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domenica 29 giugno 2008

Lettera a Di Pietro

Ma perchè si arrabbia tanto perchè solo ora ha saputo che Berlusconi è un magnaccia?
Se voleva saperne di più bastava che lo chiedesse al suo collega Sircana. Lui, quella sera, stava chiedendo informazioni sul fatturato di Berlusconi, cosa credeva che chiedesse, l'ora?
C'è da sottolineare una sottile differenza: le foto di Sircana furono comprate da un noto editore per non essere pubblicate e sputtanare (ci vuole prorpio) il governo Prodi, mentre le intercettazioni del Berlusca sono state tenute nel cassetto per farle uscire ora che è Presidente del Consiglio.
Queso dimostra due cose:
1. in Itala non c'è libertà di informazione perchè, come tutta l'Europa sa, essa è gestita dal Cavaliere.
2. La stampa italiana conserva i fatti di cronaca e li pubblica al momento opportuno: in questo caso quando Veltroni ha ufficializzato la chiusura del dialogo.

NO! Non importa a cosa.

"No all'inceneritore di Agnano, nè al viaggio a Brescia che una delegazione istituzionale guidata dal sindaco Rosa Russo Iervolino farà il 4 luglio prossimo per visitare il termovalorizzatore lombardo".
A parlare è il capogruppo di Rifondazione Comunista, Raffaele Carotenuto che annuncia di non voler prendere parte a nessuna missione a Brescia per vedere il funzionamento del termovalorizzatore.
Carotenuto rincara la dose: «Siamo contro la tecnologia dell'incenerimento dei rifiuti e più in generale del nesso inceneritore e discariche. Non ci convince la scelta del quarto impianto in città e ancor più la sua localizzazione ad Agnano. Riteniamo tale opzione un arretramento culturale e politico su cui innanzitutto le forze di sinistra devono riflettere». «Non si capirebbe - conclude il capogruppo comunale di Rifondazione comunista - la nostra presenza a Brescia nel momento in cui contestiamo la scelta di cui ci si vorrebbe convincere».

In sintesi: Lui è contrario, e non vuole neppure andare a vedere a cosa è contrario.

Parole Ombra

"Se si dovesse costituire una sinistra di governo, una sinistra che abbia dentro di sè la vocazione di non rendere alternativo ciò che invece è stato alternativo, allora si può fare."
Aiuto! Qualcuno mi aiuti a capire cosa ha detto Uolter.

sabato 28 giugno 2008

Che strano Paese

Una sorpresa è venuta dal dottor Antonio Albano, procuratore Generale Onorario della Corte di Cassazione, che, con una lettera al Corriere della Sera del 22 giugno scorso, ha fatto sapere che una norma “blocca processi“ esiste già. Da dieci anni.
E’ il decreto legislativo n. 51 del 19 febbraio 1998 firmato dal premier Prodi, dal ministro della Giustizia Flik e dal presidente della Repubblica Scalfaro.
Ma nessuno se ne ricordava. Nemmeno l’informatissimo ex Pm Antonio DiPietro che continua a sparlare di leggi vergogna. Ma che strano paese…

massoneria editoriale

Non stupisce affatto che gli organi padronali di Carlo De Benedetti ora cerchino di ostacolare il passo al Cav.. Semmai fa sorridere il fatto che estraggano dai cassetti intercettazioni telefoniche, sapientemente tenute per mesi in naftalina. Proprio come massoni o come agenti dei servizi segreti deviati. Fa sorridere: ma non desta meraviglia.
Si può mai consentire che la luna di miele tra Berlusconi e gli italiani, prosegua ancora per mesi e mesi? Affatto. Qualcuno dice che è pronta anche una ghiotta intercettazione stile Monica Lewinski. Quindi ci attende la diffusione di chiacchierate del Berlusca, con esponenti del gentil sesso. Ma tutto a suo tempo.

E' un unico programma (altro che dialogo):
nessuno scrive o parla o analizza degli interventi che il governo sta facendo a tutela della povera gente, nè giornali, nè Tv (matrix, mezz'ora con, telecamere, ecc) lasciando il solo Epifani a dedurre conseguenze catastrofiche (cosa ti aspetti da uno che criticò persino il taglio dell'ICI sulla prima casa?) sul valore dell'inflazione e qualche altro benpensante che teorizza che l'aumento delle tasse ai petrolieri lo pagherà la povera gente. (Si vede che è lo stesso economista che dava consigli a Prodi, per cui lui tassava direttamente i poveri).
Quindi, primo punto non parlare di queste cose (che potrebbero interessare la gente);
Secondo punto, concentrare tutta l'azione dell'opposizione sul Lodo Schifani/Alfano e sul disegno di legge blocca-processi e stracciarsi le vesti perchè Berlusconi sta al potere solo perchè ha paura di essere giudicato per le sue criminose malefatte. E se ha paura significa che ammette la criminosità delle sue azioni. ($quindi far apparire un Berlusca criminale prima che si faccia il processo).
Terzo punto, tirare fuori dai cassetti tutte le intercettazioni vecchie che non hanno nulla di perseguibile ma che fanno apparire al cittadino un Berlusca "vizioso".
Quarto punto: Far esternare singoli commissari europei (non delibere europee) su ipotesi di leggi che il governo vuole fare e farle apparire non in linea con la UE.
Quando questa ricetta sarà ben cucinata, avremo l'opinione pubblica pervasa da un Berlusca Criminoso, Visioso, Che pensa solo a se stesso, Antieuropeo. A questo punto il piatto sarà servito per Grillo/Di Pietro con un referendum sul Lodo e sulla Legge Bloccaprocessi.

Qualcuno cerca di dire: Ma guarda che questa legge è importante; la giustizia sta messa molto male; non si riesce a condannare nessuno degli autori dei reati degli ultimi cinque anni. Il caso di boss pugliesi pluriomicidi scarcerati per decorrenza dei termini è solo la punta dell'iceberg.

Ma a loro non importa nulla: hanno messo su un programma in quattro punti per cacciare Berlusconi (perchè finchè c'è lui loro non vinceranno mai), ed il fine giustifica i mezzi: ad ogni costo.
Di questo passo mi aspetto la "passeggiata romana" stile girotondini e, perchè no, il lancio di monetine.

venerdì 27 giugno 2008

Nicoletta Gandus

"A questo stronzo di Berlusconi gli facciamo un culo così. Gli diamo sei anni e poi lo voglio veder fare il presidente del Consiglio".- Nicoletta Gandus –.
Questo per dire che non è vero che Berlusconi ha le manie di persecuzione e che non è vero che lui odia i giudici, casomai il contrario.
Questo per dire che certa parte della magistratura in Italia, specie quella ‘democratica’, è sempre più un'appendice avvelenata e movimentista della sinistra, ennesimo pezzo del puzzle della sua egemonia culturale nel nostro Paese.
Questo per dire che se c’è davvero una casta, potente, sottile e per questo invisibile, ma di certo non capace di non fare del male, questa è quella di cui fanno parte gli uomini in toga, e non venite a contarmi la balla di Falcone e Borsellino perché loro erano persone serie e competenti e non sono minimamente paragonabili ai buffoni che lavorano( sic!) al palazzo di Giustizia di Milano.
Questo per dire che, tutto sommato, non è che sia del tutto falsa quella supposizione che afferma che la magistratura si vuole sostituire al potere politico.
Ecco, tutto questo per dire che forse il Cavaliere non ha tutti i torti a non voler farsi giudicare da una persona poco imparziale e accecata dall’avversione personale nei confronti del premier. E lui è stato fin troppo signorile a ricusarla perché se fossi stato al posto suo sarei andato seduta stante io a farle un culo così, alla signora.
Francesco

martedì 24 giugno 2008

Questione di stile

Anna Finocchiaro, apre, a modo suo, al cosiddetto Lodo Schifani.
Vediamo cos’ha detto la Finocchiaro:
“Sul lodo Schifani o Maccanico io non ho nessuna pregiudiziale di principio. Nel senso che un sistema di immunità per le alte cariche esiste anche in altri Paesi europei”.
“Il problema qui è che lo propone il presidente del Consiglio in carica per un procedimento a proprio carico. Diciamo che c’è una ineleganza”.
Ha ragione: Berlusconi è oltremodo inelegante. Loro sono abituati ai metodi applicati da Prodi e D'Alema che epurano i magistrati che stanno indagando su di loro (come nel caso di De Magistris e della Forleo)!

Il CSM in vacanza

Si parla della stoppa-processi. Legge ad personam. Si dice…
Ma, forse non tutti sanno che… …è opportuno segnalare che una disposizione analoga è da tempo vigente nel nostro ordinamento giuridico.
Con il decreto legislativo del 19 febbraio 1998 n. 51 è stato introdotto uno smilzo articoletto (art. 227) il quale testualmente dispone: «Al fine di assicurare la rapida definizione dei processi pendenti alla data di efficacia del presente decreto, nella trattazione dei procedimenti e nella formazione dei ruoli di udienza, anche indipendentemente dalla data del commesso reato o da quella delle iscrizioni del procedimento, si tiene conto della gravità e della concreta offensività del reato, del pregiudizio che può derivare dal ritardo per la formazione della prova e per l’accertamento dei fatti, nonché dell’interesse della persona offesa.Gli uffici comunicano tempestivamente al consiglio superiore della magistratura i criteri di priorità ai quali si atterranno per la trattazione del procedimento e per la fissazione delle udienze».
Con tale disposizione è stata consentita la trattazione di quei procedimenti che il magistrato, a suo discrezionale apprezzamento, ritiene «gravi o dotati di concreta offensività». Per gli altri il destino è assicurato: saranno stipati in un oscuro sottoscala all’interno di un ufficio giudiziario, in attesa dell’arrivo liberatorio della prescrizione. È stata cosi introdotta una illegittima archiviazione, mascherata con buona pace del declamato principio della obbligatorietà dell’azione penale.
Il predetto decreto legislativo porta le firme di Prodi, presidente del Consiglio dei Ministri, Flick, ministro di Giustizia, Scalfaro, presidente della Repubblica.
Dove era il CSM? in vacanza?

Nel paradiso progressista

Una studentessa dell'università di Zanjan, provincia rurale situata 300 km a nord-ovest di Teheran, ha denunciato di aver subito molestie sessuali da parte di Hassan Madadi, un vicerettore dell'università, oltretutto incaricato della «moralizzazione » dell'ateneo. Il vicerettore è stato sospeso e, secondo l'agenzia ufficiale iraniana Fars, arrestato. Ma la stessa sorte è toccata alla ragazza, il cui nome non è stato divulgato. Il procuratore locale ha sentenziato che rendere pubblica l'esistenza di certi crimini è peggio che commetterli.
Quando pensi di aver toccato il fondo, c'è sempre qualcuno che comincia a scavare. Accade in Iran, il paradiso dei diritti umani, l'eden delle convivenze omosessuali, l'ambito traguardo di progressismo e laicità tanto anelato da tutti i progressisti laicisti nostrani. Altrimenti come si spiegherebbe l'assoluta assenza di sit-in, conferenze, proteste e lanci di pomodori durante l'ultima visita del presidente.

cosa cercano?

Ho letto la deposizione della Minardi che, tra contraddizioni e smemoratezze, delinea il profilo di una vicenda terribile dove sembrano intersecarsi indissolubilmente i legami tra potere e criminalità. Una storia che ha dell'assurdo. Non ci credono neppure i familiari della vittima Emanuela Orlandi. Ma i giudici (fiutano lo scoop) sono gli unici a crederci e, senza chiedersi neppure perchè la Minardi ha deciso di parlare dopo 25 anni (quando tutti quelli che potrebbero contraddirla sono morti), sbattono monsignor Marcinkus (anche lui morto) in prima pagina come il mandante dell'omicidio (Corsera e Repubblica guarda caso).
Sono in cerca di verità o di pubblicità?

domenica 22 giugno 2008

La conferma

Non si era mai visto in passato. Il Csm, con il provvedimento ancora in discussione in Parlamento, parla di incostituzionalità del decreto sicurezza e in particolare della norma che sospende i processi per le alte cariche. Quagliariello non ha dubbi: è una tripla invasione di campo nei confronti del Parlamento, della Corte Costituzionale e del Capo dello Stato.

sabato 21 giugno 2008

Più chiaro di cosi?

