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domenica 19 aprile 2009

3 SI

Il Governo Berlusconi, per la prima volta al bivio tra il giusto e il politicamente necessario, ha scelto la strada della sopravvivenza avallando le insensate richieste della Lega Nord sullo slittamento del referendum a data successiva alle europee del 7 Giugno.
Berlusconi lo ha detto chiaramente, senza nascondersi dietro un dito e parlando di scelta obbligata per la sopravvivenza dell’esecutivo. In una sola parola ha scelto di salvare la seggiola e la sua leadership di fronte alle critiche di parte stessa della maggioranza, orientata all’accorpamento dei quesiti referendari al voto per le Europee.
Poche parole per riconoscere la sudditanza del Governo rispetto alle pretese leghiste, il senso di massima irresponsabilità degli uomini del carroccio, premiati dall’apparentamento elettorale ed entrati in parlamento con numeri tali da mettere sotto scacco la maggioranza.

Riflettiamo su tali fatti, amici del PDL e non, e riconosciamo la fondatezza di tale equazione:
Lega Nord sta a PDL come Italia dei Valori al Partito Democratico.
Sempre più convinto che, al referendum di giugno, bisogna andare in massa a votare 3 SI.
Bipartitismo e maggioritario, una volta per tutte, o ci toccherà rassegnarci alla morte della Nazione.
di Salvatore Impusino

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