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domenica 11 maggio 2008

chi se non lui

Prendo spunto da un articolo di Umberto de Gregorio (Repubblica) per capire cosa si aspetta Napoli da Silvio Berlusconi e cosa si aspetta Berlusconi da Napoli?
A pochi giorni dal primo consiglio dei ministri del nuovo governo in città, lo scenario che si presenta al Cavaliere è quello di una crisi molto grave; tanto grave da apparire quasi irrisolvibile. Ci vorrebbe un miracolo per allentare le tensioni, le proteste, la guerra che si protrae da anni tra istituzioni, camorra e cittadini.
Decidere e fare non è mai stato un punto forte della sinistra: sembra un sogno impossibile da realizzare in questo territorio. Ora ci prova il Cavaliere che si espone in prima persona ed i napoletani tutti, di destra e di sinistra, ci sperano davvero nel miracolo. Sono scettici, molto scettici, eppure sognano.
E se a compierlo questo miracolo fosse proprio Silvio Berlusconi?
D'altronde chi se non lui? Che va a Napoli come per dire: Bassolino ed Iervolino, faccio io ciò che voi non avete saputo fare in tanti anni, anzi voi siete il peggior esempio del decentramento dei poteri a Regioni e Comuni (le Province non si nominano neppure più).
E se ci riuscisse, dopo la vittoria nazionale e dopo la presa di Roma, sarebbe un trionfo del Pdl sulla inefficienza del Pd.
Dall'altra parte resterebbero ancora credibili solo Chiamparino a Torino e Cacciari a Venezia.

Silvio, se risolvi questo problema, Napoli ti nominerà il terzo re di Napoli, dopo San Gennaro e Maradona. E il Pd si scorda la Campania almeno per un ventennio.

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