Ecco perchè Berlusconi ha fatto bene a parlare a Bruxelles, in un ambito internazionale.
Il prestigioso Financial Times si schiera dalla parte del Cavaliere nella sua lotta con certi magistrati.
In un editoriale intitolato “L’Italia fa bene a tenere a freno i giudici”, il quotidiano britannico sottolinea la necessità di introdurre una legge sull’immunità - come è già, per esempio, nell’ordinamento di Spagna, Francia, Germania e dell’Unione europea - che «non dà ai funzionari eletti mano libera, ma serve a proteggere il diritto dell’elettorato di essere governato da persone che hanno scelto democraticamente».
E ancora
Tra l’altro, secondo l’editorialista Christopher Caldwell, la domanda da porsi è se «le accuse contro Berlusconi nascano da una disinteressata richiesta di giustizia o dal desiderio di una certa parte dell’elite italiana di rovesciare una scelta popolare che non le piace». Per il Ft, è un dato di fatto che in Italia, da oltre 15 anni, «i giudici godono di un livello di potere unico in Occidente».
Un potere del genere, alla lunga, «non è salutare per una democrazia», commenta il Financial Times, sottolineando come sia proprio questa «una delle ragioni per le quali gli italiani non si fidano della giustizia».

Solo all’estero capiscono che la vera anomalia del paese non è Berlusconi ma certa magistratura e il potere che ormai ha. Difatti nessun quotidiano italiano (ovviamente nelle mani di Berlusconi) osa esprimersi così chiaramente.

Distributore di doni

C'era una volta il modello Roma, un'esperienza, a detta dell'ex sindaco Walter Veltroni, di amministrazione lineare, corretta, oculata, tutta giocata sul versante del consenso e dei servizi ai cittadini: insomma una Roma Felix che il centrosinistra avrebbe volentieri riproposto in termini politici e organizzativi all'intero Paese se, la bontà di quelle scelte, a fine aprile, non fosse naufragata miseramente sotto la valanga dei tanti maggioritari "no grazie" degli elettori.
Quel modello, quel dream, evidentemente poco credibile e per nulla convincente è stato archiviato da chi con un voto liberamente espresso ha voluto dapprima Berlusconi a Palazzo Chigi e poi Gianni Alemanno sulla poltrona di primo cittadino della Capitale.
Morto prematuramente, il modello Roma è ritornato di grande attualità in queste ore, quando sui conti della Città eterna si è scatenata la bagarre politica che ha trascinato nella mischia un presidente del Consiglio indispettito per il passaggio del presidente del Pd dal morbido terreno del confronto e della collaborazione politica a quello più controverso e spigoloso di una opposizione dura nelle piazze ed in Parlamento.
Quella formula, ha detto Berlusconi facendo eco a Gianni Alemanno che aveva accusato le vecchie giunte di aver portato Roma sull'orlo del crack finanziario, ha messo la città in ginocchio. "Lui è un fallito e non potrà mai governare il Paese", ha sciabolato impietoso il premier: "Si preoccupi delle notizie terrificanti sui conti della Capitale che sono sotto la sua responsabilità. Se sono
confermate le notizie si tratterà di una bancarotta ...".
I dati, almeno quelli forniti da Tesoro e Corte dei Conti, sono chiari nella loro esemplare crudezza. Quindici anni di gestione del centrosinistra avrebbero compromesso le possibilità di sviluppo e crescita della città. Ed è su questo tutti dovremo fare una profonda riflessione: a parte le responsabilità oggettive di Rutelli e Veltroni nel clamoroso indebitamento, c'è da riflettere sul come e sul quanto le metodologie della sinistra fanno "apparire" ORO quello che invece è un intrigo di interessi e di dipingere come STATISTA un emerito ......distributore di doni.

Ricercate, qualcosa ci deve essere.

Una nuova branca di studio si affaccia prepotentemente sulla scena, una branca di studio e ricerca che potrebbe segnare il futuro di tanti: la Neuropolitica. Secondo gli studiosi di questa nuova disciplina scientifica l’essere di destra o di sinistra troverebbe fondamento non nell’ambito culturale in cui si vive ma, udite udite, nella genetica.
Durante il convegno 'Il problema mente-cervello. Filosofia e neuroscienze a confronto', tenutosi oggi presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) dal Centro di studi biogiuridici 'Ecsel, si è parlato di questo nuova branca della scienza prendendo spunto dal lavoro di due ricercatori americani dimostrerebbero l’esistenza di una relazione tra basi genetiche e inclinazioni politiche. Da questi studi sarebbe emerso che, tra le migliaia di giovani sottoposte ad osservazione, i soggetti nei quali si evidenziava una propensione all’irrequietezza e alla necessità di ricercare continuamente nuovi stimoli e nuove situazioni presentavano la mutazione del gene DRD4 e si riconoscevano nell’area liberal-progressista.
Proprio per poter dare ulteriori certezze, gli esperti di Neuropolitica si sono presentati all’Assemblea costituente del PD e stanno cercando di individuare alcuni soggetti per continuare ed approfondire gli studi. Da queste ulteriori ricerche dipende il futuro del PD anche se lo scetticismo sembra avere un ruolo primario.
Sicuramente è acclarato che chi si riconosce, ora, nel PD ha in sé questa mutazione genetica e la storia dei diversi partiti di provenienza sembrerebbe avvalorare la tesi dei ricercatori ma non è ancora chiaro se questa mutazione vada considerata una malattia o meno.
Dal fronte PDL sembrerebbero propendere per la prima ipotesi e infatti i ricercatori di quest’area politica starebbero già ricercando la cura.
Hanno già individuato in Bondi e Ferrara i soggetti più adatti da utilizzare come cavie per la ricerca della soluzione vista la loro spontanea guarigione.
Se la teoria è esatta presto si riuscirà a debellare quel male oscuro chiamato PD. Quel male oscuro che muta di continuo e minaccia di riempire le piazze italiane nel prossimo autunno, quel male oscuro che urlava “Si può fare” ma che non riesce a fare niente se non la lotta a Berlusconi. Forse la cura all’antiberlusconismo ce la darà la scienza e le risposte verranno dalla Neuropolitica o, male che vada, dalla Neuro! E, del resto, qualcosa di neurologico potrebbe esserci nell’atteggiamento di Uolter e compagni che cercano di tenere insieme anime troppo diverse ma accomunate dall’avversione al Cavaliere. Anime che hanno trovato, stante il disorientamento conseguente l’ennesima bocciatura elettorale in Sicilia e Sardegna, un faro nel prode Di Pietro che, con il suo comportamento e i suoi continui strali, sembra illuminare la profonda notte in cui è immersa la creatura prodiana. Per ora, buon lavoro agli scienziati!

Non ti curar di lor....

Pare proprio così: l’ha detto lui stesso.
“Dirò ai miei legali che io non voglio approfittare di questa norma, perché voglio allontanare qualunque sospetto. È una norma salva tutti e non una norma salva-premier”.
Silviuccio caro, mi permetto di dire che stai sbagliando. Tu devi dqare conto al Popolo.
Non devi condizionare le tue azioni all'isteria di Di Pietro e Veltroni. Questi grideranno sempre scandalizzati ad ogni tua azione.
Non hanno argomenti con cui contrastare le misure economiche, sociali, popolari, e liberali che stai mettendo in piedi, sono messi nell'angolo e riesumano gli unici due argomenti che li unisce: antiberlusconismo e giustizialismo.
Silviuccio caro, noi ti abbiamo eletto per realizzare quanto stai facendo. Continualo a fare.
Non avere cura delle isterie.

Chiariamo i ruoli

Tutte le voci della Finanziaria vengono discusse con le parti sociali proprio in questi giorni.
Questa buffonata è proprio inevitabile?
I sindacati di oggi hanno perso la loro storica funzione di rappresentare le parti sociali. Esistono delle associazioni di fatto che si sono sempre rifiutate di applicare quanto previsto dalla Costituzione, che non pubblicano i bilanci, che non pagano le tasse, che fanno uso di dipendenti pagati dal contribuente italiano e in congedo sindacale.
La concertazione (meglio chiamarla sconcertazione, perché sconcerterebbe chiunque) morirà. Anzi: è già morta e sepolta. E’ null’altro che il metodo che aveva quasi del tutto distrutto la Gran Bretagna, in cui ogni decisione politica veniva presa previo accordo con i sindacati. Fatto sta che alla fine degli anni ‘70 l’Inghilterra aveva un’inflazione e un tasso di disoccupazione a due cifre, una bilancia dei pagamenti in passivo e un’economia sclerotica. Nacque il “male inglese”.
Tutto questo è finito quando la signora Thatcher, eletta nel 1979, decise che il potere sindacale dovesse essere riportato entro la legge. Smise la concertazione, sopportò per tre anni lo sciopero dei minatori e il potere dei sindacati fu ridimensionato.
Blair ha fatto qualcosa per tornare alla concertazione? No, perché anche i più ferocemente anti-thatcheriani riconoscono alla “Lady di ferro” di aver posto fine all’arroganza e alla prepotenza dei sindacati.
Questo in Inghilterra. Ma in Italia è possibile?
Oggi i sindacati non sono più quelli di una volta. Anche in Italia sono in crisi e se il governo non li resuscita con una respirazione bocca a bocca, si potrà fare a meno di “aprire tavoli” per decidere le cose importanti.
La nostra Costituzione non prevede che il governo debba sottoporre le sue decisioni al parere dei sindacati. Le deve sottoporre al voto del Parlamento. Punto.

Mobbing Sindacale

Aggredito e picchiato da un sindacalista della Cgil perché non aveva fatto sciopero. La vittima è un operaio romeno e la vicenda risale ad alcuni giorni fa durante un’agitazione sindacale dei dipendenti dei servizi cimiteriali.
In questo settore opera anche la “Pulicoop”, una ditta con sede legale a Piacenza e sede operativa proprio nel cimitero spezzino dei Boschetti, forte di una ventina di dipendenti. Da tempo i lavoratori dei servizi cimiteriali sono in agitazione: chiedono l’applicazione del contratto Federambiente, più vantaggioso sotto il profilo economico, mentre la Pulicoop fa resistenza.
A far precipitare gli eventi è stato uno sciopero al quale hanno preso parte tutti, meno un custode dei servizi cimiteriali, italiano, e il romeno.
Il giorno seguente, il lavoro è ripreso. Alle 7.30 il dipendente romeno della Pulicoop si è presentato in sede per iniziare il suo turno ed è entrato negli spogliatoi per cambiarsi. E qui è stato aggredito dal delegato sindacale, uno spezzino di 37 anni. «Rumeno di merda, ti spacco. Pezzo di merda e ruffiano», gli avrebbe gridato mentre lo spingeva violentemente contro gli armadietti, dopo averlo afferrato per il petto.
E mentre il sindacalista veniva calmato da altri compagni di lavoro, il romeno è stato accompagnato al pronto soccorso dove, dopo essersi fatto medicare, è stato dimesso con un referto di sette giorni. Poi si è recato dai carabinieri per presentare la denuncia. S.P. ha raccontato che, fin dall’inizio dell’agitazione sindacale, alla quale lui non ha mai voluto prendere parte, l’atteggiamento dei suoi colleghi era cambiato. In peggio: «Hanno tenuto - racconta - un comportamento ostile e discriminatorio nei miei confronti. Non mi rivolgevano la parola, non mi salutavano e si rifiutavano di lavorare in maniera collaborativa con me».

Povero rumeno, credeva di stare in Romania, non sa che qui il sindacato usa le stesse metodiche del fascismo. Mai nessuno ha messo alla berlina queste violenze per cui in Italia si scrive "libertà di sciopero" e significa che lo devi fare per forza; con le buone o con le cattive.

Do you know democrazia?

Uolter, fai pace col cervello!
Ma ve lo ricordate il chierichetto che si credeva un prete durante la campagna elettorale?
“Sia che vinciamo sia che perdiamo, le riforme vanno fatte insieme”. “Chi vince anche con un solo voto governa e gli altri fanno opposizione. Io voglio, posso e pretendo il dialogo solo sulle regole del gioco, sulle riforme istituzionali, non sui temi di governo, su cui abbiamo programmi e principi diversi”.
Anche subito dopo la batosta elettorale, a chi continuava ad accusarlo di consociativismo, lui replicava isterico: “Mai e poi mai. Non avete capito niente. Noi faremo un’opposizione seria e dura, ma non ideologica. Saremo costruttivi e non distruttivi. Non attaccheremo per partito preso, ma valuteremo ogni singolo provvedimento e faremo le nostre controproposte nella corretta suddivisione dei compiti tra opposizione e governo. Loro hanno vinto le elezioni e loro hanno il diritto, ma soprattutto il dovere di governare da soli, senza il nostro apporto”.

