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giovedì 15 gennaio 2009

Nulla di penalmente rilevante

Quando Tonino era ministro presentò la riforma come una ricetta anticorruzione.
Un meccanismo semplice: le principali gare bandite dalla società autostrade devono essere valutate e decise da una commissione nominata dal ministro delle Infrastrutture. La Commissione deve esseren costituita da tre membri più un eventuale supplente e uno o due segretari, con relativi gettoni di presenza e rimborsi spese a carico dei privati.
Un ottimo sistema di controllo per prevenire la corruzione. Ottimo.
Tra il 2007 e 2008, tra Di Pietro e Matteoli, sono state nominate ben 497 commissioni e, in ognuna di esse, c'era una persona dell'Italia dei Valori.
Con questa visione dei fatti, sembrerebbe che in realtà non si trattava di un semplice organismo di controllo, ma di un metodo per ricondurre direttamente a Tonino la gestione degli appalti e sistemare tanti suoi amici.
Per carità, tutto legale e nulla di penalmente rilevante.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=320968&START=0&2col=

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