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lunedì 15 dicembre 2008

Epifani e Veltroni sbugiardati.


Il leader della Cgil Guglielmo Epifani parlò molto chiaro il 22 giugno quando espresse le sue critiche alla manovra economica del governo, ipotizzando effetti disastrosi sul potere d'acquisto a causa dalla scelta del governo di fissare l'inflazione programmata per il 2009 all'1,7 per cento e disse: «Un salario di 25.000 euro ne perde 1.000 nel biennio. Se poi per il terzo anno si continua così, si raggiunge una cifra vicina ai 1.500 euro».Al segretario della Cgil fece eco il leader del Pd Walter Veltroni: "Programmare l'inflazione, come ha fatto il governo, all'1,7% significa programmarla alla metà dell'inflazione reale, quindi fare i rinnovi contrattuali alla metà dell'inflazione reale è consumare ulteriormente il potere d'acquisto delle famiglie".http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/economia/conti-pubblici-73/taglio-salari/taglio-salari.htmlManco fossero i mammasantissima dell'economia mondiale, hanno portato in piazza tanti poveri gonzi che li hanno creduti e la stampa ha scritto fiumi di parol(acc)e contro il governo.Ma come sta andando l'inflazione nazionale?

- luglio 4,1
- agosto 4,1
- settembre 3,8
- ottobre 3,5
- novembre 2,7
e si prevede che scenda sotto il 2,0% nel 2009.

Che figura di m..da.


(PS questo post l'avevo già edito il mese scorso, ma lo riaggiornerò tutti i mesi con i dati dell'andamento dell'inflazione).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hai proprio ragione. ;)

Ciao

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