Ora, vi pare che dalla nascita di questa legislatura si sia parlato di riforme istituzionali, di regole del gioco, di regolamenti parlamentari, di modifiche alla Costituzione?
Per ora tutti i provvedimenti, ben più urgenti, hanno riguardato il governo puro e semplice del Paese, la sicurezza, la giustizia, l’economia, i rifiuti di Napoli, l’Alitalia.
Vi sembrano riforme istituzionali queste?
Ma allora di che dialogo stiamo parlando?
Come fa ad essersi interrotto un dialogo che neppure è cominciato, visto che non c’è ancora nulla su cui confrontarsi?

La verità è che il povero Uolter si deve essere un po’ confuso.
Forse non ha ben chiara la distinzione tra regole del gioco e schemi d’attacco.
Poveretto, lui ci aveva creduto davvero che fare il premier-ombra potesse contare qualcosa.
Era convinto di avere diritto ad un posto in panchina, pensava di essere il vice di Donadoni, o meglio ancora il suo consulente principale. Schieriamo Cassano o Del Piero? Dialoghiamo e poi decidiamo insieme.
No, Uolter, non funziona così. Questo è governo puro e semplice. Questi sono compiti della maggioranza che ha stravinto le elezioni con un mandato limpido degli elettori.
Tu non c’entri niente. Tu sei sull’altra panchina. Smettila di chiamare l’arbitro Napolitano perché non ti passano la palla. Sei persino ridicolo.

Quando si tratterà di decidere, se eliminare il fuorigioco, se mettere 3 arbitri in campo o se far valere mezzo punto il goal su rigore, sarai interpellato e sarebbe molto importante il tuo contributo.
Se davvero, come hai promesso, non ti arroccherai su posizioni ideologiche e contribuirai a cambiare le regole, forse la storia si ricorderà di te.
Se il governo va avanti per la sua strada a spron battuto, se si occupa di risolvere i problemi del Paese è perché glielo abbiamo chiesto noi elettori.
Do you know democrazia?
Dici che la tela del dialogo è stata strappata? Meglio.
Il dialogo che avevi impostato, preteso sbattendo i piedini, non serviva a niente, né a te né al governo.
Barbara

Letio magistris

Compito in classe:
Date cinque cause penali in corso, che chiameremo A,B,C,D,E, di cui
- A,B,E prevedono pene INFERIORI alla soglia per cui, in base alla nuova legge sulla sicurezza, scatta la sospensione dei processi e dei relativi termini di prescrizione
-C,D prevedono pene SUPERIORI a tale soglia.
Per ipotesi, si supponga che i tribunali preposti possano risolvere una sola causa al mese. Si supponga inoltre che i reati vadano in prescrizione fra 2 mesi.
Il tribunale UNO risolve le cause in ordine cronologico, partendo quindi da A e finendo con E. Ovvero arriva a concludere i processi LIEVI A e B, ma lascia liberi e impuniti i responsabili dei reati C, D e E, (di cui due erano GRAVI)-
Il tribunale DUE invece, segue i dettami della nuova legge, dando la precedenza a C,D (GRAVI) e li risolve prima della prescrizione lasciando le cause LIEVI A,B,E ad attendere.
Lasciamo allo studente volenteroso dimostrare che:
1. il tempo totale per eseguire tutti i processi rimane costante sia nel caso UNO che nel caso DUE.
2. non esiste alcuna condizione nella quale la soluzione DUE sia peggiorativa rispetto alla soluzione UNO.

Non capisco di giurisprudenza, ma questa è matematica.

Però mi chiedo: come mai questi signoriu dell'anm non hanno mosso un dito quando, con l'indulto sono stati scarverati tantissimi delinquenti e quindi vanificato il loro lavoro?
Non solo vanificato, bensì aumentato, perchè una alta percentuale degli indultati si sono poi ripresentati come imputati.

venerdì 20 giugno 2008

Stacchi il biglietto per l'Africa

Uno scandalo che in qualsiasi altro Paese democratico che non sia l'Italia interromperebbe all'istante la carriera di un politico.
Walter Veltroni ha lasciato il Comune di Roma, candidandosi alla guida dell'Italia, con un «debito complessivo che va verso i 9 miliardi e 762 milioni di euro». La «base debitoria al 31 dicembre 2007 è di circa 8,151 miliardi, cui si aggiungono «investimenti da finanziare per circa 1,544 miliardi di euro». Un caso unico in tutta Europa.
Cosa credeva Veltroni, di essere già in Africa?
Ma i grandi quotidiani e la tv di stato tacciono. Vespa e Mentana non fanno puntate per far conoscere agli italiani la monnezza che Veltroni ha lasciato nei conti di Roma.
Nel Pd si è aperto il "processo" al candidato sconfitto e alle sue strategie, ma è per il fallimento di Roma che i democratici dovrebbero "processare" Veltroni e cacciarlo dalla guida del partito.
Veltroni ha superato Bassolino con una delle pagine più brutte della politica italiana.
Certo, a diffondere i dati è il neosindaco di Roma, Gianni Alemanno, ma nella sede più ufficiale, cioè durante una seduta del Consiglio comunale, nell'aula "Giulio Cesare". E la relazione sui conti capitolini, presentata da Alemanno e Tremonti, è firmata Ragioneria dello Stato e quindi lascia davvero pochi dubbi che possa essere frutto di propaganda.
Ma non è tutto. «Alcuni dati di bilancio in questi anni sono stati occultati», ha denunciato Alemanno.
Pensate: ad oggi ci sono ben 81 società di primo livello. Gli amici degli amici che «mettono le mani dappertutto». E mi sembra ragionevole, responsabile da parte del nuovo sindaco, che in una tale situazione ad essere sacrificato sia innanzitutto il "circenses", cioè la "Notte bianca".
E' assurdo che il responsabile di questo disastro si proponga come leader politico e addirittura candidato premier. Come amministratore responsabile di bancarotta credo che ci siano gli estremi per cui Veltroni venga inibito dall'assumere nuovamente incarichi di governo. Volevano rendere incompatibile Berlusconi per il suo conflitto d'interessi, ora si scopre che il vero incompatibile, a norma di legge, è il fallito Veltroni. Stacchi questo biglietto per l'Africa, per favore.
momo

secondo natura

Io mi chiedo: come fanno gli omosessuali a considerare la loro inclinazione "naturale" come il colore dei capelli o della pelle e poi organizzare tornei di pallavolo solo per omosessuali/transessuali?
Avete mai sentito parlare di un torneo di calcio per soli neri? E un campionato di basket per soli biondi?
Si isolano da soli, e poi si lamentano che la società li ghettizza.

Idee chiare e condivise

Comunque si giudichi la cosa, questa manovra finanziaria ha per destinatari gli “ultimi”. Nel senso più ampio delle espressione. I provvedimenti sono molti, e altri ancora dovrebbero essere considerati. Ma credo che come assaggio sia più che sufficiente.
Due nei della manovra sono il rinvio dell’abolizione di alcune Province ed il rinvio del lavoro precario.
Tuttavia, e come già per i provvedimenti del primo Consiglio dei ministri, non si può che dire: che Berlusconi ha fatto in un giorno, ciò che Prodi non è riuscito a fare in due anni!

Nel dettaglio:

Card
Si prevede, innanzitutto, l’attribuzione alle persone più anziane e ai pensionati al minimo (fino ad 800/1000 euro), di una card (400 euro/anno) mediante la quale si avrà diritto a sconti su bollette e generi alimentari.
Ires
La copertura finanziaria di questa misura, sarà garantita dalla cosiddetta Robin Hood Tax.
Cioè da un aggravio del prelievo fiscale - in termini di Ires, che passerà dal 27 al 33% - a carico dei petrolieri (togliendo l'agevolazione che era stata graziosamente concessa dal governo Prodi) e che potrebbe riguardare anche banche e assicurazioni.
Piano casa.
S’intende agevolare le famiglie a basso reddito, le giovani coppie, gli anziani, gli immigrati regolari e gli studenti fuori sede nell’acquisto della prima casa. Mediante la definizione di un Piano - che sarà approntato entro 60 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento - per l‘individuazione di: “misure di recupero del patrimonio abitativo esistente o di costruzione di nuovi alloggi”.
Benzina
Si introduce un meccanismo automatico (e non discrezionale) di diminuzione delle accise sulla benzina, quando il prezzo internazionale del greggio cresce in misura pari (o superiore) al 2% rispetto al valore indicato come riferimento nel Dpef.
Taglio agli stipendi d’oro dei manager.
I manager di aziende pubbliche riceveranno emolumenti decurtati di un 25% (rispetto al loro valore attuale). Così come sarà ridotto il numero dei componenti i Cda di imprese non quotate e controllate - direttamente o indirettamente - dallo Stato.
Riduzione dei costi della Pa e lotta ai fannulloni.
Dal primo gennaio 2009 la pubblica amministrazione sarà obbligata a tagliare del 50% le spese per la pubblicazione (in versione cartacea) di leggi ecc. ecc.. Il tutto sarà disponibile in Internet, in modo accessibile a chiunque.
Per in fannulloni si prevedono tagli alla busta paga. Chiunque presenterà certificati medici falsi, o lascerà l’ufficio dopo aver timbrato il cartellino, subirà decurtazioni di stipendio. Inoltre sarà passibile di essere denunciato per truffa aggravata e di essere licenziato.
Carta di identità.
La carta di identità durerà 10 anni (e non cinque come ora).
Enti inutili.
Verranno aboliti gli enti con meno di 50 dipendenti. E si procederà ad una forte riduzione di tutti gli altri.
Scuola e uso dell’e-book.
Dall’anno prossimo sarà possibile scaricare gratuitamente i testi scolastici da Internet. Mentre si sta valutando se obbligare gli insegnanti a consentire immediatamente l’uso degli stessi (in versione scaricabile e versione normale) sin dall’anno prossimo, o a partire dall’anno scolastico 2011-2012.
Sanità e ricette online.
Ancora in dubbio è l’introduzione di ticket sanitari. I tagli alla sanità regionale, invece, passeranno da 1 miliardo di euro a 250 milioni. I medici di base - e tutti gli altri del servizio sanitario nazionale - forniranno ricette solo on line.
Impresa in un giorno.
L’idea suggerita da Daniele Capezzone si traduce in realtà: sarà possibile aprire un’attività imprenditoriale in un giorno, mediante autocertificazione; i controlli saranno solo successivi.
Mister Prezzi.
Saranno incrementati i poteri del cosiddetto Mister Prezzi, la figura esosa introdotta dal Mortadella (sic).
Via al divieto di cumulo tra pensione e reddito da lavoro.
Sarà possibile cumulare interamente il reddito da pensione, con quello da lavoro dipendente o autonomo.
Nucleare.
Il Governo s’impegna - entro l’anno - ad individuare i criteri per l’identificazione dei siti dove realizzare centrali.
Servizi locali.
Al via la liberalizzazione dei servizi pubblici locali: mediante l’affidamento della gestione a Spa da individuarsi per il tramite di gare pubbliche, o a società miste (a capitale pubblico e privato).

giovedì 19 giugno 2008

Veltroni Lupin


Veltroni cercava una scusa e l'ha trovata nell'emendamento blocca-processi.
Lo scopo dell'emendamento è chiaro, limpido e condiviso: dare spazio ai processi più urgenti in un sistema giudiziario completamente bloccato.
Ma Veltroni ha potuto "creare" il motivo a cui appigliarsi per dire che il periodo del dialogo è finito: Veltroni si inventa che l'emendamento serve solo a Berlusconi per bloccare un suo processo a Milano. Che c'è il processo è vero. Come è anche vero che finchè si celebreranno i tre gradi di giudizio, il reato (qualora esistesse) andrebbe in prescrizione.

Quindi, fare finta di stracciarsi le vesti perchè "per fermare un processo se ne bloccano 100.000", me lo sarei aspettato da Di Pietro. Ma da Veltroni no.
Cosa è cambiato?
E' cambiato che Veltroni sta prendendo tante mazzate all'interno del PD (ci mancava anche la batosta delle elezioni in Sicila e Sardegna) per cui deve anticipare le mosse di D'Alema per non essere cancellato dal PD.
E allora ecco il Veltroni del resistere, resistere, resistere.
Resistenza al cambiamento.
Resistenza a tagliare le spese.
Resistenza alle riforme.
Resistenza a dare più sicurezza ai cittadini.
Resistenza a rendere impermeabili i nostri confini.ù
Resistenza a realizzare le grandi opere.
Resistenza a dare al Popolo una Giustizia con la “G” maiuscola.
Resistenza a garantire la riservatezza delle comunicazioni dei cittadini.
Resistenza ad istituire un sistema meritocratico.
Resistenza a tagliare gli sprechi e gli enti inutili.
Resistenza a rinunciare ai privilegi di casta.
In questo modo Veltroni vincerà la sfida dalemiana, ma perderà i cittadini.

