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giovedì 15 maggio 2008

Inevitabile

Non si assaltano i campi rom. Punto.
Non si dà fuoco alle baracche degli zingari. Punto.
È ovvio, è banale, è scontato ma è bene ribadirlo con assoluta nettezza.
Ciò detto, è altrettanto vero che non si rapiscono i bambini, non li si utilizza come schiavi, non si ruba negli appartamenti, non si strupano le donne; e non è una giustificazione per gli scalmanati di Ponticelli.
Rappresenta invece un capo d’accusa per chi ha lasciato che le cose arrivassero a questo punto e ora non può cavarsela accusando di razzismo la gente che vuol cacciare i rom da sotto casa, ma è invece chiamato a capire il motivo dell’esasperazione e, possibilmente, a dare risposte concrete.
Comunisti, predicavate tolleranza, stando ben attenti che fossero sempre gli altri a pagarne il prezzo di dolore e lutti. Il vostro buonismo è stata la migliore benzina per alimentare il fuoco del loro razzismo. Cosa deve pensare un abitante di Napoli, già vittima della criminalità organizzata per la vostra incapacità di essere Stato, già costretto a vivere in mezzo ai rifiuti per l'incapacità e la clientela della vera Camorra, i comunisti di Bassolino, quando si deve anche accorgere che la Polizia e lo Stato è assente per difendere la sua famiglia ma accorre in massa a salvare gli zingari?Ferrero, sei tu l'incendiario di Ponticelli!
Già, perché è vero che i campi rom non si assaltano, però si possono sgomberare. È vero che le baracche abusive non si bruciano, ma si possono, anzi si devono, demolire.
Forse un giorno se ne accorgeranno anche i compagni intellettuali, quando avranno finito di dipingere Verona come la capitale del Quarto Reich e gli abitanti di Ponticelli come agenti delle SS.
Massimo de’ Manzoni

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