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giovedì 23 ottobre 2008

Quando parla Napolitano.....chi lo ascolta?

La lettera del Presidente Napolitano agli studenti, dopo le solite frasi istituzionali, auspica:
1) che si creino spazi per un confronto - in sede parlamentare - su come meglio definire e distribuire nel tempo i tagli ritenuti complessivamente indispensabili della spesa pubblica tra i ministeri e i vari programmi, valutando attentamente l'esigenza di salvaguardare livelli adeguati di spesa per la ricerca e la formazione;
2) che a sostegno di questo sforzo, si formulino proposte anche da parte di studenti e docenti, per razionalizzare la spesa ed elevarne la qualità, con particolare riferimento all'Università, dovendosi rimuovere distorsioni, insufficienze e sprechi che nessuno può negare. E ciò sposta il discorso sulla tematica degli ordinamenti e della gestione del sistema universitario: tematica sulla quale è atteso un confronto tra il governo e gli organismi rappresentativi delle Università.
3) che tutte le istituzioni e le forze sociali e culturali si predispongano senza indugio a tale confronto, in termini riflessivi e costruttivi: dando prova, anche voi, responsabilmente, di "determinazione e intelligenza", come avete scritto a conclusione della vostra lettera.
Un cordiale saluto
http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/10/23/942751-lettera_presidente_naplitano_agli_studenti.shtml
Quali riscontri ha avuto questa lettera? Riporto le reazioni della Gelmini, di Bersani e Finocchiaro(dai più definiti i migliori del Pd) e dei conitati studenteschi:
Durante il dibattito al Senato la Gelmini ha detto: «Convocherò da domani (venerdì, ndr) tutte le associazioni degli studenti per aprire uno spazio di confronto ad una sola condizione: che si discuta sui fatti». Poi il ministro va avanti: «Fuori dal Senato si è scatenata una campagna terroristica che ha diffuso false informazioni ».... «Non è vero che ci saranno tagli per 8 miliardi di euro, non è vero che ci saranno licenziamenti degli insegnanti, non è vero che chiuderemo le scuole di montagna o delle piccole isole». «Sono passati pochi mesi - continua - da quando, intervenendo davanti alla VII Commissione, mentre illustravo le linee di indirizzo del mio mandato, elencai problemi a cui dare risposta. Mi ero all'epoca illusa che una comune presa d'atto della situazione potesse creare un terreno di confronto e non di scontro. È rimasta una illusione». A tal proposito la Gelmini invita ad accogliere l'appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per un «confronto».
http://www.corriere.it/politica/08_ottobre_23/gelmini_senato_riforma_0e440426-a0f4-11dd-8514-00144f02aabc.shtml
Nello stesso articolo, in cui la Gelmini invita a discutere dei Fatti, si può leggere la risposta di Bersani: Al ministro dell'Istruzione è rivolto il duro attacco del ministro ombra dell'Economia del Pd, Pierluigi Bersani: Ho ascoltato la Gelmini mentre elencava i mali dell'università italiana: sono mali veri, ma lei lo diceva con odio e arroganza. Lei che è il ministro dell'Istruzione. Secondo Bersani, è come se uno avesse un figlio con dei problemi e provasse a guarirlo bastonandolo.
E' di oggi l'esternazione della Finocchiaro a studenti: "Se siete convinti continuate"
"Se siete convinti di quello che fate, fatelo perchè fate bene a farlo". Così il capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro si è rivolta agli studenti dei licei romani che stanno manifestando davanti a Palazzo Madama contro la riforma Gelmini. "Vi dico - ha raccontato Finocchiaro - che l'atmosfera in Aula è difficilissima; ai nostri emendamenti la maggioranza ha risposto che sono bugie e che le proteste di piazza sono strumentalizzate".
Bravi Bersani e Finocchiaro, non solo hanno ascoltato l'invito del Presidente, ma sono proprio entrati nel merito dei Fatti.
I comitati studenteschi stanno invece tenendo assemblee per determinare come innalzare il livello della protesta, oltre l'occupazione degli atenei.
Le occupazioni di edifici pubblici, non è una novità, sono illegali ed il governo convoca il Viminale per definire una linea da seguire; Berlusconi dice che il diritto alla studio non può essere limitato e potrebbe essere utilizzata la polizia per tutelare questo diritto.
Tutto quanto sopra è accaduto ieri, ma repubblica titola: Le parole del premier hanno scatenato la reazione delle opposizioni mentre il presidente Napolitano ha invitato al dialogo.
Che dire? Ottima sintesi.

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