Il metodo del pirla.... rende

I parlamentari socialisti nel parlamento europeo, in primis quelli spagnoli, hanno votato una legge che porta a 18 mesi la detenzione degli immigrati clandestini, prima del processo e dell'espulsione.
Nessun problema, se non si trattasse delle stesse forze politiche e spesso degli stessi deputati che, per la stessa, identica, legge, avevano appena proclamato al mondo che l'Italia di Berlusconi è xenofoba con grande piacere della sinistra italiana che vive di queste manovrette.
Insomma, non fa niente se si fa la figura del pirla, basta che per qualche giorno si è parlato a livello internazionale di un Berlusconi fascista e xenofobo.
Non era vero, ma qualcosa nella testa degli uditori resta.

Interrogazione sui giocattoli

“Non mi scandalizzo che a Veltroni piacciano le bambole, i trenini, i giocattoli in genere, e sono anche d’accordo sul fatto che in ognuno di noi si possa nascondere un bambino, ma vorrei qualche notizia rispetto al cosiddetto ‘Museo del giocattolo’ che lo stesso voleva realizzare a villa Ada quando era sindaco di Roma”.
Lo dichiara il deputato napoletano del Pdl Amedeo Laboccetta, componente del direttivo del Gruppo alla Camera dei deputati e membro delle commissioni Bilancio e finanze. “Ed è per questo motivo – spiega - che ho rivolto un’interrogazione urgente al ministro dei Beni culturali. Mi rendo conto che i giocattoli antichi hanno un costo elevato. Ma impegnare dai fondi di Roma capitale cinque milioni e mezzo di euro mi sembra almeno eccessivo. E sarà anche il caso di chiarire perché dopo l’acquisto della pregiata collezione di giocattoli Veltroni non abbia più realizzato l’annunciato museo. E vorrei anche sapere, cortesemente, se è vero che i giocattoli veltroniani si trovano in un deposito romano che tra fitto e assicurazioni varie costa alla pubblica amministrazione 800 mila euro l’anno”.
Si aspettano chiarimenti.

martedì 17 giugno 2008

Si al ponte

REGIONE DESINISTRIZZATA
Con una vittoria di otto a zero, il centrodestra in Sicilia si aggiudica tutte le Province in palio con alte percentuali di preferenze, tra il 53 e il 77 per cento. Il centrodestra si riconferma quindi alla presidenza delle province di Palermo, Catania, Messina, Agrigento e Trapani mentre strappa al centrosinistra le roccaforti di Caltanissetta, Enna e Siracusa. Se si considera anche la provincia di Ragusa, in cui le elezioni si erano già tenute lo scorso anno, tutte e nove le amministrazioni provinciali sono adesso governate da uomini del centrodestra.

IPOCRISIA della sinistra:
"Il popolo dei mafiosi ha espresso da che parte stare". Se avesse vinto la sinistra "il popolo ha capito che è ora di cambiare".
LOGICA del voto, oltre a quello di scalciare la sinistra delle chiacchiere, invece è:
Le persone direttamente interessate hanno detto Si al ponte sullo stretto.

Sciala popolo

I consiglieri comunali a Napoli sono 60, ma il Comune aveva deciso di concedere il cellulare a tutti i 900 dipendenti comunali che fanno i fatti loro con i soldi della comunità napoletana; tutti con la tariffa "free" ovvero senza alcuna limitazione di spesa.
Non è abnorme quindi venire a conoscenza (grazie a Brunetta) che il Comune di Napoli si accolla un onere annuo di 600.000 euro solo per telefonia mobile.
Poi c'è chi eccelle, come quel consigliere comunale napoletano del PD che in un solo giorno ha effettuato telefonate per 7,500 euro. Ma non è l'unico; i dati di Brunetta indicano che ce ne è un altro con 4,000 euro.
Sciala popolo.

domenica 15 giugno 2008

No a questa Europa

L'irlanda ha detto "no". L'Europa è andata in crisi.
Ma noi siamo italiani e, a partire dal presidente della repubblica, diciamo di andare avanti lo stesso: chi non c'è, resti fuori.
Ma c'è una regola che stabilisce che lo statuto si deve approvare all'unanimità? E chi se ne frega: chi non è d'accordo resti fuori. Bravo questo Napolitano, proprio un ottimo esempio di coerenza.
Coerenza vorrebbe che si analizzassero i motivi del no irlandese; per scoprire che sono gli stessi motivi per cui in Italia si evita di fare il referendum sull'accettazione o meno dello Statuto europeo.
Io, per esempio, voterei no, come tanti se solo fossero messi al corrente del contenuto di ciò che si sta parlando.
Non è che io e gli irlandesi siamo contrari all' Europa. Sono contro questo tipo di governo dell' Europa. servo delle banche, dei globalizzatori, delle multinazionali che vogliono distrutta la nostra agricoltura, le nostre produzioni, le nostre competenze. ed inerme invece contro questa immigrazione massiccia. In una parola: lontanisismo dal bisogno dei popoli.
In Irlanda il voto contrario ha questa motivazione: l' Irlanda ha 4 milioni di abitanti. se viene invasa da immigrati sparisce. Nel 2050 gli Irlandesi diventerebbero minoranza nella loro terra. Contro questa invasione barbarica le oligarchie a Brusselles chiudono gli occhi o prendono decisioni assurde.
In Italia avremo molti più motivi per gridare "no", se solo ce lo chiedessero, ma se ne guardano bene.

L'opposizione chi rappresenta?

Non è solo la sinistra radicale a protestare. È tutta l'opposizione, Pd, Udc e lista Di Pietro, che contesta il provvedimento che stabilisce il contributo dei soldati nelle grandi città contro il crimine.
Per il Pd è una scelta emotiva e poco efficace. Per l'Udc è soltanto un inutile spot pubblicitario. Per l'IdV solo la Colmbia ha l'esercito per le strade.
Duro con l'opposizione Gasparri: «Meglio i soldati per strada piuttosto che gli esponenti dei clan».
Ma io mi pongo un altro questito: Se tutta l'opposizione non è d'accordo, di che partito sono l'80% dei cittadini che invece si dichiarano farovevoli a questa decisione del governo? Questo risultato è riportato dai sondaggi fatti dai maggiori quotidiani nazionali (non di destra).
E con ciò si continua a dimostrare che è solo la maggioranza governativa a sentire ed esprimere la volontà popolare. L'opposizione chi rappresenta?

Dipendenza da telefonino.

Dopo la dipendenza dalle droghe, e la più tecnologica dipendenza dai videogames, arriva la malattia da telefonino. Tanto grave da portare persino al ricovero per disintossicazione in un centro di igiene mentale.
Succede in Spagna, ma potrebbe benissimo succedere anche in Italia, vista l'alta percentuale di telefonini. Ma ecco la notizia: due bambini spagnoli di 12 e 13 anni sono finiti in un centro specializzato a Lleida, vicino a Barcellona, per disintossicarsi da quella che è stata definita una "dipendenza da telefonino".
Per guarire occorreranno almeno due anni, secondo Utges, la quale ritiene che "non è facile" disfarsi di una simile abitudine dopo che i bambini trascorrevano cinque, sei ore ogni giorno assieme al telefonino.
Il centro di Lleida è conosciuto per curare 20 bambini e adolescenti che mostrano "internet-dipendenza", precisa "el Mundo". Secondo l'Agenzia anti-droga spagnola circa il 10% degli adolescenti a Madrid soffre di dipendenza da cellulare o internet. I giovani spagnoli ricevono un telefonino tra i 12 e i 14 anni, ma gli esperti raccomandano di non comprarglielo prima dei 16.

Silenzio

Il bilancio del Comune di Roma è falso, alcune scritture contabili sono state alterate, sono state commesse irregolarità di rilevanza penale anche nella emissione dei bond: tutto questo è noto, di questo si parla da giorni sottovoce a Roma, ma la stampa tace.
In questi giorni si sta scrivendo una delle pagine più nere del giornalismo italiano, perché in tutte le redazioni della capitale sono arrivate le notizie della rapida ispezione che Alemanno ha fatto fare ai tecnici della Ragioneria dello Stato sui bilanci ereditati dall’amministrazione di Veltroni.
Tutte le redazioni sanno che alcuni tra i più grandi studi internazionali legali della capitale sono stati incaricati di seguire lo scandalo. Ma tutti tacciono, complici.
A questo sono servite le consulenze elargite da Veltroni ai giornalisti di tutti i giornali locali e nazionali. Di cui avevo scritto nel precedente post.

sabato 14 giugno 2008

BB Bravo Brunetta

Che le Amministrazioni locali facessero sperpero di denaro pubblico mediante consulenze a vario titolo - tutte o quasi inutili e/o inventate e solo per dare vita al sottobosco di sfruttatori, realizzando di fatto il voto di scambio - era già cosa arcinota.

E ciò avveniva e avviene per lo più - guarda caso - in amministrazioni di sinistra...
Bravo Brunetta

soldi in cambio di voti?

Ecco alcune delle consulenze che emergono dall'elenco messo in rete dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta: Sedicimila euro per stimare il valore degli oggetti smarriti dai cittadini. E quasi 150 mila per realizzare una mostra sulla paleofauna al museo di zoologia. 2.500 euro utilizzati per recuperare le tartarughe marine e altri 2.500 per catalogare uccelli esotici. Insieme ai 60 mila euro per una campagna pubblicitaria del marchio «Aria di famiglia».
Un resoconto che fornisce anche la cifra di funzionamento dell'ufficio del gabinetto del Sindaco. Un budget di non poco conto. Nel solo 2006 i collaboratori del suo ufficio operativo sono costati complessivamente poco più di un milione di euro.
Nello staff del primo cittadino, Roberto Benini, con quattro diversi incarichi ha portato a casa 181 mila euro. Un bel gruzzolo anche se, a onor del vero, della somma stanziata risulta effettivamente erogata solo una tranche pari a meno di 70 mila euro. Veltroni, che in fondo ha un passato da giornalista, non ha badato a spese per curare i rapporti con la stampa e la comunicazione. Luigi Coldagelli risulta anche lui intestario di quattro consulenze per un importo totale sopra i 105 mila euro. Bene è andata anche a Paolo Carlo Soldini che, grazie a due distinti contratti, si è assicurato la considerevole cifra di 186 mila euro. Ma il vero record in questo campo spetta a Walter Verini che, tra incarichi giornalistici e quelli di portavoce del sindaco, ha totalizzato qualcosa di più di 235 mila euro.
Nella gara della paga i comunicatori hanno battuto battono anche il Capo di Gabinetto, Maurizio Meschino, che si è dovuto accontentare di soli 51.645 euro pari ai 100 milioni di lire del vecchio conio.
Tra le consulenze affidate nel 2006 a figure esterne all'amministrazione comunale un piccolo spazio se lo è ritagliato anche Alberto Michelini, giornalista e politico. Nel 2006, si è visto affidato da Veltroni un incarico per la promozione dei paesi africani. L'importo non era esaltante. Solo 14 mila euro di cui effettivamente erogati solo 1.990. Più considerazione ha avuto lo sport. L'ex capitano del Milan degli anni '70, diventato politico dopo aver abbandonato la carriera calcistica, nel 2006, ha ricevuto un incarico di collaborazione con il sindaco per le tematiche riguardanti lo sport. Un impegno importante remunerato con una cifra considerevole. Lo stanziamento a favore di Rivera è stato di 101.225 euro.
Se lo staff del primo cittadino è costato alla collettività un assegno di un milione di euro nel complessivo carico di consulenze del Comune di Roma non mancano voci bizzarre. Come quelle per organizzare un centro ricreativo per le vacanze di Pasqua al Bioparco di Roma. Iniziativa meritevole ma costata alle tasche dei contribuenti 21 mila euro. Più caro, nello stesso luogo, è stato il Natale. Il progetto «Un bianco Natale nel Verde del Bioparco» è stato realizzato impegnando quasi 40 mila euro. Spicca, infine, la considerevole mole di docenze destinate a corsi di formazione e aggiornamento. I più curiosi dei quali sono quelli per la preparazione al matrimonio. Importanti ma pagati a peso d'oro: a ogni docente sono stati riconosciuti in media 5 mila euro.

