giunta del progetto esecutivo, è la pietra tombale della pur minima speranza di riqualificazione e rinascita di una parte della città già martoriata da una presenza criminale devastante.
PS. questa notizia non la trovate su Repubblica, giornale impegnato in mignottocrazia

mercoledì 5 agosto 2009

I misteri della regione

Questo post lo dedico a Renata, per il semplice motivo che lei non potrebbe mai leggerlo su Repubblica.
E' un piccolo spreco della Regione Campania: piccolo piccolo, ma dà il senso di come si buttano i soldi.
La Regione Campania ha deciso di fornire di divise i 70 autisti di assessori e funzionari e 10 uscieri che, dopo quattro anni di lavoro in borghese, si sono visti recapitare i nuovi abiti da lavoro.
Quattro divise (due invernali e due estive), nove ca­micie, e poi cravatte, sciarpe, scar­pe e spilline d’ordinanza per 80 persone al costo di 40 mila euro. Cinquecento euro a cranio per un armadio intero.
Peccato che questi capi non saran­no mai indossati dai titolari.
È l’ultimo spreco-paradosso regio­nale che ha davvero del comico.
Nella Regione dei soldi a piog­gia, delle sagre e delle feste di piazza da 100 mila euro, delle so­cietà miste, delle consulenze, del­la sanità commissariata, questa volta scriviamo di una buona notizia. Finalmente, verrebbe da dire.
Se non fosse che quelle divise sono state subito riconsegnate presso l’ufficio Demanio e patrimonio dai lavoratori regionali.
Perchè?
Perchè quando i lavoratori han­no aperto il pacco regalo regiona­le hanno trovato una bella sorpre­sa. Giacche e pantaloni blu tran­viere, acriliche e dunque caldissi­me d’estate. Per non parlare del fatto che vicino alle auto provocano scariche elettrostatiche. Le misu­re completamente sballate. Le maniche che arrivano al gomito oppure le giacche che non abbottonano. In più le scarpe di carto­ne pressato.
Ricapitolando: Due an­ni persi per una gara, 320 divise più accessori inutilizzati, uguale 40 mila euro buttati dalla finestra.
La parte comica è che alla Regione Campania lavorano altri 30 autisti, che però sono in carico al consiglio regionale, che da sempre hanno la divisa, ma è tutt'altra qualità.

Sarebbe bastato semplicemente che l'addetto al demanio ed al patrimonio (come minimo funzionario o dirigente), facesse l'ordine allo stesso fornitore. Perchè è stato fatta una nuova gara d'appalto? I misteri della Regione.

martedì 4 agosto 2009

Svegliate Franceschini

Sono ormai dei mesi che i vari tg credono di fare informazione pluralista dando spazio ad un esponente politico per ogni partito, oltre ai capigruppo di Camera e Senato. E' diventata una passerella: questi di qua che dicono che tutto è sotto controllo e quelli di là che dicono che non basta. (Ovviamente per Di Pietro ci sarebbe da fare tutt'altro discorso).
Nei giorni scorsi mi incuriosiva Franceschini perchè ripeteva ogni giorno la stessa storia, condivisibile, poi ripresa anche da Bersani: La struttura del nostro sistema produttivo si basa su piccole imprese, che hanno difficoltà ad accedere al credito. Il governo deve pensare a risolvere questo problema oltre che a pensare di risolvere i fattacci di Berlusconi.
Queste sacrosante richieste sono state riprese dai tg e da tutti i giornali.

Ora succede che, sotto la spinta del Governo, è stata siglata un'importante convenzione tra la Cassa Depositi e Prestiti e l'Associazione bancaria italiana, per mettere a disposizione delle imprese (i soggetti beneficiari sono le aziende con meno di 250 dipendenti) un plafond complessivo di 8 miliardi di euro: praticamente, l'equivalente di una poderosa finanziaria. L'operazione è divisa in due quote: la prima tranche (3 miliardi) è utilizzabile entro il 28 febbraio 2010; la seconda (5 miliardi) dopo quella data.

Ebbene? E' possibile che una novità così rilevante e tanto richiesta sia stata accolta con tanto disinteresse? Di fatto nessuno ne scrive.

Spero che qualcuno avvisi almeno Franceschini altrimenti quello andrà avanti ancora per altri tg.

lunedì 3 agosto 2009

Più coglioni di così...

