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giovedì 5 giugno 2008

Lo specchio

Sono stupito non poco dalle osservazioni che vengono fatte sull’Italia per il nuovo corso, meno lassista ovviamente, sulla sicurezza interna. Sono stupito perché arrivano da chi ha addirittura aperto il fuoco sugli immigrati e da chi non ha mai mosso un dito quando l’Italia poneva all’Europa il problema di un Paese tutto costeggiato dal mare.
Lo stupore si attenua pensando che gli stranieri criticoni lo fanno per "partito" preso o perchè quelli non immaginano proprio il degrado cui è giunta l'Italia.
Ma non posso tollerare Di Pietro, Veltroni e la sua band. Loro le cose le sanno, perchè le hanno generate, e dovrebbero prendersela con Diliberto, Ferrero, Giordano.
Se ben ricordo in fisica c’è una legge che recita: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Una legge che si può ben applicare anche ai comportamenti umani e sociali: se tiri troppo la corda questa rischia di spezzarsi e l’aver fatto sciamare soprattutto quelli che vengono in Italia per delinquere, ha portato a questa situazione di degrado che rischia di mettere, e lo dico amaramente purtroppo, in difficoltà i tanti bravi, onesti e simpatici extracomunitari.
Tra l’altro non viene da nessuno rilevato il fallimento di quella che è rimasta un’utopia: aiutare i Paesi del Terzo mondo a vivere per evitare le terribili migrazioni alle quali invece assistiamo oggi. Con gli aiuti abbiamo soprattutto armato dittatori, guerre e guerriglie. E continuiamo a farlo.

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