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mercoledì 15 ottobre 2008

Razzismo: continuano le menzogne

Il sindaco di Varese, Attilio Fontana, ha diffuso in una nota ufficiale la sua contrarietà all'uso, da parte del segretario Pd Walter Veltroni, della vicenda dell'aggressione denunciata da una 15enne marocchina, come caso di razzismo."È grave che una lite tra ragazze, che gli investigatori stanno inquadrando come generata da motivi di cuore (un episodio quindi di bullismo), sia divenuto un caso di discriminazione e di razzismo. È vergognoso, anzi è proprio questo stesso atteggiamento, questo tipo di intervento strumentale, a fomentare le divisioni e l'odio, che a Varese non esistono", ha affermato il sindaco che ha chiesto a Veltroni di "scusarsi con la città".Certo che non lo farà mai! tanto il risultato desiderato è già stato conseguito: la falsa notizia era ieri sulle prime pagine dei giornali ed all'apertura dei telegiornali.
Chi se ne frega se non è vero.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E il casino montato sulle classi separate per extracomunitari che non conoscono l'italiano? A me sembra una cosa piena di buonsenso, visto che, a spese dello Stato, cioè nostre, si insegna l'italiano agli immigrati. Invece no, la classe differenziata non permette l'arricchimento culturale dovuto alla presenza dell'immigrato. E che significa? Boh! Anche perchè la classe differenziata viene frequentata per il tempo necessario ad imparare i rudimenti della lingua (e spero dell'educazione civica) italiana, per evitare che, come accade ora, tutta la classe resti frenata dagli immigrati. E' razzismo questo?? Io credo che sia razzismo lasciare l'immigrato nell'ignoranza della lingua italiana, così da non consentirgi una buona integrazione.
Claudio