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giovedì 22 maggio 2008

Si parte

Tre "Bravi" con qualche riflessione:
Bravi per la detassazione dello straordinario. Vanno bene anche le due limitazioni: Potranno accedere allo sgravio fiscale, i lavoratori con reddito lordo annuo fino a 35.000 euro. I quali avranno diritto all’applicazione di un’aliquota del 10% - su straordinari, premi, incentivi ecc. ecc. -, fino a concorrenza di un importo massimo di 3.000 euro.
E' bene anche che, in questa fase sperimentale, siano stati esclusi gli statali. Forse avrei però visto di buon occhio l'inclusione dei dipendenti delle Forze dell’Ordine e dei VV del Fuoco.
Bravi per aver abolito l' ICI sulla prima casa. Anche se un certo Bersani continua a dire che già il governo prodi aveva provveduto ad eliminare questa tassa per oltre il 40% dei proprietari. A Bersani devo dire due cose: 1. io, e tutti i proprietari dell'edificio dove abito, e tutti i miei amici la contuinavamo a pagare (e non siamo Paperon de' Paperoni), la paga anche la mia mamma ed una mia cugina che, oltre alla prima casa, hanno solo la pensione di reversibilità di circa 1000 euro/mese; 2. Quantunque fosse vero, non mi risulta che i mancati introiti dei Comuni siano mai stati compensati dal precedente governo e quindi il tutto si sarebbe tradotto in un aumento delle tasse locali (e queste le abbiamo viste). In conclusione caro Bersani, abbiamo continuato a pagare l'ICI ed anche gli aumenti delle tasse locali.
Bravi per il pacchetto sicurezza. Prendo spunto dalla sempre brava Barbara Di Salvo (autrice di uno dei miei pochi blog preferiti ) per dire al nostro Governo: Per favore non date retta ai soliti quaquaraquà e andate avanti per la vostra strada. Fregatevene altamente dei soliti intellettualoidi che oggi vi accusano di razzismo e xenofobia perché volete combattere la criminalità e l’immigrazione clandestina. Tanto ai vari Santoro, Scalfari e compagnia cantante non piacerete mai. Quindi, avanti tutta.
Piuttosto, una preghiera: lasciate perdere il reato di clandestinità. Meno i giudici riescono a intromettersi, meglio è. Non è un problema solo di carceri piene o di spese di giustizia. Quello sarebbe il male minore. Il problema è che li assolveranno quasi tutti, dopo averli mantenuti a nostre spese in Italia per tutta la durata quaresimale dei tre gradi di giudizio.Basta poco per far saltare tutto il pacchetto sicurezza. Basta affidarlo alla gestione dei magistrati e ne fanno carta straccia. Lo scenario che si presenterebbe è questo: Arrestano un clandestino. Tempo due giorni è già fuori perché non esistono esigenze di cautela. Mica è Danilo Coppola. Di scappare non ci pensa neppure, è venuto in Italia apposta, figurati se se ne va di sua sponte. Reiterare il reato certo non può farlo: che fa, avanti e indietro dalla frontiera? Di prove da inquinare ce ne sono poche, è evidente che è clandestino. Et voilà, il clandestino è a piede libero.

Non posso ancora dire bravo per la monezza della Campania, e lo dirò solo quando vedrò i fatti; per il momento a Napoli lo Stato ha manifestato la volontà di riprendere in mano il Paese, se necessario col pugno di ferro. L’immondizia non può sparire con un colpo di bacchetta magica, dunque si creeranno delle discariche e chi protesterà sarà scoraggiato a manganellate se non col carcere. È un sistema piuttosto spiccio, ma è l’unico che funziona. L’alternativa è il disastro di Napoli e il disonore internazionale.

Alla fine del Consiglio dei Ministri Giulio Tremonti ha illustrato l'accordo tra il Governo e le banche: Chi ha contratto un mutuo a tasso variabile può rimettere infatti le lancette dell’orologio al 2006, poco prima dell’impennata dei tassi di interesse. Ma se i tassi d’interesse internazionali non scenderanno abbastanza, dovrà pagare più a lungo. L’intesa, ha spiegato l’Associazione
bancaria italiana, potrebbe riguardare circa 1,25 milioni di nuclei familiari che potrebbero arrivare a risparmiare circa 850 euro l’anno ciascuna.

Avanti così.

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