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venerdì 7 novembre 2008

Il miracolo di Obama

Ieri sera, assemblea del condominio.
Punto uno all'ordine del giorno: rifacimento facciata stabile.
Qualcuno ha accennato che la facciata stava bene così, che non era troppo rovinata. Un paio erano contrari perchè loro dicevano che non avevano una lira ed i lavori costavano troppo. Altri nicchiavano, erano incerti: in momenti di crisi economica, rifare la facciata è indispensabile? Altri ancora erano invece più maliziosi, preoccupati che l’amministratore poteva farci la cresta.
Ad un certo punto, proprio l’amministratore, si è alzato di scatto e ha urlato: "Io sto con Obama. We can." Fu una ovazione. Uno sbracciarsi di consensi. Una gioia collettiva sublime.
Lavori per quasi cinquecentomilaeuro approvati in due secondi. Raggiante e sogghignante, l’amministratore ha fatto firmare il verbale con una stilografica dal pennino d’oro, comprata – a suo dire – dal titolare della ditta delle pulizie.
L'unico voto contrario è stato del cinese, che ha la delega di un proprietario dei box. Non mi fido di Obama, sembra che abbia detto, ma la traduzione potrebbe essere imprecisa.
Michele Pizzuti, Roma

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