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venerdì 31 luglio 2009

Stampa indipendente

Tutti i quotidiani nazionali hanno dato risalto ieri alla notizia dell'inchiesta di Bari ed alla perquisizione delle sedi dei partiti di sinistra, con l'acquisizione dei bilanci. Già, perché nonostante da mesi certa stampa continui a farci credere che lo scandalo sia la notte di sesso fra Berlusconi ed una "escort" a palazzo Grazioli, la verità è un'altra ed è molto scomoda per la sinistra. La vera inchiesta riguarda, invece, un giro di mazzette, tangenti e voti di scambio fra malavita e politica. Ma non è di questo che intendo parlare.
Ieri, come sempre, faccio il giro dei vari quotidiani per vedere e confrontare le diverse notizie e come le stesse vengono riferite dalle varie testate. Anche l'Unità riportava la notizia dell'inchiesta barese. Leggo il pezzo, stranamente non firmato (ma poi si intuisce il perché), che si conclude così: "...Giampaolo Tarantini, indagato a Bari, sempre dal pm Scelsi per favoreggiamento della prostituzione e per aver inviato, pagandole, giovani donne, tra cui l'escort barese Patrizia D'Addario, nelle residenze private del premier Silvio Berlusconi.".
Mi fa sorridere il fatto che anche in questo caso, davanti ad una inchiesta che interessa direttamente i partiti di sinistra, L'Unità riesca ad infilarci il nome di Berlusconi. E lo fa in maniera sottile e subdola (as usual), mettendolo alla fine del pezzo. Così, l'idea che resta nel lettore è quella di una inchiesta su corruzione e tangenti ed il nome di Berlusconi che, in questa vicenda non c'entra assolutamente niente. Sono sottigliezze, ma chi lavora nel campo sa benissimo come usare questi trucchi semantici. Ma non è nemmeno questo aspetto che voglio evidenziare.

Subito dopo aver letto questo pezzo, mi viene in mente che quell'ultima frase l'ho appena letta, poco prima, su Repubblica, pari pari, uguale, identica. L'unica differenza è che su Repubblica veniva riportata al centro del pezzo. Torno indietro, rileggo il pezzo, confronto e, non ci sono dubbi, è la stessa identica frase, virgole comprese. Anche il resto dell'articolo è molto simile fra i due quotidiani. Dubbio: sarà Repubblica che copia da L'Unità, oppure è il contrario?
Ma non basta, a confermare la stranezza di questa frase che, evidentemente, parte da una mente originaria e si diffonde per le varie redazioni come una catena di S.Antonio, anche su Tiscali notizie, quella frase viene riportata uguale...
L'affare si complica, il mistero si infittisce e la domanda resta: è Repubblica che copia da L'Unità, è L'Unità che copia da Repubblica, entrambe copiano da Tiscali, oppure Tiscali copia da Repubblica e Unità? Ah, saperlo!
Bene, non avevo intenzione di scrivere questo post, nonostante le molte perplessità sollevate da questo confronto, ieri, dopo la lettura dei diversi articoli. Oggi, invece, ho deciso di farlo. Sapete perché? Perché la vera chicca di questa storia è un'altra. Ancora un'altra? Sì, ed è questa. Se andiamo a vedere, oggi, su Repubblica, ci troviamo un nuovo articolo aggiornato con le ultime novità, come è giusto. Se però andiamo a vedere l'articolo di ieri, firmato da Fulvio Di Giuseppe, che oggi è già superato, scopriamo una curiosità: è stato cambiato, riscritto, con l'aggiunta, per esempio, di una dichiarazione di Vendola, che ieri non c'era, visto che quella dichiarazione è stata rilasciata nel corso della giornata e, quindi, non poteva comparire nell'articolo di ieri mattina su Repubblica. E, miracolo, quella frase che compariva uguale identica su L'Unità e Tiscali, è scomparsa. Misteri del giornalismo nostrano.
Ora, che senso ha modificare un articolo scritto ieri e che, oggi, difficilmente (a parte quel rompiscatole di Giano) qualcuno andrà a rileggere? Vogliamo essere cattivi, una volta tanto? Ma sì. Credo che ieri si siano resi conto del fatto che gli articoli dei due quotidiani fossero molto simili e che, in alcune parti, erano dei veri copia/incolla. Il che potrebbe far pensare ai soliti "maligni" che i due quotidiani, non solo abbiano una linea comune, ma si scambino anche gli articoli (capito perché quello de L'Unità non era firmato?). Cosa non proprio esaltante per chi vuole accreditarsi come voce libera ed indipendente. Ma la sensazione più evidente è che dietro certa stampa ci sia una regia unica che non solo usa l'informazione per fini non proprio rispondenti al dovere di cronaca e di informazione imparziale, come vogliono farci credere, ma che arrivino addirittura a riportare gli stessi articoli, giusto con qualche variante, tanto per non farla tanto sporca. Ma talvolta, come in questo caso, forse per distrazione, ci scappa la beffa. E qualcuno potrebbe notarlo. Allora si corre ai ripari e...si cambia l'articolo del giorno precedente. Alla faccia della serietà, della libertà d'informazione, della deontologia professionale, ma, soprattutto, alla faccia dei creduloni che prestano fede a certa stampa "indipendente"!
Giano

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