Uno dei capi odierni di al-fatah, Mohammed Dahlan, ha rilasciato un'intervista in cui praticamente dice: "Arafat condannava sempre le operazioni terroristiche palestinesi di giorno, mentre di notte le organizzava"...
E adesso chi lo spiegherà a tutto il carrozzone che gli ha assegnato il "Premio Nobel" per la pace? A tutti quei politici che l'hanno sempre riverito e lodato? Ma non c'è alcun problema, perchè questa notizia non esiste su nessuno dei giornali di sinistra. Quell'intervista non è mai avvenuta,
Sarebbe invece il caso che Arafat venisse ricordato per quello che è stato veramente: un essere immondo.
A parte il fatto che ha affamato per anni la sua gente ed ha organizzato i più efferati attacchi terroristici, è ormai accertato che tutti gli aiuti economici destinati ai palestinesi sono finiti sui suoi conti correnti americani.
Sua moglie ha infatti messo le mani su dodici miliardi di dollari liquidi il giorno dopo la sua morte e a tutt’oggi nessuno sa a quanto in realtà ammonta il suo patrimonio. Alla fine degli anni sessanta costui, che fra l’altro non è nemmeno di etnia palestinese, era un ingegnere minerario morto di fame e poco prima della sua dipartita, nel 2007, compariva fra i 200 uomini più ricchi del mondo.
Nel frattempo qui da noi i farlocchi mooooolto desinistra-arcobaleno-radicalmassimalista ne onorano la memoria nei loro cortei.
Si può essere più coglioni?
il gabbiano urlante

La sedia della fertilità

A Napoli, in vico «Tre re a Toledo», a un pas­so dalla caotica via Roma, salta subito agli occhi la lunga processione di donne che ogni giorno visita la Chiesa intitolata a santa Maria Francesca e l’adiacente abitazione, al numero 13, dove quest’ultima visse per ben 38 an­ni.
Mentre al pianterreno si tiene messa quotidianamente, e nella Cappella ci si può inginocchiare davanti alle spoglie del­la santa francescana, salendo una stretta rampa di scale si accede all’appartamento, meta di un singolare pellegrinaggio: Le don­ne vengono in visita qui, per chiedere la grazia di un figlio e questa grazia si ottiene sedendosi sulla seggiola do­ve Santa Maria Francesca passò gli ultimi anni della sua vita a pregare.
La se­dia dei miracoli si scorge nel secondo am­biente, ricoperta da un liso panno di lana. Ma per sedervisi bisogna attendere il pro­prio turno nell’ingresso principale, dove l'immagine della santa è circondata da un vero e proprio tappeto di coccarde e nastri di bambini e bambine nati grazie alle sue pre­ghiere. Ci sono foto, letterine, e fra i nomi ricamati sui cuscinetti, si notano molte omonime - Francesca e Maria Francesca - come dimostrazione che quelle vite sono il frutto del miracolo.
La pro­cessione si svolge ogni giorno: le fedeli si seggono una per volta sulla sedia spiegan­do il motivo della propria venuta a Suor Giuliana, che con un reliquario contenen­te una vertebra e una ciocca di capelli del­la santa, ne sfiora il ventre.

domenica 2 agosto 2009

Grillo fa un partito? Non ci credo.


Grillo entra in campo.
Il fustigatore dei partiti, dopo che per anni ha detto il peggio possibile del sistema partitocratico, fa marcia indietro e annuncia che formerà un partito per partecipare alle regionali del 2010.
La coerenza delle idee: prima vuole distruggere i partiti, poi li vuole conquistare, poi addirittura se ne fa una tutto suo. Chissà cosa gli stia passando per la testa.
Di sicuro in questo modo nessuno potrà negargli l'iscrizione al partito nè alcuno potrà impedirgli di candidarsi a segretario.
Questa notizia mi lascia, come PDL, del tutto indifferente perchè una sola cosa è certa: Grillo non sottrarrà alcun voto al PDL.
Ne scrivo per un solo motivo. Non ci credo che Grillo formerà un suo partito autonomo. Per il semplice motivo che non lo faccio tanto stupido da creare un partito che potrà fare paura solo a Di Pietro visto che, fin quì, i possibili voti per Grillo sono andati al IDV.
L'entrata in campo di Grillo potrebbe solo generare che nè il suo partito nè quello di Di Pietro raggiungano la soglia del 4% in molte regioni.
Io non credo che ciò accada.
Per un semplice motivo, che già ebbi a scrivere tempo addietro: Di Pietro si è fatto portavoce di molte delle istanze di Grillo ed ha introdotto all'interno del suo programma le proposte di legge dei due Vaffa Day di Grillo, quello contro la casta dei politici e il prossimo del 25 Aprile, quello contro i giornalisti e i soldi dati ai giornali di partito.
Il punto 7 del programma elettorale dell'Italia dei Valori si legge: Interdizione ai condannati in Parlamento, Limitazione dell'elezione a parlamentare per massimo due legislature, Modifica immediata della legge elettorale con il ritorno alla preferenza diretta.
Per quanto riguarda l'informazione Di Pietro propone l'eliminazione dei finanziamenti pubblici all'editoria, altro punto per cui si batte Grillo e squassa il mondo politico proponendo una sola televisione pubblica, senza pubblicità e una sola Rete televisiva ad ogni soggetto privato.
A cosa servirebbero due partiti che dicono la stessa cosa? Solo a farsi del male. E allora, non ci credo.