Tutti indagati

In un Paese nel quale nessun cancelliere o impiegato di tribunale, nessun carabiniere o poliziotto o finanziere, nessun avvocato, nessun magistrato di ogni ordine o grado è mai stato nemmeno indagato per il reato di violazione del segreto istruttorio (previsto dal codice); in un Paese nel quale però le redazioni e le televisioni sono da anni inondate di materiale (intercettazioni comprese) che riguarda indagati. In questo Paese ben venga dunque il giro di vite del governo su questo spinoso argomento e diffuso malcostume. È scelta di civiltà giuridica.
Dice bene il ministro Alfano quando evoca il rispetto della privacy e cita la Costituzione inapplicata per evidenziare i buoni motivi che spingono il governo a promuovere nuove norme in materia di intercettazioni telefoniche. L'Italia è infatti una nazione dalla modesta capacità di rispettare i diritti dell'indagato, che è tanto più maltrattato e vilipeso quanto più è probabile la sua (futura) assoluzione.
In ogni paese civile è corretto intercettare quando c'è alla base di un'ipotesi di reato. In Italia invece si ascoltano tutti (come se tutti fossero indagati) e poi si evince se c'è il reato.

venerdì 13 giugno 2008

Altro che risanamento.

A futura memoria.
Bakitalia ieri ha diffuso i dati relativi all’ammontare del nostro debito pubblico, nel mese di marzo.
Ebbene, nonostante tutte le promesse di risanamento, formulate da Prodi e dalla sua cricca di cazzari, in nome del quale sono stati spennati gli italiani: l’indebitamento del Paese continua a crescere, in valore assoluto.
Il nostro debito pubblico, infatti, a marzo ha raggiunto il valore di 1.646,7 miliardi di euro. Dunque è cresciuto di oltre 40 miliardi di euro rispetto al marzo 2007.
Memento! Altro che risanamento.
Questo è un vizio della sinistra al potere.
Hanno spennato gli italiani in nome di un risanamento che non c'è stato.
Che fine hanno fatto i soldi?
Analogamente a Roma: E' di oggi la notizia su Repubblica che Veltroni ha lasciato un Debito di oltre 8,7 miliardi di euro. N onostante che i Romani fossero i cittadini più tartassati d'Italia.
Qual è la conclusione?
Non sanno governare e ci riempiono di bugie.

giovedì 12 giugno 2008

Pacifisti con la bandiera di Cuba

Come da tradizione, nel corso della visita a Roma del Presidente americano George W.Bush si sono formati i soliti cortei della sinistra radicale e dei “pacifinti“, con i consueti striscioni e gli abituali slogan. Stancamente i vari gruppi “No War” e Arcobaleno hanno ancora una volta manifestato contro la presenza dell’alleato statunitense, e non si sono dimenticati di ripetere amenità come “Bush go home”, “Via chi ha le mani sporche di sangue” ecc. ecc., e non si sono assentate neppure le banidere arcobaleno, o quelle cubane, o ancora quelle palestinesi. Immancabile il “Che Guevara” su striscioni e magliette.
Ma una domanda sorge spontanea. Dove erano tutti questi manifestani in occasione del Vertice FAO, quando il presidente iraniano Ahmadinejad, e quello dello Zimbabwe Mugabe, hanno trovato il coraggio di presentarsi in un consesso internazionale?
Alla manifestazione contro l’Iran, se la memoria non inganna, hanno partecipato le rappresentanze delle Comunità Ebraiche e qualche altro politico italiano. Dove erano i bamboccioni della sinistra? A casa? O più semplicemente l'organizzazione non aveva i n quel caso pagato la trasferta?
Sarebbe onesto dire: io manifesto contro Bush perchè sono contro la sua politica, ma non nascondetevi dietro il movimento pacifista..

martedì 10 giugno 2008

Cossiga Cuor di Leone

Tanto di cappello all'ex Predisente Cossiga che scrive a Napolitano.
Signor Presidente, mi permetto di scriverLe questa lettera aperta, da ex-capo dello Stato a Capo dello Stato in carica. Le scrivo rivolgendomi soprattutto al presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, oltre che all'ex-presidente della Camera dei Deputati.
Ho già avuto modo di esprimere al Senato, al termine del dibattito sulla fiducia, nella mia dichiarazione di voto a favore del Governo Berlusconi (pur esternando espresse riserve anche con parole molto dure nei confronti del nuovo ministro dell'Interno), la mia scarsa, per non dire quasi nulla, approvazione dei provvedimenti adottati o proposti dal Governo in materia di sicurezza: e di conseguenza, da liberale, da cristiano e da anti-razzista, mi accingo a votare contro di essi con una dura dichiarazione. Ma da democratico che crede nella sovranità popolare e nella sua massima espressione, cioè il Parlamento, sovrano legale dello Stato democratico per mandato del Popolo che ne è il sovrano reale (e di cui è legittima emanazione il Governo che di esso abbia la fiducia), non posso che condannare la presa di posizione espressa dall'Associazione nazionale dei magistrati.
Quest'ultima è infatti intervenuta contro i contenuti di questi provvedimenti, e ora anche contro le limitazioni che nel suo prossimo disegno di legge l'Esecutivo intende proporre alla facoltà da parte dell'auto rità giudiziaria di disporre intercettazioni, telefoniche e ambientali, nei confronti di cittadini. Da "liberale", sono per la più ampia libertà di associazione e per la più ampia libertà di critica, libertà senza le quali non vi può essere un regime di libertà. L'Associazione Nazionale Magistrati non è però un'associazione di cittadini qualunque: essa è quell'associazione - ormai diventata per debolezza delle istituzioni democratiche e della politica una potente lobby politicosindacale di carattere quasi eversivo -, che raccoglie giudici e pubblici ministeri, cioè coloro che in pratica dicono, al di là ed anche fuori della volontà del Parlamento, che cosa sia legge e che cosa legge non sia. Addirittura, decidono in pratica quasi ciò che sia giusto e giusto non sia, spesso dilettandosi a riscrivere la storia, dettare giudizi morali e politici, e perfino osando trasferire gli stessi in aberranti richieste, ordinanze e sentenze. Essi costituiscono nell'esercizio e per l'esercizio delle loro funzioni un "ordine indipendente".
Una lobby forte nella politica debole. A ben vedere infatti, si tratta, secondo il nostro ordinamento, di una categoria speciale di funzionari dello Stato, nominati per concorso - concorso che spesso è soltanto una forma di cooptazione familiare o clientelare. Siamo di fronte a una categoria molto ben pagata e in buona parte con assai poca voglia di lavorare e di rendere giustizia ai cittadini, cosa che risponderebbe alle proprie funzioni, e invece carica di molta e disordinata voglia di fare politica!
Che direbbe mai Lei, signor Presidente della Repubblica, che direbbero il Parlamento e il Governo, se domani l'associazione dei diplomatici prendesse posizione, in una pubblica assemblea, contro la linea di politica estera del governo, e pretendesse di dettarne una propria, anche contro la volontà del Governo e dello stesso Parlamento?
Allo stesso modo, cosa direbbero se i sindacati delle forze di polizia e il Cocer dei Carabinieri facessero altrettanto in materia di politica di ordine pubblico, e poi un'associazione di generali e ammiragli e il Cocer delle Forze Armate condannassero la politica della Difesa nazionale voluta da Parlamento e Governo, o volessero dettarne una propria?
Per quanto attiene le intercettazioni, Lei certo sa che in Inghilterra e nel Galles, nella Scozia e nell'Irlanda del Nord, parti del Regno Unito ma con sistemi legali e giudiziari diversi (nei quali verrebbe considerato un attentato al principio del "giusto processo secondo il diritto" la commistione tra giudici e pubblici ministeri), le intercettazioni sono considerate una grave, ma talvolta necessaria intrusione nella sfera di libertà e di privacy del cittadino. Bene, per questo motivo in questi sistemi esse possono essere disposte esclusivamente da un'autorità che direttamente o indirettamente ne risponda democraticamente. Ad esempio, in Inghilterra e nel Galles, dall'Home Secretary, cioè dal ministro dell'interno.
Non mi meraviglio certo delle scomposte dichiarazioni di "Chioma Bianca", il noto magistrato che volteggia disinvoltamente tra procure generali e procure della Repubblica, università e conferenze, spiegando come un senatore a vita e grande uomo di governo fosse un mafioso. A prescindere, ovviamente, dal fatto che Andreotti sia stato assolto dal reato, che non si può abolire perché non previsto dalla legge ma da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione. In questo, Caselli è in parte giustificato, a dire il vero, dalla pavidità, al limite della viltà e della paura, manifestata dai "Supremi Giudici" nel trovarsi costretti ad assolvere l'uomo politico con una formula equivoca per non inimicarsi i magistrati palermitani: tra l'altro, sempre contro Andreotti, in modo infame e con una assoluta mascalzonata, alcuni aspiranti magistrati, ora solo modestissimi registi, si sono accaniti con un film la cui visione mi ha fatto venire vampate d'ira e conati di vomito.
Tutto questo, dicevo, non stupisce. Ma perché il Governo non ha il coraggio di proporre una riforma dell'ordinamento giudiziario e del reclutamento dei magistrati, nonché delle intercettazioni, che consista soltanto in una legge di delega che fissi i principi e i criteri direttivi con un semplice rinvio a quelli cui sono ispirati gli analoghi istituti dei Paesi dell'Unione Europea di tradizione di diritto "continentale"?

Razzisti al contrario

A Mestre va avanti ormai da quattro giorni la protesta di un gruppo di Veneziani (riuniti attorno alla Lega Nord locale) contro la costruzione ad opera del Comune di un villaggio destinato esclusivamente a Rom.
Si tratta di trentotto villette familiari, con relativi parcheggi, spazi verdi e opere di urbanizzazione varie, il cui costo si aggira sui quattro milioni di euro, interamente finanziati dal Comune.
Case di edilizia popolare, mascherate da campo nomadi ma che campo nomadi non saranno mai. E qualcuno si è posto la domanda: ma se sono case costruite coi soldi dei contribuenti, perché le si devono dare gratis ai Rom? Perché non le si aggiudicano con il sistema solito delle liste per l’assegnazione degli alloggi? Insomma, perché gli Italiani la casa se la devono pagare e i Rom no? Che razzismo al contrario è mai questo?
Un partecipante alla protesta dice: Non ho capito come mai io che lavoro per comprarmi una casa devo fare il mutuo e pagar fior di euro di interessi, e ai rom la casa (la villetta) la devono regalare, cosi la mia casa la pago 2 volte una per me e l’aumento delle tasse comunali per i rom; questo che dovete spiegarmi. Il sindaco comunista Cacciari dovrebbe spiegare come mai gente che è in italia da 40 anni (quindi almeno da 3 generazioni) non riesce a comprare una casa o affittarla come fanno tutti gli italiani da centinai di anni? Sono msolo razzisti al contrario e poi si chiedono come mai hanno perso le elezioni.

Razzisti contro gli italiani

Dopo la storia del "naziskin del Pigneto", anche quella di Kledi, il ballerino albanese "vittima di razzismo", risulta essere una bufala montata ad arte dalla stampa scandalistica. In realtà L'AGGRESSORE ERA LUI!
Ecco come si costruiscono le menzogne e si addossano agli altri i preconcetti di individui sinistri che stanno dando dell'Italia un'immagine distorta, piuttosto che capire che hanno perso le elezioni perché sono stati razzisti contro gli italiani e non è vero il contrario.

