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martedì 23 dicembre 2008

Povertà: per cortesia, state ZITTI.

Ieri, 22 dicembre, l'Istat ha pubblicato l’indagine campionaria annuale “Reddito e condizioni di vita”. Essa è parte di un più vasto progetto, deliberato dal Parlamento Europeo e coordinato da Eurostat, che ha lo scopo di produrre e divulgare statistiche armonizzate sulle condizioni economiche e la qualità della vita dei cittadini europei.
A pag 19 c'è la tab. 11 Indicatori di disagio economico per motivo del disagio:
- 5,3 % delle famiglie non ha soldi per il cibo
- 11,1% delle famiglie non ha soldi per le spese mediche
- 16,9% delle famiglie non ha soldi per i vestiti necessari.
Questi dati si riferiscono all'anno 2007 e si domistrano essere peggiorativi rispetto al 2006 quando erano rispettivamente 4,2%, 10,4% e 16,8%.
Questo è stato il risultato delle due finanziarie del governo Frodi e della sua Unione; di quelli che "parlavano" di stare ridistribuendo il reddito, che stavano togliendo ai ricchi per dare ai poveri.
E adesso che si dà qualcosa ai "veri" poveri, lasciatelo dire a noi che è poco, voi, per cortesia, STATE ZITTI. Al di là delle chiacchiere, su cui siete bravi, questi numeri evidenziano il fallimento del vostro programma e della vostra politica.
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20081222_00/ (per vedere i dati fare clik su "testo integrale").

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma a chi ti riferisci? A noi singoli cittadini, ai giornalisti, ai politici o all'Istat? Tutti dovremmo stare zitti e perche' soprattutto?
Se vuoi essere ascoltato devi esprimerti con un pochino piu' di garbo e moderazione, altrimenti urli da solo. L'Istat ha solo esposto quello che e' un suo report e se non ci credi prova a smentirlo. Intervista un campione di 1000 persone e fatti un idea. Trova argomentazioni per smentire l'Istat se ci riesci, io te ne sarei grato.

nico ha detto...

Mi riferisco a quei media che scrivono nel titolo: "ora siamo più poveri", senza evidenziare che i dati sono il risultato del governo Prodi.
Diamo a Cesare quello che è di Cesare, o non si può dire?

Anonimo ha detto...

Ciao Nico, scusa se ti rispondo in ritardo. Non mi sembra che nel tuo articolo attaccassi i giornali. Tu riportavi solo i dati dell'Istat e poi ci aggiungevi dei tuoi commenti personali criticando e cercando di smentire i dati (non le opinioni) dell'Istat. Si possono criticare gli articoli dei giornali, le opinioni, ma non i dati.

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie