Cerca nel blog

giovedì 26 marzo 2009

Bravo il mio ortolano

Paolo Berizzi, indaga indaga indaga e alla fine scrive un libro.
L'indagine si pone l'obiettivo sputtanare i circoli di estrema destra nel nord Italia e, come sempre succede quand ci si basa sulle ideologie e non sui fatti, si riportano illazioni, supposizioni, ipotesi.
Però nel libro c'è una foto di La Russa con un personaggio che viene additato come Ciccio Crisafulli, camerata e componente di una famiglia mafiosa dedita al narcotraffico.
Esplode la polemica in Parlamento.
Un breve stralcio dalla stampa cartacea…I ministri Andrea Ronchi e Ignazio La Russa in posa con i neonazisti, come scritto da Paolo Berizzi nel suo libro “Bande nere” e riportato su Repubblica, hanno aperto un altro fronte polemico fra governo ed opposizione.Il Pd ha inviato una lettera a Berlusconi per chiedere spiegazioni, mentre Antonio Di Pietro vuole che il premier riferisca in Parlamento.
Ebbene?
Non era vero nulla, quel signore lì, ritratto con il ministro della difesa, non è affatto Crisafulli, bensì un carabiniere che lavora nella filiale della Banca d’Italia a Milano. Dunque una persona onestissima e soprattutto un esponente delle Forze dell’Ordine.
Che figura di mer..a.
L'autore (Berizzi) ha chiesto scusa: Prendo atto delle precisazioni del ministro La Russa sulla fotografia che lo riguarda a proposito del mio libro: la persona ritratta accanto a lui non era Salvatore Crisafulli. Si è trattato di uno spiacevole e involontario equivoco per il quale mi scuso con il ministro e con i lettori di Repubblica, il giornale che ha pubblicato uno stralcio del mio libro in uscita.
Mentre l'editore (Bompiani) ha deciso di ritirare il libro e di mandarlo al macero.

Nonostante tutto, visto che in Italia c'è pure chi ha creduto anche a Vanna Marchi, non mi meraviglio che Repubblica continua a essere letto.
Un applauso va al mio ortolano, che lo usa solo per incartare le patate.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Nicola, se ti ci incarta le patate significa che lo ha comprato, lo ha letto e solo dopo ti ci incarta le patate.
Il non comprerei "il giornale" nemmeno per incartare le patate... se fossi un ortolano;-)
Ciao.

Anonimo ha detto...

Gianna, ricordi il caso Almunia?
E' di soli pochi giorni fa.
Il suo portavoce ha dovuto smentire quello che riportava Repubblica ed ha detto che è "falso".
Anzi, ha aggiunto: si tratta di una «estrapolazione fatta per articoli tendenziosi. La situazione è abbastanza grave e i mercati sono già abbastanza agitati, non è serio nè responsabile comportarsi in questo modo».
Parole sue.
Ma chi legge Repubblica ha conosciuto solo la versione "falsa". In cui Almunia era preoccupato per l'Italia.

Anonimo ha detto...

Nicola, "io" sono preoccupata senza ascoltare Almunia.
"Io" che lavoro da un commercialista e "vedo" con i miei occhi la crisi delle piccole imprese nostre clienti.
Inutile nascondere la testa sotto la sabbia o dare fiducia ad un premier che afferma che basta lavorare di più o cercarsi qualcosa da fare.
Stanno succedendo cose brutte nel mondo, speriamo che non accadano anche qui.
Buonanotte :-)

Anonimo ha detto...

Giustissimo Fioredicampo, democraticamente le opinioni ed i giornali dell'altra parte politica sono da te considerate immondizia. Se c'era amcora da dimostrare la supponenza della sinistra ....
Siete tutti uguali, vi fate plagiare dai vostri capi e dai giornali di partito e poi vi permettete di dire che a destra ci sono solo i lecchini di Berlusca.
Un po' di umiltà e più dialogo, please.
In quanto alla crisi delle piccole e medie aziende giustamente oggi la situazione è critica, però ci sono tante aziende SANE che, seppur a ritmo un po' ridotto, continuano a lavorare. Il vero problema è la classe imprenditoriale italiana, furbetta, provinciale, restia al rinnovamnento e portata ad una sana evasione fiscale e delle regole in genere (sicurezza sul lavoro, qualità dei prodotti e dei servizi ecc.). Ecco perchè bastano 6 mesi di crisi MONDIALE per metterle a terra!
Claudio

Anonimo ha detto...

Nell'intervista fatta sul freccia rossa B: ha detto: ''Bisognerebbe avere tutti la voglia di reagire, di avere molta fiducia, di impegnarsi e magari lavorare anche di piu' riguardo a questa influenza americana e questo virus che viene dall'America, per il quale non si è trocata ancora la ricetta''. Ed ha quindi detto che il piano casa mettera' ''in movimento soldi che sono fermi in banca''.
Repubblicane fa un titolone in prima pagina: "La ricetta del premer: Gli italiani lavorino di più".
Ed è questo quelo che resta, anche nella testa di Fiore.
ciao

Anonimo ha detto...

Ma quale fiducia può un avere un disoccupato che non trova lavoro, non ha sussidi (ovvero ce li ha pari a 2 o 300 euro al mese) e deve mantenere moglie, figli, mutuo, bollette e via dicendo?
Quale fiducia?
Quale ottimismo?
Facile parlare per chi non ha problemi.
E a quel Claudio che mi considera ottusa e supponente, digli che si faccia un piccolo esame di coscienza prima di parlare.
Un saluto.

Anonimo ha detto...

Per Fiore: non ho mai detto che sei ottusa, supponente si, perchè è il tratto distintivo di quelli di sinistra che si ritengono i soli portatori della verità e della democrazia. Per quanto concerne i disoccupati e i giovani, guarda che oggi i problemi non sono molto diversi dal passato, solo che oggi l'informazione circola e si conosce meglio ciò che accade. Quando purtroppo l'economia mondiale va a rotoli, e sempre a causa di speculatori, i governi possono fare poco; tanto è lasciato all'iniziativa dei singoli ed ....alla fortuna. Bisogna rimboccarsi le maniche e riciclarsi. Io 30 anni fa, dopo la laurea, sono rimasto un anno e mezzo a fare GRATIS l'assistente all'università e poi ho preso il coraggio a 2 mani e sono emigrato. Quando non c'è lavoro bisogna andarlo a prendere dovunque. Il problema è che spesso non c'è il coraggio o la voglia di sacrificarsi nei momenti difficili, ma si aspetta la manna dal cielo, specie al sud. La vita è una giungla e così va vissuta: nè destra nè sinistra potranno mai fare ammortizzatori sociali che garantiscano tutti, non è praticamente possibile, chi lo dice fa solo propaganda.
Claudio