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sabato 20 dicembre 2008

Mi fa male la testa = Insulti razzisti

Gli spettacoli erano stati organizzati dall'assessorato alle Politiche sociali guidato da Giulio Riccio e dalla Fondazione Etabeta e prende il nome “Napoli a colori”, il sottotitolo è: “La musica come arte della convivenza etnica”.
Lo spettacolo si stava svolgendo sul marciapiede nei pressi del Banco di Napoli, ma mentre i tre artisti suonavano alcuni negozianti della zona hanno protestato in modo animato rivolgendosi agli extracomunitari con queste frasi: «Tornate a casa vostra. State suonando da stamattina. Ci fa male la testa. Jatevenne in Africa da dove siete venuti».
Per placare gli animi sono dovuti intervenire gli uomini della Guardia di finanza che hanno constatato come i documenti degli artisti erano in regola. Non appena i militari si sono allontanati i negozianti sono tornati alla carica. «Allora non avete capito dovete smetterla di suonare. A Napoli le carte apposto servono solo per pulirsi il c..lo».
A me non sembra un atto di razzismo, sarebbe accaduto lo stesso con un qualsiasi gruppo musicale, esso è piuttosto il lamento di coloro che non ce la fanno più a sentire questi tamburi nelle orecchie per tutta la giornata e per tanti giorni; loro che non possono neppure permettersi di andarsene perchè lì ci lavorano.
La scena è stata ripresa e, nonostante si sentano nitidamente le parole dette dal commerciante, i giornali scrivono di "insulti razzisti".
Il cappello ce lo mette proprio l'assessore Riccio: «Provo disgusto per questo episodio di razzismo; i musicisti senegalesi che partecipavano alla manifestazione “Napoli a Colori” sono stati aggrediti ed insultati da pochi isolati commercianti, come è dimostrato da un video». E poi: «Dovevano essere giorni di spettacoli musicali per le strade della città contro i razzismi, le xenofobie, le intolleranze, le incomprensioni, l'ignoranza. Invece abbiamo assistito a questa
vergogna».
Veramente io, da napoletano, mi vergogno di Riccio, al quale proprio oggi è arrivato un avviso di garanzia perchè avrebbe usato l'auto blu in maniera “disinvolta” a spese dell'amministrazione comunale e quindi dei contribuenti e nel contempo esprimo solidarietà agli artisti senegalesi che sono costretti da queste persone ad esercitare la loro arte per le strade. Voi sapete cos'è via Toledo in questi giorni? Un fiume di persone; e questi poveri cristi messi lì.

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