Meditate

Che differenza tra la Roma di Walter Veltroni e la Milano di Letizia Moratti.
La prima, dopo le “cure” di Uolter-Bettini, è arrivata ad accumulare debiti per oltre 7 miliardi di euro (nonostante avessero spremuto i romani con le addizionali più alte d'Italia).
La seconda, invece, grazie all’operato della Moratti, oggi vanta un avanzo di bilancio - caso più unico che raro, in Italia - pari a 155,73 milioni di euro (con le addizionali pari a zero).
Meditate...

lunedì 9 giugno 2008

La camorra salvatutti

Cari amici, non lo avevate capito? La colpa dell’emergenza rifiuti è della camorra.
L’unica responsabile del più grande disastro ambientale metropolitano dopo Bhopal (India), Chernobyl (Ucraina) e qualche altro posto nel mondo, è la criminalità organizzata.
I malevoli dicono che la colpa sarebbe di Bassolino prima sindaco di Napoli, poi Governatore della Regione, poi Commissario straordinario dal 2002 al 2006 e leader indiscusso del centro sinistra al potere ovunque in Campania da quindici anni. Ma non è vero.
Altri dicono che oltre a Bassolino ci sarebbero responsabilità della Iervolino ormai da sette anni sindaca di Napoli perché, per esempio, in città la raccolta differenziata è una chimera. Ma non è vero.
Altri dicono che il Pecoraro da ministro dell’Ambiente ha fatto l’ira di iddio contro la costruzione dell’inceneritore di Acerra, contro il sindaco De Luca che ne voleva costruire uno a Salerno, contro Bertolaso. Ma non è vero.
Altri ancora hanno segnalato che invece di pensare a come smaltire l’immondizia e bonificare il territorio, i signori del palazzo hanno bruciato due miliardi di euro, assunto e pagato migliaia di persone senza metterle in grado di lavorare, sperperato danaro in iniziative inutili, prodotto oltre sette milioni di false ecoballe che non si sa come smaltire e di avere favorito la camorra attraverso la costituzioni dei consorzi di Comuni serviti solo a dare soldi ad imprese contigue alla criminalità. Ma non è vero.
Dicono tutto questo e altro, anzi lo ha scritto in due relazioni la “commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esse connesse”, presidenti Russo (Forza Italia) e Barbieri (Ds e poi Sdi), ma non è vero.
Di tutto questo sfascio è responsabile solo la camorra.
Già, le molteplici forme della criminalità sono uno risorsa. E mai come in questo momento possono servire per stemperare, spalmare occultare le responsabilità. È un malefico gioco di prestigio che consente di far sparire il colpevole, di annebbiare la realtà, di nascondere la verità, in attesa che passi il peggio.
Berlusconi ha detto che dell’emergenza rifiuti si vuole occupare personalmente. Bene. È bastato questo per riunire a Chiaiano tutti i professionisti del ribellismo, i no global, i dal molin, i centri sociali, cascami del sessantotto, scampoli di indiani metropolitani, rivoluzionari obesi, lussuriosi della protesta che sognano la rivoluzione.

Scopiazza e critica

Chi sta al governo del Paese è ovvio che si espone prendendosi gli onori ma anche gli oneri che una tale responsabilità implicano. Criticarlo, oltre che doveroso è pure facile. E’ pur giusto, però, che anche chi ha voluto giocare a fare il premier ombra si assuma una qualche responsabilità e si esponga per rappresentare l’alternativa.
Dopo aver prestato orecchio ad una selva di critiche al governo sulla questione immigrazione, non ho mai visto nè sentito alcuna alternativa. Il governo ombra che ha da dire? Ce l'ha una proposta? Come intende affrontare il problema? Ma... lo considera un problema?
Per ora copia e fa da megafono alle opinioni altrui (da quelle di Di Pietro a quelle del sindacato dei magistrati), ma elaborarne di proprie proprio non se ne parla.
Questo è un difetto che si era già appalesato durante la campagna elettorale, con un programma scopiazzato e arraffazzonato, con slogan “importati” e demagogia a go go…
Ha voluto copiare anche gli inglesi con il governo ombra, ma in Inghilterra il governo ombra crea e propone alternative serie ai cittadini.
Allora Veltrò.....che volemo fa'.

domenica 8 giugno 2008

Perchè non se ne sta a casa?

Caserta, 7 giu. (Ufficio Stampa Consiglio Regionale della Campania) - ‘’Per contrastare il linciaggio mediatico contro le eccellenze enogastronomiche della Campania, specialmente quello orchestrato (forse non senza interesse) oltre i nostri confini, occorre unirsi, stringere alleanze, fare sinergia. Se vogliamo annullare gli effetti negativi dei tanti falsi allarmismi e ribadire la bontà e la salubrità dei nostri prodotti tipici, a partire dalla mozzarella di bufala, non dobbiamo commettere l’errore di dividerci, di disperdere risorse ed energie. Per recuperare credibilità per i nostri prodotti di eccellenza serve uno sforzo davvero corale, di respiro europeo, mondiale, lontano da ogni campanilismo e isolazionismo. Occorre una strategia di ‘recupero’ di medio e lungo periodo, condivisa con tutti e da tutti i soggetti interessati. Per difendere i nostri grandi marchi, il made in Campania, dobbiamo imparare, finalmente, a remare tutti insieme, dalla stessa parte: istituizioni pubbliche, associazioni di categoria, imprese artigiane, commerciali e turistiche’’.
E’ quanto ha ribadito oggi il presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, partecipando ad una degustazione di prodotti tipici di Terra di Lavoro, alla presenza di numerosi rappresentanti dei Paesi esteri accreditati in Campania.
In quanto Presidente del Consiglio Regionale invitata a questa manifestazione, La Lonardo avrebbe avuto moltissimo da dire. Moltissimo, ma non quello che ha detto.
Che senso ha parlare di sinergia mediatica per diffondere la bontà e la salubrità dei prodotti campani, quando ormai è di dominio pubblico che nel nostro territorio sono state interrate montagne di rifiuti tossici? Lo afferma anche uno stizzito Napolitano rimarcando che ciò è agli atti parlamentari (ma a lui interessava solo dire che provenivano dal nord). Che è stato come dire: Tutti sapevano e sanno.
E allora un Presidente del Consiglio Regionale, invitato a questa manifestazione, vi prende parte solo se ha da portare programmi operativi di bonifica del territorio su cui poi cercare sinergie per la diffusione mediatica. Uscirsene invece con frasi del tipo: I prodotti sono buoni e il nostro compito è quello di divulgare questo verbo……. è sintomatico di una politica demente, che va oltre l’ipocrisia.
Concordo con shadang: era meglio che restava a casa a cucinare per il marito.

sabato 7 giugno 2008

Onu, se ci sei, batti un colpo

Una vedova saudita, sei anni dopo la morte del marito, partorisce un figlio. Non essendo sposata, la donna ha «portato avanti una gravidanza illegittima»: per la Sharia islamica si tratta di adulterio. E per questo il tribunale di Hail in Arabia Saudita l'ha condannata a morte per lapidazione.
La donna, oltre al figlio illegittimo, lascia altri tre figli minori avuti dal defunto marito.
Nessuna delle tante associazioni che di solito scalpitano contro la pena di morte, per la tutela dei minori, per il sesso libero, per l'emancipazione della donna, ecc ecc, nessuna di queste organizzazioni, dicevo, muove un dito.
La cosa più assurda è che persino la donna ha deciso di non presentare ricorso e di riconoscere il peccato, perché desidera «purificarsi l’anima e conquistare il paradiso».
E poi all'Onu qualcuno parla del razzismo dell'Italia?

Fosse Invidia?

Voleva lasciare tutti a bocca aperta con un numero erotico mai visto prima, ma il suo show si è concluso con un imbarazzante ricovero d'urgenza in ospedale. Daniel Blackner, un nano circense, è stato trasportato al pronto soccorso dopo essere rimasto incollato con il pene a un aspirapolvere durante la sua performance al "Festival degli orrori" di Edimburgo.
Il nano sarebbe dovuto apparire sul palco con un aspirapolvere attaccato al membro attraverso un aggancio speciale, ma il sistema brevettato dall'artista all'ultimo minuto si è rotto, e, per rimediare, Blackner ha avuto la bella idea di usare una colla extra-forte. "The show must go on", si deve essere detto l'impavido 42enne protagonista della vicenda poco prima di immolarsi alla causa dello spettacolo e di cospargere di materiale adesivo il tubo incriminato.
Beh! Tutti sanno quali "doti" si narra siano provvisti i puffi.
E il fatto che Furio Colombo abbia etichettato il nostro Brunetta con l'appellativo di MiniMinistro, non so se si stesse riferendo alla sua statura o alla sua "dote".
Comunque è un modo non molto elegante, anzi squallido, per battibeccare con un avversario politico. Che, non solo rileva assenza di argomenti, ma forse è indice anche di altro.
Fosse Invidia?

Poveri noi

Il Comune di Roma ha un debito di oltre 7 miliardi di euro. Maturato negli anni della gestione “spensierata” del duo Veltroni-Bettini.
Va bene che è divenuta un'abitudine di gridare al "buco" economico ogni volta che una istituzione cambia bandiera; ma, sette miliardi di euro sono un problema.
Il problema ora è che il Comune non è più in grado di far fronte agli impegni di pagamento.
Dunque è in piena crisi di liquidità.
Come rimediare?
La soluzione indicata da Sansonetti è descritta dagli articoli 244, 245 e 246 del Tuel (Testo unico degli enti locali): è necessario procedere alla dichiarazione di dissesto finanziario. Una sorta di fallimento che porterebbe all’insediamento di un “organo straordinario di liquidazione” cui spetterebbe il compito di ripianare il debito.
Alemanno, da una dichiarazione di dissesto, ricaverebbe non pochi problemi: i suoi poteri risulterebbero fortemente ridimensionati; e - stante il “commissariamento” - verrebbero confinati alla cosiddetta “ordinaria amministrazione”. Insomma: il neosindaco di Roma non avrebbe poteri.
Ma anche Veltroni ne uscirebbe addirittura con le ossa rotte.
Per anni, infatti, Veltroni ha sedotto gli italiani con la favola del “modello Roma”. La dichiarazione di dissesto finanziario racconterebbe ai cittadini un’altra storia. E cioè che Roma è stata amministrata malissimo e con enorme sperpero di risorse.
Per Veltroni sarebbe un colpo mortale.
Per queste ragioni il Cavaliere sta cercando di risolvere la questione in maniera utile per tutti (meglio un Veltroni oggi, che un D’Alema domani).

E la Regione?
Si segnala anche la possibilità che la Sanità della Regione Lazio venga commissariata.
In questo comparto, infatti, l’ente guidato da Piero Marrazzo ha un enorme passivo (lascito della gestione-Storace, mai risanato). E Tremonti - non soddisfatto dal piano finanziario predisposto dal governatore - starebbe vagliando l’ipotesi di procedere ad una nomina commissariale.
Staremo a vedere.

Il lupo perde il pelo.....

Berlusconi è stato colto da un lieve malore, mentre si trovava a S. Margherita Ligure, ospite di una convention organizzata dai giovani di Confindustria. La situazione ora è sotto controllo.
Certo, se la notte dormisse invece di fare orge (beato lui!): “contrattempi” come questo non si verificherebbero.
In bocca al lupo, Presidente

Non ti curar di lor.....

È roba dell'altro mondo.
Certo che se l’Unità (di ieri) si mette a difendere i petrolieri angariati dal Tremonti-Hood, allora ti cascano le braccia...
Ma questo significa solo una cosa: Silvio non pensarli proprio; tanto non li accontenteresti mai. Lo stesso vale per Di Pietro, il Corsera e la Repubblica.
Questi signori diranno sempre NO.

Pessimo servizio

Il Presidente Napolitano ricorda che centinaia di tonnellate di rifiuti tossici sono stati deposti in discariche abusive in Campania.
A chi nomn lo ricorda più, il Presidente dice di andarsi a rileggere i documenti della Camera.
Io non ho alcun dubbio che sia tutto vero.
Ma mi chiedo e chiedo al Presidente: come mai i magistrati campani non se ne sono mai occupati? Si tratta di montagne, di cave immense, di centinaia, migliaia di camion. Come mai nessuno li ha intercettati? Come mai nessuno ha visto quei depositi?
La risposta è ovvia: perché i magistrati campani non hanno volutamente fatto il proprio dovere. E' evidente che il presidente del Csm dovrebbe chiedere all'organo che presiede di avviare procedimenti contro tanti e tali magistrati.
Ma non lo fa. Tace. Pessimo servizio al meridione. E all'Italia

venerdì 6 giugno 2008

I nazicomunisti: si può fare!

