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giovedì 16 ottobre 2008

Di Pietro: il cantastorie

Di Pietro: Un personaggio? Ma quando mai.
E' semplicemente un cantastorie, di quelli che una volta giravano per i paeselli e gli ingenui villici credevano alle sue parole come se fossero oro colato.
Ma qualcuno si sofferma a riflettere su quello che dice? Forse neppure lui ci riflette. Altrimenti non direbbe tante sciocchezze.
Vediamo un pò le due sue ultime affermazioni e cerchiamo di tradurle dal dipietrese:
"Il Lodo Alfano è irricevibile perchè dà l'immunità alle alte cariche dello Stato."
Tradotto significa: "Il Lodo Alfano ci inguaia perchè non ci fa più incastrare Berlusconi"
Lo sa la gente comune che in Europa tutti gli europarlamentari godono della immunità e ne ha goduto lo stesso Di Pietro? per essere credibile oggi, il trebbiatore avrebbe almeno dovuto a suo tempo organizzare i bazebo anche a Bruxelles, ma allora il privilegio riguardava lui ed il cantastorie se ne è stato zitto. (vedi Protocollo sui privilegi e sull'immunità). Il che significa che se il Presidente del Consiglio fosse stato un altro qualsiasi, il lodo Alfano sarebbe passato senza alcun commento.
Altra affermazione: "La candidatura di Pecorelli è irricevibile perchè è stato l'avvocato di Berlusconi". Tradotto significa: "La Corte Costituzionale è Cosa Nostra".
Lo ricorda la gente che Ciampi nominò alla Consulta (su indicazione del centrosinistra), Giovanni Maria Flick? Il quale, non solo fu Ministro della Giustizia in uno dei governi presieduti da Prodi, ma fu anche avvocato difensore di quest’ultimo? Ma il cantastorie Antonio Di Pietro se ne stette zitto e non sollevò nessuna obiezione sul nome di Giovanni Maria Flick.
La credibilità dell'uomo Di Pietro, nelle mie valutazioni, scende al di sotto di quella che nutro per Mastella.

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