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sabato 13 dicembre 2008

pensioni: discriminazione di genere

Finalmente c'è ancora qualcuno che, rischiando l'impopolarità, propone le cose giuste. Parlo di Emma Bonino (ma che ci fa nel PD?) che ha avuto la coerenza di evidenziare all'Europa la mancanza in Italia di equiparazione dell’età pensionabile tra uomini e donne.
E adesso è giunta la sentenza dell'Alta Corte di Giustizia che ha condannato l'Italia per discriminazione di genere perche' l'ordinamento pensionistico del settore pubblico prevede un requisito di 60 anni per la vecchiaia delle donne a fronte dei 65 previsti per gli uomini''.
Se non ci adeguiamo rischiamo sanzioni.
Insomma in Italia si dà per scontato che le donne debbano lavorare di meno perchè debbono occuparsi della famiglia e, se avanza, anche della cura dei nonni. In Europa non è così. In Europa l'unica differenza tra il lavoratore e la lavoratrice è la gestione della maternità. Poi basta. E' tutto uguale, salario compreso.
Brava Emma.
Chi poteva raccogliere questo assist? qualche femminista? noooooooooo! qualche riformista? noooooooooo! l'ha raccolto Brunetta.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

toh, c'è ancora la Bonino.Ci sono ancora i Radicali.C'è ancora chi ha voglia di *parlare* liberale.Ah se lo avessero fatto anche con Prodi e con Mastella.Ma ora che ci fanno, loro libertari e liberali, con il ghigliottinaro,il boia incappuciato DP?

Anonimo ha detto...

Cosa dice la Finocchiaro?
Femminista solo per amor proprio?

Anonimo ha detto...

Il fatto che l'abbia colto Brunetta non è poi una garanzia assoluta.
Comunque brava la Bonino che non ha nulla a che fare con tutta questa classe politica.