Alla fine ha rinunciato. Niente esame di procedura penale, il terz’ultimo prima della laurea. Augusta Montaruli, 24 anni, studentessa di legge a Torino e dirigente di An-Azione Giovani, ieri mattina è stata affrontata da un gruppetto di autonomi, decisi a impedire le prove d’appello.
«Fascistella, te ne devi andare. Qui non puoi entrare», le urlano. C’è anche uno slogan dedicato e lei: «Le donne di destra non sono liberate, sono solo serve e non emancipate».
Cortine di fumogeni, lanci di uova e slogan funerei: «Camerata basco nero il tuo posto è al cimitero». Poi richiami nostalgici alle fucilazioni di massa delle «camicie nere». Scene di una guerra virtuale, come non accadeva da tempo, e seguite con estrema nonchalance dalla grandissima maggioranza dagli altri studenti.
Ezio Pelizzetti, il rettore, dice: «Tutti hanno il diritto a manifestare le proprie idee. L’università è un luogo di confronto, di scambi di idee e di pensiero. Devo dire che gli studenti torinesi sono 75 mila e solo una piccolissima percentuale ha scelto la strada della violenza. Noi, d’altra parte, che possiamo fare? Spiace per la studentessa, che ha rinunciato a sostenere l’esame».
Ma se sono pochi, e si conoscono, perchè non vengono perseguiti? A Torino non c'è nessun magistrato?
Quando poi un gruppo di scalmanati si ribella a questi soprusi "impuniti", tutta la stampa ed i politici grideranno alla violenza fascista.

la sicurezza non è un gioco

Nel processo a carico di un giovane cileno, accusato di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, il giudice Oscar Magi del Tribunale di Milano ha fatto rilevare che il reato di cui era accusato il ragazzo di 18 anni era già 'aggravato'. Nulla quindi rilevava la nuova aggravante della clandestinità. Il processo si è concluso con il patteggiamento a sei mesi dell'immigrato e con la sua scarcerazione.
Vedi Silvio che non serva a nulla la clandestinità come aggravante?
La clandestinità DEVE essere reato. Altrimenti finora avete solo giocato con le sicurezza.

giovedì 5 giugno 2008

Lo specchio

Sono stupito non poco dalle osservazioni che vengono fatte sull’Italia per il nuovo corso, meno lassista ovviamente, sulla sicurezza interna. Sono stupito perché arrivano da chi ha addirittura aperto il fuoco sugli immigrati e da chi non ha mai mosso un dito quando l’Italia poneva all’Europa il problema di un Paese tutto costeggiato dal mare.
Lo stupore si attenua pensando che gli stranieri criticoni lo fanno per "partito" preso o perchè quelli non immaginano proprio il degrado cui è giunta l'Italia.
Ma non posso tollerare Di Pietro, Veltroni e la sua band. Loro le cose le sanno, perchè le hanno generate, e dovrebbero prendersela con Diliberto, Ferrero, Giordano.
Se ben ricordo in fisica c’è una legge che recita: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Una legge che si può ben applicare anche ai comportamenti umani e sociali: se tiri troppo la corda questa rischia di spezzarsi e l’aver fatto sciamare soprattutto quelli che vengono in Italia per delinquere, ha portato a questa situazione di degrado che rischia di mettere, e lo dico amaramente purtroppo, in difficoltà i tanti bravi, onesti e simpatici extracomunitari.
Tra l’altro non viene da nessuno rilevato il fallimento di quella che è rimasta un’utopia: aiutare i Paesi del Terzo mondo a vivere per evitare le terribili migrazioni alle quali invece assistiamo oggi. Con gli aiuti abbiamo soprattutto armato dittatori, guerre e guerriglie. E continuiamo a farlo.

Fallo presto, bene e in silenzio

Silvio, qui ti si vuole bene, ma (come è normale), non ti si può sempre lodare. Questa volta hai fatto una grande cagata. Mediaticamente parlando.
Sì perchè poco importa agli italiani quali sono le tue convinzioni personali. Abbiamo bisogno di decisioni, proprio come avete fatto tu e il CDM a pochi giorni dal giuramento dell'esecutivo, senza estanuanti presunte trattative con il Vaticano o di retromarce. Ben vengano le osservazioni della Chiesa, così come quelle di mille altre associazioni, ma oggi come oggi serve fermezza.
C'è un altro punto di cui parlare... il Berlusconi IV nasce tra gli applausi, in Aula, del PD, dalle lodi di alcuni giornalisti mai berlusconiani, dalla gioia del Papa e del Capo dello Stato per il nuovo clima politico. Ma con i problemi che ha oggi l'Italia serve anche lo spirito imprenditoriale che ti ha sempre contraddistinto! Ben venga il governo della concordia, ma questo servirà a poco se, nel frattempo, il Paese avrà perso la fiducia che oggi, grazie all'innovativo decisionismo, ti sta affidando!
"Errare è umano", caro Silvio... quindi prendi questo errore, mettitelo in tasca, e cerca di farne tesoro.
Tu hai il conpito di realizzare quello che ha promesso; per questo sei stato eletto.
Fallo presto, bene e in silenzio. Se sbagli uno solo di questi termini, farai la fine di Prodi.

Forza Lega

Partecipando alla registrazione di Matrix Roberto Calderoli non ha usato riguardi particolari nei confronti dello Stato pontificio, dopo l'intervento del Papa contro l'introduzione del reato di immigrazione clandestina nel nostro ordinamento. "Va bene che sono proprio i parroci a dire 'fate quel che dico ma non quello che faccio', ma io non capirò mai come si possa sostenere questa tesi".
Nel corso della trasmissione Calderoli ha poco dopo chiarito che "a Napoli sono state bruciate solo baracche già abbandonate dai rom". A suo avviso "non ci sono stati episodi razzisti di alcun genere". "Episodi di violenza subiti dagli italiani a causa degli immigrati clandestini ce ne sono invece a migliaia".
Quanto alla costruzione del campo voluto da Cacciari a Mestre, Calderoli ha ribadito che a suo avviso "se uno è nomade non può essere stanziale". "Ma se è stanziale non capisco perché uno debba avere dei privilegi rispetto agli altri cittadini.
A Mestre stanno costruendo una serie di appartamenti con parcheggio privato e campo sportivo. Molti italiani tutto questo non lo possono avere e non ci può essere una quota riservata ai sinti escludendo i nostri connazionali". "Le condizioni umane vanno verificate in primo luogo per i nostri vecchi e i nostri bambini. Se rom e sinti vogliono avere gli stessi diritti, devono avere anche gli stessi doveri".

Ottimo ed ineccepibile Calderoli.
Sugli pseudo-nomadi (stanziali da 40 anni!) si consuma l'ennesima vergogna delle amministrazioni di sinistra che agiscono sempre e costantemente contro i cittadini onesti. Che poi gli pseudo-nomadi siano italiani nel caso in questione NON sposta di una virgola le considerazioni, anzi.
Si iscrivano alle graduatorie per le case popolari, affittino appartamenti ai prezzi di mercato, accendano dei mutui, come fanno tutti i cittadini, con le gravi difficoltà economiche che queste scelte comportano. ALTRO CHE VILLETTE CON IL PARCO GIOCHI PAGATE CON I NOSTRI SOLDI!
Se la Lega continua così alle prossime regionali farà il pieno al Nord!

De Magistris?

I pm della procura di salerno scrivono: De Magistris? Un pm «corretto e rispettoso delle regole», vittima di un contesto territoriale dove la giustizia subisce «allarmanti condizionamenti con interessi extragiurisdizionali anche di natura illecita». Quindi De Magistris risulta essere rispettoso nella forma e nella sostanza, ed ora i pm chiedono al gip l’archiviazione di ben quindici procedimenti penali aperti a carico del magistrato napoletano, in servizio in Calabria, destinatario di decine di denunce firmate da magistrati potentini e avvocati calabresi (di qui i procedimenti per i reati di calunnia, abuso di ufficio e rivelazioni del segreto di ufficio nelle inchieste Posedone, Why Not e Toghe Lucane).
Scrivono i pm Apicella e Nuzzi, «il contesto giudiziario in cui si è trovato ad operare il pm De Magistris, a Catanzaro, appare connotato da un’allarmante commistione di ruoli e fortemente condizionato dal perseguimento di interessi extragiurisdizionali anche di natura illecita».
De Magistris, per i pm salernitani, è vittima di un «sistema» che lui voleva scoperchiare e che era arrivato perfino a beneficiare di provvedimenti del tribunale della libertà di Catanzaro, ritenuti dalla Cassazione «macroscopicamente illeciti».
Ma bastarono, questi provvedimenti, a far «annullare importanti operazioni investigative del pm nell’ambito dell’inchiesta su altri magistrati lucani e politici nazionali».
Proprio per proseguire l’inchiesta sul «sistema» giudiziario di Catanzaro, così pesantemente sanzionato nella richiesta di archiviazione per De Magistris, ieri mattina il procuratore di Salerno, Apicella ha chiesto ai suoi colleghi di Catanzaro alcuni documenti dell’inchiesta Why Not.
Risultato? I documenti gli sono stati rifiutati. «L’inchiesta è in corso» hanno ribattuto i pm calabresi al procuratore di Salerno.
Facciamo una riflessione:
Se la procura di Salerno "salva" De Magistris, significa che lui stava veramente scoperchiando intrallazzi di magistrati calabresi e di politici.
Ma le carte non si possomo vedere perchè poi ci penserà un'altra procura a salvare i magistrati di Catanzaro.
In pratica: I magistrati non pagano mai.
Come mai questa notizia non è riportata nel blog di Di Pietro?

Presto e poche storie.

Il governo non si faccia intimorire e proceda senza modifiche all'introduzione del reato di ingresso clandestino in Italia.
Stranamente, da qualche tempo, tutti hanno qualcosa da dire sul modo in cui si propone di contrastare l'ingresso clandestino in Italia. La Spagna ha ripetutamente, per bocca di più ministri, interferito nelle nostre questioni interne, senza una adeguata risposta del governo. Una parlamentare europea ungherese, casualmente ... di etnia rom ha usato inqualificabili parole offensive verso l'Italia per i campi nomadi. L'onu interferisce con il commissario per i diritti umani che, invece, farebbe meglio a volgere il suo sguardo verso altre nazioni, a cominciare proprio da quelle del terzo mondo e ancora soggette al regime comunista come la Cina, Cuba e la Corea del Nord.
L'unica osservazione accettabile (ma non per questo accoglibile) è quella del Vaticano, per la natura universale della Chiesa Cattolica che però, proprio per tale sua natura, non può fare gli interessi di un solo Popolo, mentre noi Italiani abbiamo il diritto - e il nostro governo ha il dovere - di anteporre a tutto e tutti, gli interessi, il benessere e il futuro della nostra Nazione.
Allora si proceda senza tentennamenti (e già l'aver inserito la norma in un disegno di legge anzichè nel decreto legge è un tentennamento) verso l'introduzione del reato di ingresso clandestino, senza ridurne la portata, senza accampare giustificazioni e declassarlo a mera aggravante come pare tenti di fare Berlusconi nello sforzo di giustificarsi (e di cosa ?) verso i critici. Certi che mostrando un volto deciso, si eviteranno future indebite interferenze, come accade per l'Australia che, dopo le prime proteste, può tranquillamente continuare nel suo respingimento attivo al limite delle acque territoriali, di cui, peraltro, adesso non ha più bisogno, visto che i mercanti di uomini hanno ben capito l'antifona.

martedì 3 giugno 2008

Situazione intrigata

Troppi anni di malgoverno hanno creato troppi intrighi e infiltrazioni.
Anche la morte dell'imprenditore Michele Orsi, sparato domenica mattina a Casal di Principe sta evidenziando imbrogli in quei «maledetti» consorzi di bacino al centro di polemiche, ordinanze e decreti che da anni si accavallano e si smentiscono, in un intrigo a cui ancora una volta ha cercato di mettere la parola fine il decreto Berlusconi.
Sono stati sciolti, ma per il momento solo sulla carta, i cinque consorzi di Napoli e i quattro di Caserta. Erano diventati, e lo ha sottolineato ancora ieri il sottosegretario Guido Bertolaso, un veicolo usato dalla malavita per infiltrarsi nell’emergenza rifiuti. E infatti i bacini di Napoli e Caserta sono al centro di numerose indagini della magistratura. L’indagine ha portato all’arresto, tra gli altri, dei fratelli Sergio e Michele Orsi. A maggio dello scorso anno finirono in manette anche il sub-commissario Claudio De Biasio (che lavorava proprio con Bertolaso per indicazione di Pecoraro Scanio) e Giuseppe Valente, presidente del Ce4. I due avrebbero favorito le ditte dei fratelli Orsi (che frequentavano, invece, la sezione Ds di Orta di Atella) indicati da numerosi pentiti come vicini al clan dei Casalesi.
La vicenda che travolse Ce4 cominciò con un bando di gara che privilegiava le società formate da giovani e da donne. Una clausola che permise agli Orsi di spiazzare l’altra impresa che aspirava all’appalto. Poco prima del bando, infatti, i due formarono una società, la Flora ambiente, amministrata dall’allora ventunenne Elisa Flora, figlia di Sergio Orsi. L’impresa, che non aveva alcuna attrezzatura, creò un’associazione temporanea con aziende che avevano, invece, i mezzi per operare. Vinse la gara e si aggiundicò il servizio guadagnando (illecitamente secondo i giudici) più di dieci milioni di euro, nove solo vendendo al commissario un pacchetto azionario a un prezzo enormemente superiore al valore reale. Una bomba che portò al commissariamento di Ce3.
Al centro delle polemiche ci sono stati anche i criteri di assuzione. Quanti siano i dipendenti dei diciotto bacini creati da una legge regionale del ’93, nessuno lo sa con precisione: qualcuno parla di 1200, qualcun altro alza la cifra fino a 1400. Sono entrati nei ranghi anche 2300 ex Lsu che dovevano lavorare alla differenziata mai decollata e che quindi hanno fatto poco e niente, ma sono stati sempre pagati costando circa 55 milioni di euro all’anno. E molti sono stati assunti perché iscritti in liste di disoccupazione compilate grazie a un accordo trasversale tra le forze politiche, come sostengono i giudici che hanno indagato su molti leader dei senza lavoro.

Massimo, impara!

Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha cancellato un incontro con l’ambasciatore iraniano a Roma dopo le ultime dichiarazioni del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad su Israele.
Lo dice una nota di Montecitorio.
“A seguito delle dichiarazioni sullo stato di Israele rese ieri dal presidente della repubblica islamica dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad, il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha annullato l’incontro con l’ambasciatore iraniano, Abolfazl Zohrevand, previsto per lunedì 9 giugno”, dice il comunicato.
Capito? D'Alema?

ancora spazzatura

Non è assurdo, ma la spazzatura di Napoli è benvenuta.
Non per la puzza che fa, ovviamente, e neppure per i pericoli sanitari che comporta: ma perché mette finalmente in luce la nostra collettiva stupidità.
Si vuole l’energia a basso costo ma non si vogliono le centrali nucleari. Si vogliono le centrali nucleari, ma quelle di quarta generazione, che ancora non esistono. Si vuole eliminare la spazzatura, ma lasciandola dov’è. Si vogliono i termovalorizzatori, purché però stiano fermi e non funzionino. Si vuole la sicurezza pubblica ma senza infastidire i clandestini che vivono di espedienti.
Si vuole tutto e il contrario di tutto, reputando titolo di merito l’essere riusciti a lamentarsi di ogni cosa e del suo contrario. E trattenendo a stento l’impulso di chiedere al giudice penale di arrestare qualche dozzina di uomini politici.
L’immondizia di Napoli non ricopre solo le strade, ricopre le meningi degli italiani.
Fonte: G. Pardo

Leggendo queste amare riflessioni mi tornano alla mente le parole di (non ricordo chi) quando diceva che governare gli italiani non è impossibile, è solo inutile.
In ogni caso, sono ottimista perchè nell'opposizione (ovviamente tranne il caso patetico di Di Pietro) c'è la consapevolezza che se questa volta fallisce il governo, falliranno tutti. Gli Amministratori locali sperano di riabilitarsi almeno un po' collaborando con l'esecutivo. Resta la Magistratura. Vedo però uno speciale feeling tra il Cavaliere e Napolitano, che da napoletano ha una speciale sensibilità sul problema dei rifiuti, e che potrebbe usare la sua autorità (anche come Presidente del CSM) per tenere a freno le "toghe rozze".

Onu.... mi faccia il piacere!

Le dichiarazioni odierne dell’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani Louise Arbour, in merito al disegno di legge del Governo italiano per l’introduzione del reato di immigrazione clandestina sono ingiuste ed ipocrite.
Per due motivi:
1.questo DDL non è in vigore, ma è un progetto all’esame del Parlamento sovrano, che può decidere di approvarlo, modificarlo, respingerlo.
2. l’Onu non è mai intervenuta per censuare gli altri paesi europei dove già esiste il reato di immigrazione clandestina.
Dall’Alto Commissario dell’Onu è quindi arrivata una prova di ignoranza dei reali obiettivi del progetto di legge, e queste accuse neanche tanto velate di razzismo, xenofobia sanno tanto di superficialità, o, peggio, di mossa voluta.
Giusta la risposta di Frattini: "Si tratta di una questione che non ha nulla a che vedere con la xenofobia o con la discriminazione su base razziale, e che affronta invece il fenomeno dell’immigrazione illegale e degli strumenti legislativi per ridurlo, nell’ambito beninteso delle garanzie previste dall’ordinamento giudiziario e nel pieno rispetto delle direttive dell’Unione Europea”.
Io non l'avrei neppure risposto. Che ne sa lui che il capo della polizia Manganelli ha documentato che il 30% (su base nazionale) dei reati vengono commessi da clandestini e che questo numero sale al 70% nel nord?
Vi rendete conto cosa è il 70%? E quanto ci costa in termini di addetti ai lavori (magistratura, polizia, carcerieri, vitto e alloggio), di tribunali che si ingolfano, di carceri traboccanti, oltre che di sicurezza dei cittadini onesti?
Regolamentare questi delinquenti si chiama razzismo?
Direbbe Totò: ma..... mi faccia il piacere.

lunedì 2 giugno 2008

L’iraniano Ahmadinejad, domani a Roma

dove lo attendono il vertice Fao e le polemiche sulla condotta internazionale del suo Paese.
Ma il leader iraniano Mahmoud Ahmadinejad non placa la sua furia oratoria e torna all’attacco di Israele: “E’ alla fine e verrà presto eliminato dalle carte geografiche”. “Il regime sionista criminale e terrorista - continua Ahmadinejad - ha una storia di 60 anni di saccheggi, aggressioni e crimini”.
Poi, nello stesso discorso, profetizza la fine della potenza americana: “Il tempo delle potenze tiranniche è finito e con la vigilanza e la solidarietà tra i popoli, gli Usa e tutte le potenze sataniche se ne andranno e la giustizia arriverà”.

Queste persone vanno isolate, e non dovrebbe essergli concesso neanche di entrare in Paesi democratici. Io appoggio l’iniziativa de Il Riformista: quest’uomo va fermato.
Ulteriori notizie sul blog di Fiamma Nirenstein - clicca qui

domenica 1 giugno 2008

Unità di intenti

«Giudici, d'ora in poi dovete lavorare meno».
Non si tratta di una battuta, né di una provocazione: lo dispone la circolare inviata a tutti i magistrati dal presidente del Tribunale di Venezia. Non c'è personale nelle cancellerie e quindi è inutile convocare udienze che nessun segretario verbalizzerà. Per questo il presidente Attilio Passanante ha chiesto ai magistrati di ridurre la durata delle udienze, diminuire il numero di fascicoli per ciascuna udienza e di scegliere la data per processi e decisioni «non a breve termine».
In pratica, ha consigliato di fare tutto ciò che serve per rendere più lenti i processi. E questo vale sia per i giudici penali che per quelli civili. Così ci sarà ancora meno giustizia e sempre più in ritardo
Questa è la risposta della magistratura alla introduzione dei processi per direttissima ai clandestini ed all'invito del Presidente della Repubblica di operare con unità di intenti.

Poveri studenti

«Non rispetterò la legge del governo e istigherò altri cittadini a ribellarsi. Per questo mi autodenuncio».
La provocazione arriva da un docente universitario, Angelo Genovese ordinario presso la Facoltà di Veterinaria dell'università Federico II di Napoli. Genovese ha redatto una denuncia in cui annuncia che assumerà comportamenti contro la legge: «Io mi autodenuncio perché non intendo rispettare il diktat legislativo che vieta ai cittadini di opporsi alla realizzazione del piano per uscire dall'emergenza rifiuti in Campania. Mi autodenuncio - scrive il docente -perché intendo oppormi con egual forza a tutte le misure coercitive che saranno messe in atto e perché intendo istigare i cittadini alla disobbedienza civile verso le misure previste dal decreto.
E un tipo così insegna. Poveri studenti.

A passeggio per Via del Corso

Il mondo ci guarderà nei giorni in cui il presidente iraniano Ahmadinejad in visita alla Fao saggerà di fatto il terreno italiano, europeo, democratico. Abbiamo quindi una grande responsabilità, come la ebbero gli Usa in occasione della visita all’Onu: allora il presidente della Columbia University, schiacciò il presidente dell’Iran sotto le sue stesse menzogne.
Per noi italiani, è un compito importante dimostrare che la visita di Ahmadinejad ci risulta molto problematica, fortemente sgradita: questo, diciamolo subito, nonostante la nobilissima storia della Persia e la grazia e la forza della cultura dei Persiani.
Ahmadinejad è un dittatore spietato, il suo Paese condanna a morte 210 persone l’anno, 100 giovani sono nel braccio della morte per crimini di varia natura, dall’omosessualità al dissenso mascherato. La costruzione di strutture atomiche va di pari passo con l’ossessiva promessa di distruggere Israele, e col disprezzo per tutto l’Occidente accompagnato dalla minaccia ripetuta nel 2006 che l’Islam è pronto a dominare il mondo, anche con il perfezionamento di missili che possono già raggiungere le capitali europee.
La sua pericolosità non è legata però soltanto al progetto atomico ormai in dirittura di arrivo, ma a un bisogno egemonico che usa e fomenta per fini imperialisti le organizzazioni terroriste in ogni situazione agibile, come per esempio quella irachena.
In tanti hanno avuto l'ambizione ad essere "la spada degli arabi", ci hanno provato Nasser, Gheddafi, Assad, Saddam, Khomeini ed ora ci prova Ahmadinejad con la differenza di farlo in maniera più subdola da una parte e più pericolosa dall'altra ed il sospetto è che le sue continue provocazioni tendano come fine ultimo ad una reazione israelo-occidentale alle sue minaccie per poi poter scatenare una jihad globale in nome dell'Islam..
Ahmadinejad si deve sentire qui come non accolto e malamente tollerato ad obtorto collo visto che non è possibile violare la neutralità di una istituzione internazionale che ha sede in territorio italiano.. Un personaggio come Ahmadinejad deve essere bellamente ignorato dalla nostra diplomazia e dal nostro governo: mi sembra il minimo.
Ma l'Italia è una nazione multicolore e non mi meraviglierebbe che il governo ombra possa farlo passeggiare con D'Alema per Via del Corso.

Immigrazione

Ritorno sul problema dell'immigrazione clandestina perchè qualcuno continua a parlare a vanvera di leggi razziali, Caccia al clandestino, rastrellamenti e deportazione.
Ma la parola LEGALITA' ha ancora senso? Perchè a chi davvero si è voluto integrare di possibilità negli anni ne sono state date, ma se per decenni si è tollerato facendo poco ed ora esplode l'insofferenza, è colpa delle tante situazioni dove la gente non ne può più??? o improvvisamente siamo diventati tutti degli inflessibili SS.??? La gente non si ribella ai rom in quanto tali: si è rotta di chi delinque, di chi lo scippa o gli svaligia la casa.
Governare il fenomeno, che va ad aggravare già i problemi di criminalità organizzata di casa nostra, significa che se per un italiano costruirsi un garage senza permesso è ABUSIVO, deve essere abusivo anche per un extracomunitario o comunitario che sia.
La verità è che con tutti i problemi che abbiamo sul territotio NON siamo in grado di offrire casa, vitto e alloggio a chiunque sbarchi sulle nostre coste. Punto.
E non è nemmeno giusto verso chi è italiano da sempre. E' inutile fare moralismi. Le accuse che esponenti europei hanno bofonchiato al nostro indirizzo sono assurde e offensive: che se li prendano in casa loro, se hanno così tante risorse e sono così tanto più bravi di noi. Ma chi viene in casa nostra SENZA CHIEDERE PERMESSO, non è in linea con quella LEGALITA' di cui tutti si riempiono la bocca.
I comunitari hanno permesso di circolare? E allora CIRCOLARE prego, la sosta si fa nelle apposite aree concesse dai comuni. Punto.
Tutto questo strombazzare sul razzismo è l'assurdo modo di ragionare di certa sinistra, che vuol far passare le vittime per gente pedante e noi che vogliamo sicurezza e clandestini fuori dalle balle per gente razzista.